15 Settembre, 2002
Domande e considerazioni sulla questione Tamoil
Intervento di Fausto Rebeccani, dipendente della Raffineria
Gentili Direttori,
Vi chiedo gentilmente spazio per questa mia, sapendo della Vostra sensibilità che avete verso il mondo del lavoro.
Sono Fausto Rebeccani, e sono uno dei 310 dipendenti di Tamoil Raffinazione, e vorrei, attraverso i Vostri giornali porre alcuni quesiti e, nel contempo, fare alcune considerazioni.
Premesso che ormai sia di dominio pubblico la situazione occupazionale, chiedo:
- Ieri, attraverso i Vostri quotidiani si è appreso che il signor Salini era pure lui, come Formigoni, informato già dal Settembre scorso dell’intenzione della Tamoil di chiudere la raffineria. Cosa aspettava per comunicarlo ai sindacati ed ai lavoratori?
- Sempre Salini, essendo Presidente della Provincia, non dovrebbe essere uno tra i primi soggetti politici che difende l’economia del proprio territorio?
- Possibile che il Sindaco Perri, che è dello stesso partito di Salini, non ne fosse a conoscenza? Se Perri non è stato avvisato è un atto veramente molto grave!
- Quando, sempre nel mese di Settembre, l’on. Torchio, durante una riunione di commissione, è uscito allo “scoperto” con una dichiarazione che anticipava quanto poi, purtroppo, è accaduto, è stato quasi crocifisso. Ma non è venuto in mente a nessuno di fare una “semplice” telefonata alle OOSS di categoria per fare una verifica?
Detto questo vorrei fare presente, come ben ricordo io, che chi ci amministra, in campagna elettorale si era posto come uno dei propri “obbiettivi” la chiusura della raffineria, e noi che ci lavoriamo, eravamo stati etichettati come “assassini e avvelenatori”, ci avevano ridotto a provare vergogna solo per il fatto di essere dipendente della Tamoil.
Adesso tutti dicono che bisogna fare fronte comune, di tralasciare i vari credo politici, per fortuna!
Altrimenti anche questa sciagura per qualcuno diventa un semplice giochetto?
Come mai di 15 raffinerie dislocate sul territorio italiano la Tamoil è l’unica che chiude? Non se lo domanda nessuno? Che cosa è stato barattato dal nostro Capo del Governo nell’ultimo incontro con il leader Libico?
Ho fatto un calcolo così, a grandi linee, considerando le 1.000 persone che perderanno il proprio reddito, e ponendo una media di 1.800 euro mensili, mi è venuta fuori questa cifra: 1.800.000 euro al mese!!!
Può Cremona permettersi di perdere una fetta così corposa di reddito e, di conseguenza, di flusso economico? Penso proprio di no.
Per concludere questo mio sfogo (ho il groppo in gola), spero che le istituzioni TUTTE si adoperino per trovare una VALIDA alternativa a questa gravissima emergenza e che nulla venga tralasciato. E’ inutile ricordare che la raffineria è un’attività a rischio rilevante, non facciamo esasperare gli animi delle persone... Questa non vuole essere una minaccia, ci mancherebbe, già in passato il personale Tamoil ha dato ampia prova di grande correttezza e professionalità, quando si sono verificate situazioni di allerta, ma penso, soprattutto, a quello che è successo e succede intorno a noi, parlo di persone che salgono sulle gru, e via di seguito…
Quindi Vi chiedo di continuare nella Vostra opera d’informazione, non fateci sentire abbandonati al nostro destino…
Grazie per l’attenzione.
Fausto Rebeccani
 
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