15 Settembre, 2002
AGENZIA LOMBARDIA DIESSE
Pensioni: DS, “Riforma destabilizza sistema previdenziale. Insieme ai sindacati alla manifestazione di sabato 6 dicembre a Roma” e non solo
AGENZIA LOMBARDIA DIESSE
Pensioni: DS, “Riforma destabilizza sistema
previdenziale. Insieme ai sindacati alla
manifestazione di sabato 6 dicembre a Roma”.
I Democratici di Sinistra parteciperanno
alla manifestazione nazionale di sabato 6
dicembre promossa da CGIL, CISL E UIL a Roma.
Si tratta di una grande mobilitazione sindacale
che si oppone a una manovra finanziaria iniqua
sul piano sociale e inefficace ai fini dello
sviluppo del Paese, e a una riforma pensionistica
che destabilizza il sistema previdenziale
e colpisce le vecchie e le nuove generazioni.
Questo governo si è caratterizzato nel confronto
con il sindacato, con scelte che hanno cancellato
la concertazione e posto le parti sociali
di fronte a fatti compiuti.
La crescita del conflitto nel Paese e il
venir meno della coesione sociale sono la
conseguenza di questi comportamenti sbagliati.
E’ per questo che i Democratici di Sinistra
invitano tutti i propri iscritti e i cittadini
a partecipare a questa importante manifestazione.
La segreteria dei DS cremonesi
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1 - Giusta la protesta dei ferrotramvieri,
ma rispettino le regole
01 dic 2003 - "Per essere più forti
nelle loro ragioni i lavoratori che operano
nel servizio pubblico hanno bisogno del sostegno
e della solidarietà dei cittadini",
così ha dichiarato Luciano Pizzetti, segretario
regionale dei Democratici di Sinistra sullo
sciopero del trasporto di oggi.
"La forma di protesta indiscriminata
e al di fuori delle norme di autoregolamentazione
- ha continuato Pizzetti - adottata da un
certo numero di dipendenti ATM, crea invece
un solco profondo con i cittadini. Sono inaccettabili
azioni di lotta scriteriate che colpiscono
così gravemente le persone nelle loro quotidiane
attività. E' pur vero che queste azioni sono
alimentate dall'esasperazione di chi da più
di due anni attende il rinnovo del contratto,
e dunque gravissimo a riguardo è il comportamento
delle aziende e di chi ha responsabilità
di governo. Ciò non giustifica l'irresponsabilità
di alcuni lavoratori, che si somma a quella
delle aziende, ottenendo l'effetto sciagurato
di punire centinaia di migliaia di cittadini".
"Invitiamo i lavoratori - ha concluso
il segretario regionale - al ripristino di
forme di lotta rispettose dei diritti dei
cittadini, e perciò in grado di allargare
il consenso, favorendo così il rinnovo del
contratto".
Sulla politica regionale dei trasporti ha
aggiunto la consigliera regionale Maria Chiara
Bisogni: "Se vuole fare politica responsabile,
Formigoni deve spendere il suo peso politico
per convincere il Ministro Tremonti, come
stanno facendo le altre Regioni e l'Anci
nazionale, a reperire le risorse per aumentare
il fondo nazionale dei trasporti fermo al
1997, affinché si possano: indicizzare i
contratti di servizio, comprendendovi i costi
per il rinnovo contrattuale degli autoferrotramvieri;
rinnovare il parco autobus; finanziare i
servizi aggiuntivi dei Comuni".
2 - Pendolari: emergenza per cremonesi e
mantovani
28 nov 2003 - La condizione dei pendolari
cremonesi e mantovani è ormai da codice rosso.
I ritardi sono quotidiani, la tensione sociale
è prossima alla soglia dell'esasperazione.
Mentre si litiga su chi debba acquistare
i nuovi locomotori i pendolari rimangono
bloccati nelle campagne. "Occorre intervenire
- ha denunciato Luciano Pizzetti, consigliere
regionale e segretario dei Ds lombardi -
senza ulteriori dilazioni sulle linee Mantova-Cremona-Milano
e Cremona-Treviglio-Milano, rinnovando il
parco locomotori, migliorando la condizione
di viaggio, intervenendo sulle linee. Basta
al rimpallo delle responsabilità tra società
ferroviarie e Giunta regionale. Ognuno faccia
la sua parte: Trenitalia mantenga gli impegni
assunti e la Regione metta più risorse nel
proprio bilancio per l'acquisto di nuovi
mezzi ed eviti nel frattempo di applicare
gli aumenti tariffari ai pendolari di queste
due linee da terzo mondo".
3 - Il declassamento della Lombardia dovuto
al mancato federalismo fiscale da parte del
Governo Berlusconi
01 dic 2003 - La Standard & Poor's, agenzia
internazionale di valutazione dei bilanci
e della stabilità economica di aziende e
di enti pubblici, ha abbassato il rating
a lungo termine della Lombardia, le cui prospettive
passano da stabili a negative. Sulla revisione
del rating per la Lombardia ha avuto un peso
rilevante il rallentamento del processo federalista
e la decisione del governo di mantenere il
blocco parziale sull'autonomia fiscale delle
regioni.
Le cause della limitazione dell'autonomia
finanziaria delle regioni sono tra l'altro
da ricercarsi nel ritardo nel rimborso delle
compartecipazioni ai tributi erariali e i
limiti di crescita della spesa.
"Le agenzie internazionali di rating
- dichiara Giuseppe Benigni, consigliere
dei Ds in Regione - che avevano assegnato
alla Lombardia un rating più alto di quello
dell'Italia nel suo complesso, oggi sono
costrette a declassare la nostra Regione.
Il motivo di questo declassamento risiede
essenzialmente nel mancato federalismo fiscale.
Il Governo Berlusconi-Bossi bloccando l'autonomia
fiscale regionale costringe i lombardi a
pagare interessi maggiorati per sostenere
il crescente disavanzo del bilancio".
4 - Servizi di pubblica utilità: riforma
necessaria ma si poteva fare meglio
01 dic 2003 - Il Consiglio regionale ha approvato
la riforma della disciplina dei servizi locali
che comprendono la gestione dell'acqua, la
produzione e la gestione dell'energia, lo
sfruttamento del sottosuolo e lo smaltimento
dei rifiuti. Il gruppo dei Ds ha deciso di
astenersi perché, pur ritenendo necessario
questo provvedimento per ridare ai comuni
la possibilità di soddisfare i bisogni dei
cittadini, ha ritenuto che fosse insufficiente
l'impegno preso.
"La maggioranza di Centrodestra in Consiglio
regionale - ha dichiarato Marco Cipriano,
consigliere regionale Ds - ha voluto un testo
unico, anziché una legge quadro come noi
avevamo proposto, il che ha comportato normare
materie come quella ad esempio dei rifiuti
per i quali è stato fatto un preoccupante
passo indietro rispetto alla necessità di
privilegiare la raccolta differenziata e
lo smaltimento controllato".
"Noi siamo a favore di un processo di
riorganizzazione dei servizi per migliorare
l'efficienza, l'efficacia e il contenimento
dei costi" ha concluso il consigliere.
"Infatti liberalizzazione non deve voler
dire automaticamente privatizzazione, a partire
dalla proprietà di alcuni beni fondamentali,
come l'acqua, che devono assolutamente rimanere
di proprietà pubblica. In questo senso è
significativo l'accoglimento delle richieste
dei quesiti referendari proposti dai 150
comuni della Lombardia".
5 - Cambiamento del clima: convegno nazionale
Ds a Milano il 5 dicembre
03 dic 2003 - Il Cop9, la nona Conferenza
delle Parti firmatarie della Convenzione
quadro delle nazioni Unite sui cambiamenti
climatici (UN-FCCC), si è aperta a Milano
lunedì 1 dicembre. In occasione di questo
evento i Ds organizzano per venerdì 5 dicembre
un proprio convegno di carattere nazionale
in cui verrà presentata una proposta - piattaforma
dei Ds e della Sinistra Ecologista per contribuire
al miglioramento del clima. Le proposte operative
si riferiscono al sistema di produzione dei
energia con fonti rinnovabili e ad un utilizzo
responsabile delle risorse sia naturali che
energetiche, cosa possibile anche senza senza
prospettare una visione pauperistica della
vita.
"L'Italia nel 2000 ha prodotto 452 milioni
di tonnellate di gas serra, i principali
responsabili del mutamento del clima - dichiara
il consigliere Marco Cipriano -, di cui circa
un quarto è prodotto dalla nostra regione.
È possibile e doverosa una politica che porti
ad una loro riduzione, così come stabilito
dal trattato di Kyoto del 1997. Del totale
delle emissioni circa un terzo è dovuto al
sistema energetico, cioè alle centrali elettriche;
un altro terzo al sistema dei trasporti e
la restante parte si deve al riscaldamento
civile, all'industria, all'agricoltura e
a tutto quanto produce inquinamento. Per
affrontare questa situazione complessa è
necessario investire in ricerca e innovazione,
invece il centrodestra al governo in Lombardia
ha attuato una politica propagandistica,
che si limita a dare "mance" (la
campagna di tre giorni per gli elettrodomestici
a basso consumo, i pochi soldi per la rottamazione
delle auto non catalitiche ecc.) senza intervenire
in modo strutturale".
AGENZIA STAMPA INVIATA PER LA PROVINCIA DI
CREMONA
per qualsiasi ulteriore informazione sulle
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