15 Settembre, 2002
I continui disagi dei pendolari.
Lettera di alcuni rappresentanti dei pendolari cremonesi e mantovani
I continui disagi dei pendolari.
Lettera di alcuni rappresentanti dei pendolari
cremonesi e mantovani
Spesso il carattere di un paese passa da
episodi piccoli, marginali ma che fanno percepire
in filigrana un atteggiamento, una mentalità
comune.
E’ il caso che quotidianamente sperimentiamo
sui treni della linea Mantova – Milano, certamente
non tra le più efficienti per usare un eufemismo.
In più stazioni si sale senza il biglietto
e ci si accomoda nella 1° classe pur non
avendone diritto.
La motivazione: “Tanto, chi se ne frega”;
“Non me ne frega un c..”; “Tanto non controllano
e poi anche se controllano ….” ed altre amenità.
L’unica giustificazione per i possessori
del biglietto di seconda e che si siedono
in prima è se il treno è completo e quindi
non ci sono altri posti a sedere. Ovviamente
la lungimiranza delle FFSS che hanno soppresso
le biglietterie pone certo dei problemi per
chi sale all’ultimo minuto.
I controllori conoscono benissimo questa
situazione ma, raccontano, non ci possono
fare nulla perché da Codogno in poi devono
restare in cabina di fianco al macchinista
(un mistero di cui qualcuno avrà bene la
soluzione).
Per informazione: in 1° classe su questi
treni non ci sono servizi migliori anzi,
spesso, accade il contrario: aria condizionata
rotta d’estate e riscaldamento fuori uso
d’inverno.
Chi la frequenta quest’inverno è stato un
masochista visto che quasi sempre è la carrozza
col riscaldamento rotto e dai bocchettoni
esce aria fredda. Purtroppo i vecchi Vivalto
messi sulla nostra linea non hanno certo
risolto i nostri problemi.
Hanno causato invece certamente un aumento
di malattie da raffreddamento per ora. Solo
che il biglietto e l’abbonamento costano
di più.
La proposta allora è semplice: o si abolisce
l’obbligatorietà del biglietto, o si abolisce
la 1° classe su questi treni oppure l’azienda
se ne occupi e faccia rispettare le regole.
Abbiamo frequentato altri paesi per lavoro
e per turismo e nessuno si sognerebbe, in
Germania o in Austria per esempio, di pretendere
di andare in 1° se hai il biglietto di
2°, nessuno di noi si metterebbe a discutere
se non ha il biglietto.
Ed ovviamente i controlli sono più costanti.
Purtroppo il nostro senso civico è quello
trasmesso dalle liti di cortile dei talkshow
e dei reality. Le conseguenze sono quelle
che tutti conosciamo. Non possiamo esserne
stupiti. Ma amareggiati sì perché lo stesso
atteggiamento strafottente e irrispettoso
si mantiene in altri campi di studio e di
lavoro.
Ma in quale paese e in quale azienda, se
non in Italia, si chiudono così gli occhi?
Oggi poi che ci troviamo di fronte ad un
aumento delle tariffe!
Scommettiamo che queste aumenteranno e il
servizio continuerà a scadere?
Sappiamo bene che ci saranno le reazioni
sdegnate che diranno che il problema è un
altro, che è indegno avere dei treni così
sporchi e una linea così inefficiente.
Verissimo. In Italia siamo tutti campioni
di altruismo.
Un gruppo di pendolari cremonesi e mantovani
che si ostina a seguire le regole e pagare
biglietto e abbonamento.
Parmigiani Paolo, Bertoli
Franco, Montanari Giuliano,
Lorusso Pino ed altri
 
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