15 Settembre, 2002
FINANZIARE PONTI PERICOLOSI E VIABILITA’ CON LE RISORSE DEI FIUMI
NUOVA LEGGE REGIONALE SULLE CAVE IN ALVEO
FINANZIARE PONTI PERICOLOSI E VIABILITA’
CON LE RISORSE DEI FIUMI. NUOVA LEGGE REGIONALE
SULLE CAVE IN ALVEO
In relazione alla ventilata possibilità di
realizzare TIBRE e Cremona Mantova, traguardate,
secondo quanto dichiarato dal Presidente
della Giunta Regionale della Lombardia on.
Roberto Formigoni la prima nel 2005 e la
seconda nel 2004 vengo nuovamente all’attenzione
Sua e dei lettori per suggerire e possibilmente
concertare una linea di azione che eviti
la spoliazione delle risorse naturali del
territorio per altro senza adeguate contropartite
economiche agli Enti Locali.
Come sostiene, opportunamente il Segretario
Generale dell’Autorità di Bacino dott. Michele
Presbitero l’attuale normativa (Legge n.14
del 1998) che disciplina la coltivazione
di cave, va modificata consentendo agli Enti
Locali di compartecipare a livello erariale
alle escavazioni nell’alveo dei fiumi.
Ciò riguarda la possibilità di superare quanto
avvenuto nell’Adda a Rivolta e zone limitrofe
con la disastrosa conseguenza delle alluvioni
ma anche, più in generale, una politica di
maggiore controllo delle attività di cava,
in particolare nell’alveo del Fiume Po, versando
alle Province ed ai Comuni il compenso previsto
dalla legge regionale 14 indicata.
La finitima Regione Emilia Romagna sta effettuando
questo esprimento ed i comuni di Guastalla
e di Luzzara ricaveranno non meno di 3,5
milioni di euro per la sabbia ed i materiali
litoidi da utilizzare per il sottofondo dell’alta
velocità.
Allora perché questo non può avvenire anche
in Lombardia con la forma di risorse che
la manutenzione dei ponti, da Casalmaggiore
a Viadana, da Montodine a San Benedetto Po,
da Rivolta d’Adda a Calvatone Acquanegra
sul Chiese richiede?
A fronte di mancanza di risorse adeguate
per la viabilità locale da parte di ANAS
di Province e Comuni è fuori dubbio che l’argomento
riserva grandi movimenti finanziari pensando
che la sabbia costa circa 18 euro mc, ma
altrettanto vera è l’immane ricchezza fornitaci
dai fiumi non valorizzata anzi spesso trascurata:
ciò per incompetenza ed inadeguatezza di
mezzi.
Sarebbe sufficiente che la Legge regionale
sopra indicata venisse appunto integrata
per le escavazioni in alveo che contribuirebbe
a risanare i bilanci degli Enti pubblici;
sarebbe altresì sufficiente che i natanti
che dragano i fiumi venissero obbligatoriamente
dotati di apparecchiatura di sistema di posizionamento
satellitare GPS (Global Positioning System)
abbinato ad un misuratore di livello ad ultrasuoni,
come avviene peraltro in Olanda.
Il primo apparecchio rivela dove trovasi
il natante di escavazione, il secondo misura
l’altezza della sponda della chiatta rispetto
al livello dell’acqua verificando quanta
sabbia ha caricato il natante.
A tutto questo è sufficiente far vigilare
il fiume con la polizia fluviale.
Dette apparecchiature sono ben conosciute
tra l’altro dall’ARNI di Boretto.
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