15 Settembre, 2002
Inquinamento Morbasco Sud. Troppa fretta per dire che tutto va bene ( di Luci)
Davanti a questi comportamenti, diteci voi come può un cittadino non preoccuparsi: è una questione di informazione, di trasparenza degli atti, di responsabilità nei confronti di tutti.
Inquinamento Morbasco Sud. Troppa fretta
per dire che tutto va bene ( di Luci)
Davanti a questi comportamenti, diteci voi
come può un cittadino non preoccuparsi: è
una questione di informazione, di trasparenza
degli atti, di responsabilità nei confronti
di tutti.
Il gruppo LUCI vuole partecipare e dare un
contributo alla vita sociale di Cremona.
Chiediamo e diamo in modo volontario informazioni
e ci preoccupiamo della nostra salute e dell'ambiente
nel quale viviamo.
Pretendiamo perciò rispetto da chi amministra
il bene pubblico, pretendiamo cioè di essere
considerati come cittadini e non come sudditi.
Per questi motivi abbiamo chiesto al Comune,
insieme ad altri gruppi ed associazioni (
ISDE Medici per l'Ambiente, Italia Nostra,
Comitato Spontaneo Quartiere Po, Laboratorio
Urbano di Civica Iniziativa, Legambiente,
WWF, Associazione Culturale AmbienteScienze,
FIAB Biciclettando, Coordinamento Comitati
Ambientalisti Lombardia) di rendere pubblico
il tipo e il livello di inquinamento presente
nell'area del Piano Integrato di Intervento
"Morbasco sud", area interessata
anni fa da un grave inquinamento dei terreni.
Abbiamo appreso lunedì, ufficialmente, che
l'area in questione non sarebbe inquinata:
per lo meno è stato fornito un dato "deduttivo"
e quindi una risposta. Dopo anni grigi e
silenziosi, ARPA ritrova una inusuale prontezza
per il PII "Morbasco sud". La richiesta
al Sindaco era stata protocollata il 22/10/2010
e già il 25/10/2010 nella conferenza stampa,
convocata in tutta fretta e senza le associazioni
interessate, Comune ed ARPA annunciavano
"nessun pericolo". Strano.
Ricordiamo infatti che, spesso, la prassi
è "non rispondere": abbiamo richiesto
a ARPA e Comune
A) le analisi sugli "inerti" della
Città dello sport (abbiamo capito che sono
a norma, ma perché non le rendete pubbliche?),
B) i risultati del monitoraggio dei livelli
di concentrazione di fibre d'amianto nell'aria
(soprattutto nell'area ex Armaguerra sito
collocato di fronte ad una scuola ed inserito
tra i siti prioritari per la bonifica dell'amianto
dalla Relazione Piano Regionale Amianto Lombardia
PRAL anno 2008),
C) la situazione del promesso sistema di
capannine integrato per il rilevamento degli
inquinanti, senza ottenere risposta.
Abbiamo inoltre appreso ufficialmente che
in alcuni piezometri a nord della raffineria
è stata riscontrata la presenza di composti
alifatici clorurati, come il tricloroetilene
e il tetracloroetilene: chiediamo che vengano
resi noti tutti i dati relativi a questo
inquinamento, comprese le sorgenti della
contaminazione stessa e chiediamo che vengano
effettuati controlli sistematici su falde
e terreni (e non solo deduzioni) nell'area
del PII "Morbasco sud", non interessata
dal rilevamento dei piezometri (vedi foto)
per ulteriore sicurezza.
Davanti a questi comportamenti, diteci voi
come può un cittadino non preoccuparsi: è
una questione di informazione, di trasparenza
degli atti, di responsabilità nei confronti
di tutti.
In altri termini, una questione di buona
amministrazione pubblica. Ricordiamo agli
smemorati che a furia di non chiedere, di
non vedere e di non sapere ci ritroviamo
con un'area importante della città, quella
delle canottieri, fortemente inquinata e
da bonificare non si sa a spese di chi. Se
la memoria non ci inganna la situazione fu
segnalata dalla raffineria e non dai suoi
lenti e distratti controllori.
LUCI Cremona
cr 27-10-2010
 
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