15 Settembre, 2002
Formigoni....continua a gestire male la Regione Lombardia
a cura della AGENZIA LOMBARDIA DIESSE
AGENZIA LOMBARDIA DIESSE
giovedì 11 12 2003
a cura del Gruppo consiliare Democratici
di Sinistra della Regione Lombardia
1 - MIGLIAIA DI EMENDAMENTI AL BILANCIO SE
LA GIUNTA TENTA DI MODIFICARE LA LEGGE SULLA
SANITÀ
10 dic 2003 - La prossima settimana nei giorni
di lunedì, martedì e mercoledì il Consiglio
regionale della Lombardia discuterà il Bilancio
per il 2004. La sessione di Bilancio si articola
su tre provvedimenti. Il bilancio di Previsione,
la Finanziaria e la modifica di leggi regionali
necessarie alla manovra economica. Il Bilancio
è il documento quadro, la legge finanziaria
alloca le risorse immediatamente spendibili
attraverso leggi, il Collegato è la legge
che permette la modifica contestuale di parti
diverse di leggi che dovrebbero avere un
immediato impatto con la manovra finanziaria.
Anche quest'anno la Giunta ha provato a rifilare
nel Collegato, all'ultimo momento, leggi
che nulla hanno a che fare con la manovra
finanziaria. Il caso più eclatante è il tentativo
di modificare la legge 31 sulla sanità, senza
che il Consiglio possa affrontare la discussione
nel merito.
"La modifica - ha dichiarato il consigliere
Ds Carlo Porcari - non è di ordine tecnico,
né tanto meno indispensabile per chiudere,
come la Giunta ha sostenuto, la sperimentazione
gestionale del modello lombardo. Come non
è necessaria per avanzare al Ministero della
Sanità l'istanza per il riconosciumento degli
IRCCS. Si tratta di un restyling della legge
31 di una certa consistenza che archivia
alcuni cardini della legge dimostratisi insostenibili.
In breve, si vogliono far passare sotto silenzio
modifiche che, se discusse adeguatamente,
creerebbero non pochi imbarazzi alla Giunta
Formigoni".
"Come gruppo Ds - ha concluso Porcari
- ci siamo sempre opposti al fatto che la
Giunta utilizzi il Collegato per far passare
variazioni di leggi nella sessione di bilancio
che altrimenti, attraverso un dibattito d'aula,
correrebbero il rischio di essere bocciate.
Per impedire questo tentativo le opposizioni
di centrosinistra stanno predisponendo centinaia
di emendamenti".
2 - PER IL MIGLIORAMENTO DEL SERVIZIO FERROVIARIO
REGIONALE NECESSARIE RISORSE NAZIONALI E
REGIONALI
10 dic 2003 - L'incidente ferroviario sulla
Milano-Saronno, sul quale le inchieste aperte
appureranno le responsabilità, evidenzia
tuttavia lo stato di progressivo peggioramento
del servizio ferroviario regionale.
Secondo i dati forniti dalla stessa Regione
Lombardia il servizio ferroviario soffre
ormai cronicamente di insufficienza dell'offerta
e mancanza di regolarità. Il servizio ferroviario
regionale si stende su 1887 chilometri, dei
quali 355 non elettrificati. Su 540 di essi
(circa un terzo) le tratte ferroviarie sono
da considerarsi sature o con densità di circolazione
superiore al 75% (si tratta delle Linee Milano-Novara,
Milano-Como-Chiasso, Luino-Sesto Calende,
Milano-Brescia, Milano-Voghera, Milano-Piacenza,
Rho-Gallarate, Milano-Lecco, Milano-Mortara,
Codogno-Cremona, Milano Meda). In pratica
tendono alla saturazione tutte le linee di
adduzione al capoluogo della Regione. Secondo
il Programma triennale del Servizio ferroviario
regionale 2004 - 2006 'su queste tratte la
rete ferroviaria della Lombardia non è in
grado di soddisfare con standard di qualità
accettabili la domanda di trasporto già in
essere'. Sempre secondo lo stesso Piano 'carenze
tecnologiche d'impianto irrigidiscono la
circolazione su tutta la rete dando luogo
ad una irregolarità diffusa del servizio'.
Per quanto riguarda il materiale rotabile
il 50% delle locomotive di Trenitalia risale
agli anni Sessanta, il 60% delle carrozze
è successivo agli anni Ottanta, il 40% risale
agli anni Settanta; per quanto riguarda Fnme,
il 68% del materiale rotabile è successivo
agli anni Ottanta, mentre il rimanente é
degli anni Cinquanta. "E' evidente -
ha dichiarato il consigliere regionale Ds
Maria Chiara Bisogni - che accanto agli investimenti
infrastrutturali di portata nazionale e internazionale,
quali l'Alta capacità, a breve la situazione
può migliorare soltanto se si investe nello
sviluppo della rete ferroviaria regionale
e nell'ammodernamento e potenziamento del
materiale rotabile. Ma per questo occorrono
risorse ingenti che né il Governo, né la
Regione si apprestano a mettere a disposizione".
3 - RISCALDAMENTO DEL CLIMA: A CONVEGNO CON
BERSANI E RONCHI
05 dic 2003 - Si è svolto oggi il convegno
di Ds e Sinistra Ecologista sulle politiche
ambientali, tenuto in concomitanza con la
riunione della nona conferenza delle parti
(COP9) sul riscaldamento del clima. Tra i
relatori anche Pierluigi Bersani e l'ex ministro
dell'Ambiente Edo Ronchi. Sul Protocollo
di Kyoto, firmato nel 1997 (COP3) da più
di 100 Paesi e volto a ridurre l'emissione
di gas serra nell'atmosfera, Bersani ha dichiarato:
"Ci sono forze che resistono, ci sono
miopie fortissime, a cominciare dalla superpotenza
mondiale. Però ci sono più di cento Paesi
che l'hanno sottoscritto. Soprattutto ora,
in questa situazione di rallentamento dell'economia,
non possiamo rinunciare a questa politica
che può creare sviluppo, che può aprire il
nuovo fronte della tecnologia ambientale,
dei trasporti pubblici, di un nuovo ciclo
di investimenti nell'energia. È un obiettivo
anche economico oltre che ambientale e di
innovazione per un paese come l'Italia che
paga la più elevata bolletta energetica,
che ha un territorio fragilissimo e che dovrebbe
essere la più convinta di questo sforzo."
Edo Ronchi è intervenuto sul riscaldamento
del clima: "Non ci sono alternative
al Protocollo di Kyoto, il cambiamento climatico
è un problema serio e lo abbiamo visto questa
estate con il caldo eccezionale che ci è
costato un migliaio di morti, mentre adesso
vediamo le piogge alluvionali in diverse
zone d'Italia".
Sulle politiche ambientali della Lombardia,
regione responsabile della produzione di
un quarto circa delle emissioni di gas serra
di tutta l'Italia, è intervenuto il consigliere
Ds Marco Cipriano: "In Regione Lombardia
si attua su questi ed altri temi una politica
degli annunci condita di demagogia. Si promettono
incentivi per le auto catalizzate e per gli
elettrodomestici a basso consumo, ma le risorse
a disposizione rimangono scarse e molti degli
interessati non riescono a goderne. Si tratta,
insomma, di iniziative propagandistiche.
Ci vorrebbe invece una politica strutturale
che preveda incentivi per l'utilizzo di fonti
energetiche alternative e non inquinanti,
a sostegno del trasporto pubblico e della
mobilità collettiva".
4 - TRASPORTO PUBBLICO: NUOVE RISORSE PER
USCIRE DAL CAOS
05 dic 2003 - La trattativa nazionale in
corso per il contratto degli autoferrotramvieri
non sembra trovare sbocchi, mentre i lavoratori
annunciano un nuovo sciopero per lunedì prossimo.
La soluzione della vertenza può essere trovata
solo con il reperimento di risorse in finanziaria,
ben al di là dei 23 milioni di euro votati
la scorsa settimana in Parlamento. La stessa
ATM, che si dichiara disponibile ad "anticipare"
una soluzione milanese, è disposta a farlo
soltanto se si definisce prima a livello
nazionale chi stabilisce gli incrementi e
chi li paga. "Il contratto va onorato.
D'altro canto l'atteggiamento di ATM è comprensibile,
perché un conto è anticipare e un altro è
pagare senza copertura finanziaria"
dichiara Maria Chiara Bisogni, consigliere
regionale dei Ds. "Se si anticipasse
il contratto senza copertura finanziaria
le conseguenze per i cittadini milanesi sarebbero
chiare: il peggioramento del servizio o l'aumento
vertiginoso delle tariffe". "D'altro
canto - conclude il consigliere - la maggioranza
di governo della Regione Lombardia, che in
questo momento è molto impegnata a manovrare
specchietti per le allodole, quali contratti
regionali e gabbie salariali, si è ben guardata
dall'annunciare che verranno messe a disposizione
risorse con il bilancio regionale."
5 - EMERGENZA CASA: POSITIVA LA PROPOSTA
DEL PREFETTO
04 dic 2003 - L'iniziativa del prefetto di
Milano Bruno Ferrante, volta a sensibilizzare
le istituzioni, l'imprenditoria, la finanza
e i settori del volontariato ad interventi
di accoglienza in favore degli immigrati,
ha dato adito a molte reazioni politiche.
Tra queste le dichiarazioni dell'assessore
regionale Carlo Lio, che annunciava uno stanziamento
regionale di 450 miliardi di vecchie lire
per la costruzione di alloggi, e quelle "rumorose"
della Lega, risolutamente contraria.
Marco Cipriano, consigliere regionale, è
intervenuto per i Ds: "La proposta lanciata
dal Prefetto Bruno Ferrante e raccolta dagli
imprenditori e dai responsabili delle istituzioni
bancarie per risolvere il problema dell'accoglienza
per gli extracomunitari è assolutamente di
buonsenso, semmai tardiva".
"La situazione in Lombardia è esplosiva
- ha continuato Cipriano - per la cronica
mancanza di alloggi per tutti, per questo
è necessario evitare la guerra tra poveri.
Ieri l'Assessore Carlo Lio si è impegnato
a destinare 230 milioni di euro in breve
tempo per acquistare e ristrutturare immobili
da assegnare a canone sociale. Dobbiamo però
constatare, come più volte abbiamo denunciato,
che l'Assessore è incline agli annunci di
disponibilità di risorse, ma non a realizzare
poi quanto promesso".
"Boni, capogruppo della Lega in Consiglio
regionale, invece delle barricate - ha concluso
il consigliere - farebbe bene a darsi da
fare per far aumentare i fondi casa tagliati
dal Governo Berlusconi".
AGENZIA STAMPA INVIATA PER LA PROVINCIA DI
CREMONA
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