15 Settembre, 2002
Se Palazzo Chigi val bene una Sinagoga
di Vittorio Lusvardi , editoriale su " Il Piccolo Giornale" del 29 novembre 2003.

Se Palazzo Chigi val bene una sinagoga.

di Vittorio Lusvardi
editoriale su " Il Piccolo Giornale" del 29 novembre 2003.

Tanti anni fa,quand'ero agli inizi della professione,il mio giornale mi spedi , in quel di Mantova, al congresso provinciale di un Movimento Sociale, lacerato da non so quali beghe. All'improvviso irruppe nell'aula un ragazzotto alto e allampato inviato direttamente da Giorgio Almirante per rimettere pace. Affrontò la platea con spigliato decisionismo,trattò con paterna indulgenza anche quei delegati che avevano il triplo dei suoi anni,poi si alzò di scatto, salutò col braccio romanamente teso, sparò un paio di slogan attinti dal Ventennio, e usci di scena sbattendo i tacchi in un tripudio di fascistissimi applausi. Era Gianfranco Fini.
Lo rivedo, questa volta soltantro in tivu', mentre indossa compunto la kippà e varca la soglia del museo dell'Olocausto stringendo un mazzo di fiori. E poi lo ascolto mentre tuona contro la vergogna delle legge razziali, contro la repubblica repubblichina, contro tutta quella destra , insomma, da saluto romano e da mascella quadrata. E propone il voto agli immigrati, e caccia dalel fila un deputato che stravede per Priebke, e perde un pezzo alla volta, Mussolini compresa, i reperti della destra impresentabile. Dicono, i maligni, che i suoi ultimi passi siano l'esame di laurea per uno che studia da premier. Io, al contrario,voglio credere che Fini abbia scavato nel profondo della sua coscienza, e gli auguro ogni bene. Bentornato tra noi, che quelle cose le crediamo da sempre.
Ma non posso cancellare il ricordo di quel re di Francia che da protestante si fece cattolico in una manciata di minuti con la celebre frase: Parigi val bene una Messa. Forse Palazzo Chigi val bene una Sinagoga. Però, una volta sul trono, En rico I fu davvero un buon re. Anche se nessuno ha mai capito come la pensasse veramente.

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