15 Settembre, 2002
Morbasco Sud. Il Sindaco Oreste Perri risponde al alcune nostre domande.
Dall'elaborazione condotta si evidenzia l'*assenza di rischio*, individuale e cumulato, sia cancerogeno che tossico, per idrocarburi assorbiti dal terreno
Morbasco Sud. Il Sindaco Oreste Perri risponde
al alcune nostre domande.
Dall'elaborazione condotta si evidenzia l'*assenza
di rischio*, individuale e cumulato, sia
cancerogeno che tossico, per idrocarburi
assorbiti dal terreno
Sulla vicenda Morbasco Sud il nostro sito
ha posto alcune domande al Sindaco Oreste
Perri. Ringraziando il Sindaco pubblichiamo
integralmente le domande e le sue risposte.
Red/welcr/gcst
4 novembre 2010
1) Perché è stato approvato il Piano Morbasco
Sud?
Le previsioni del vigente Piano di Governo
del Territorio (PGT) sono strategicamente
finalizzate alla formazione di un notevole
ambito ecologico – ambientale compreso tra
il Morbasco, il rilevato ferroviario e la
cortina edificata di via 1° Maggio. L’accoglimento
di tale strategia di PGT attuerebbe la formazione
di un notevole ambiente verde in un contesto
urbano, in grado d’incidere anche sulle preesistenze
infrastrutturali ed insediative presenti
nell’area. A tal fine il PGT prevede che
la trasformazione sia da attuare tramite
un apposito ambito di trasformazione residenziale
- ambientale.
Da parte di privati è stata a suo tempo presentata
la documentazione inerente la richiesta d’approvazione
del Programma Integrato d’Intervento per
i terreni localizzati a nord di via 1° Maggio
in località Lugo. La proposta insediativa
prevede la suddivisione della superficie
fondiaria in 7 lotti di cui 5 confinanti
direttamente col comparto verde a nord di
via 1° Maggio (lotti A – B – C – D – E).
E’ prevista una tipologia con edifici alti
5-6 piani per i lotti A, B e C come per gli
edifici esistenti, mentre per i lotti D ed
E (a nord di via 1° Maggio in prossimità
dell’ex cascina del Lugo), a seguito di un’integrazione
della normativa tecnica volta a garantire
il corretto insediamento paesaggistico/ambientale
dei nuovi edifici nei confronti del parco,
ci sarà una limitazione dell’altezza massima
di 4 piani. Per i lotti F e G lungo la via
Chiese si prevede una tipologia a palazzina
– schiera.
Il Programma Integrato di Intervento prende
atto delle indicazioni del PGT e fa propria
la strategia declinata, sviluppando una proposta
che a fronte di una quota insediativa residenziale
di completamento, porterà all’acquisizione
al demanio pubblico di una grande dotazione
d’aree, in grado di offrire supporto alle
dotazioni ecologiche ambientali, a completamento
dell’attuale parco del Lugo - Morbasco.
L’attuazione del Programma comporta, inoltre,
il completamento e l’estensione delle reti
per la mobilità dolce ed è completato da
una progettualità per l’area verde e le attrezzature
e gli impianti a servizio del parco del Lugo
nella sua configurazione finale.
2) Cosa ci dice in merito all'articolo pubblicato
su Cronaca riguardante l'inquinamento dell'area
Morbasco Sud ?
Il Comune ha chiesto all'ARPA, Dipartimento
di Cremona, una relazione ambientale riguardante
l'area a nord-est della Raffineria TAMOIL.
Il procedimento riguardante l'area che interessa
l'ex deposito Bortolotti-Damiani si è chiuso
nel maggio 2009 con l'approvazione dell'analisi
di rischio che ha portato alle seguenti conclusioni:
"Dall'elaborazione condotta si evidenzia
l'*assenza di rischio*, individuale e cumulato,
sia cancerogeno che tossico, per idrocarburi
assorbiti dal terreno.
Simulando la liscivazione dal terreno in
falda, il modello stima concentrazioni di
idrocarburi nelle acque sotterranee al punto
di conformità fissato conformi al limite
normativo di riferimento: il terreno, pertanto,
*non rappresenta una sorgente di contaminazione
per la falda*. Le concentrazioni soglia di
rischio per i terreni non risultano limitanti
rispetto alle concentrazioni ritrovate sul
posto*, pertanto non si rendono necessari
interventi di bonifica del suolo*. Il cloruro
di vinile, presente in fase disciolta nelle
acque sotterranee, non genera rischio, né
cancerogeno né tossico. Inoltre, la verifica
del rispetto dei limiti normativi al confine
del luogo in questione, simulando la migrazione
della contaminazione presente nelle acque
sotterranee, ha evidenziato che, al punto
di esposizione fissato, il cloruro di vinile
avrebbe, potenzialmente, concentrazioni pari
a 0, 139 microgrammi per litro, ampliamente
inferiori al limite per le acque sotterranee,
fissato in 0,5 microgrammi al litro. Di conseguenza
il sito non risulta contaminato."
A maggior tutela dell'area confinante, a
diversa destinazione d'uso, è stato comunque
prescritto un monitoraggio delle acque sotterranee
nei piezometri individuati per un periodo
decennale con cadenza annuale. Da sottolineare
che la durata del monitoraggio è di gran
lunga superiore a quella normalmente prevista
dalla norma per siti analoghi (2-3 anni).
la prima campagna di monitoraggio (settembre
2010), i cui risultati sono attualmente in
fase di formalizzazione agli enti competenti,
ha confermato l'*assenza di contaminazione*.
Per quanto riguarda la contaminazione da
composti alifatici clorurati (tri e tetra
cloroetilene), riscontrati per la prima volta
nel 2006 in due piezometri esterni al perimetro
della raffineria, è in fase di conclusione
l'indagine intrapresa da Comune, Provincia
di Cremona e ARPA, con il contributo di Regione
Lombardia, tesa ad individuare l'area o le
aree potenziale sorgente/i della contaminazione
stessa. L'indagine ha riguardanto le aree
a nord della raffineria fino all'altezza
di via Sesto.
Pertanto, per quanto riguarda l'area denominato
Morbasco Sud, sulla base delle indagini effettuate
è in virtù dei dati degli ultimi monitoraggi,
nonché della direzione prevalente della falda
freatica superficiale, non vi sono elementi
che possano far supporre alcuna forma di
contaminazione da idrocarburi e/o da composti
alifatici clorurati riconducibili alle indagini
eseguite.
3) Come mai la Giunta non da risposte ai
cittadini che protestano?
Non risponde al vero che la Giunta non da'
risposte ai cittadini. Una delegazione del
comitato spontaneo del quartiere Po e dei
promotori della raccolta di firme è stata
da me ricevuta, alla presenza del vice sindaco
Malvezzi, all'inizio del mese di settembre,
il 3.
In quell'occasione è stato illustrato tutto
il percorso compiuto e in che cosa consiste
effettivamente il Piano di Intervento Integrato
Morbasco Sud: desidero sottolineare al riguardo
che, in fase di elaborazione delle controdeduzioni
al Piano, sono state accolte alcune delle
osservazioni a suo tempo presentate dagli
stessi cittadini. Altro elemento di rilievo
è che, in quell'occasione, è stato proposto
il coinvolgimento del comitato spontaneo
dei residenti nella futura progettazione
del parco pubblico, oltre che la promozione
di incontri con i cittadini.
4) Come mai la costruzione degli edifici
non può andare di pari passo con la costruzione
del parco?
Partendo dal presupposto che la condivisione
dei piani che interessano il benessere comunitario
è un elemento su cui sempre ci siamo impegnati
e su cui sempre ci impegneremo, il progetto
è un’iniziativa privata avviata dal proprietario
di quest’area piuttosto estesa, che proprio
lì vuole edificare. Si tratta, lo dico con
particolare compiacimento, di una zona strategica
che il Comune, attraverso un’operazione di
recupero
e di riqualificazione, vuole restituire alla
cittadinanza: un polmone verde da mettere
a disposizione di chiunque voglia usufruirne
(fra adulti, bambini e anziani) durante tutto
l’arco dell’anno. La costruzione degli edifici,
lo ribadisco, è di iniziativa privata e subordinata
alla concessione delle relative autorizzazioni.
La realizzazione del parco nell'area che
è in fase di acquisizione da parte del Comune
segue procedure che sono, per il carattere
stesso dell'opera, inevitabilmente diverse
e con una tempistica propria delle opere
pubbliche.
5) Quando il Comune verrà in possesso dell'area
dove dovrebbe sorgere il parco?
Il Comune, in base alla normativa urbanistica
vigente, acquisisce l'area prima di rilasciare
qualsiasi permesso di costruire o DIA (Dichiarazione
di inizio attività). In questo caso l'acquisizione
avverrà, presumibilmente, entro l'anno in
corso.
6) Che benefici ha il comune con questa operazione
pubblico-privata?
Attraverso il Programma Integrato d’Intervento
“Morbasco sud”, il Comune di Cremona acquisirà
la proprietà di 95.200 mq di aree da destinare
a verde. I terreni attualmente agricoli sono
localizzati a nord di via 1° Maggio, in località
già denominata Lugo e si inseriscono in un’ampia
area verde che è stata interessata ad est
da interventi di forestazione periurbana
realizzati nel 1998 e completati nel 2007
(bosco filtro Tamoil di 7.80.00 ettari),
a nord da opere di rinaturalizzazione del
cavo Morbasco (parco del Lugo), ad ovest
dall’esistente parco Trebbia.
L’area, pertanto, risulta essere strategicamente
importante per il completamento di questa
porzione territoriale, già destinata a parco
periurbano e deve essere l’occasione per
ricucire gli interventi già realizzati, anche
in ragione della sua vicinanza all’edificato
storico di Cremona. Tutto questo rientra
in una dinamica assai più estesa, che vuole
che sia cura dell’Amministrazione Comunale
tutelare la città anche
dal punto di vista storico e architettonico.
Sotto quest’ottica, il Piano Integrato ‘Morbasco
Sud’ è progetto fra i più rilevanti, dal
momento che agisce su un doppio fronte. Da
una parte, infatti, esso si pone come progetto
all’avanguardia che, integrandosi perfettamente
con lo spazio circostante, crea una perfetta
armonia senza che si vada a depauperare il
paesaggio.
Dall’altra, invece, esso rientra in quelle
iniziative, già avviate dalla Giunta comunale,
che vedono al centro la cosiddetta ‘ecosostenibilità’.
È, a tutt’oggi, infatti impossibile pensare
di portare avanti un ingente progetto (e
questo, logicamente, rientra in questo gruppo)
senza considerare le conseguenze, nello specifico
d’impatto ambientale, che possono scaturirne.
L’impegno del Comune è di dotare la cittadinanza
di un’area che, sull’esempio di molte realtà
italiane ed europee, possa essere frequentata
il più possibile in un clima di relax e di
armonia, alla portata di tutti. Credo che
quanto sarà posto in essere rappresenti una
fra le più interessanti opportunità per la
città, tanto più se si pensa che esso si
porrà il più possibile in un’ottica di armonizzazione
tra gli edifici e il futuro parco, grazie
all’utilizzo di sistemi all’avanguardia appaganti
anche sotto il profilo estetico. Accanto
a quest’elemento, vorrei porre l’accento
in merito all’auspicata realizzazione di
una pista ciclabile che vada a connettere
il parco con alcune arterie urbane (tra cui
via Trebbia e via Serio) che favoriranno
un progressivo contatto fra una delle zone
cittadine più importanti e maggiormente frequentate,
e cioè il quartiere Po, con via Massarotti,
percorsa ogni giorno da migliaia di mezzi
a motore e pedoni.
 
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