15 Settembre, 2002
LA FAME NEL MONDO UCCIDE MILIONI DI PERSONE.
LA FAO FA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE ED ESORTA I PAESI "CIVILIZZATI" AD INTERVENIRE .
LA FAME NEL MONDO UCCIDE MILIONI DI PERSONE.
LA FAO FA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE ED ESORTA
I PAESI "CIVILIZZATI" AD INTERVENIRE
Guerre, guerriglie, terrorismo e vittime.
Legittimamente amplificate dalla stampa e
da tutti i media. Ma di chi muore per fame
non si occupa praticamente nessuno; eppure
i numeri sono spaventosi. 842 milioni. Un
popolo enorme accomunato da una tragedia:
la fame. La Fao ha lanciato un nuovo allarme
nel suo rapporto annuale su “Lo stato dell’insicurezza
alimentare nel mondo 2003”. E diffonde cifre
inquietanti: 798 milioni di persone vivono
senza cibo nei Paesi in via di sviluppo,
34 milioni nei Paesi mediamente sviluppati
e 10 milioni nel mondo industrializzato.
La fame nel mondo galoppa insomma e i numeri
invece che diminuire, aumentano. Solo l’America
latina e i Carabi hanno registrato un calo
nel numero delle persone uccise dalla malnutrizione.
Triste record, invece, per i Paesi in via
di sviluppo. Il numero delle persone sottonutrite
si era ridotto di 37 milioni nella prima
metà degli anni Novanta, al contrario nella
seconda metà del decennio è tornato a crescere
di 18 milioni. Solo 19 Paesi, tra i quali
la Cina, sono riusciti a ridurre il totale
delle persone che soffrono la fame nell'intero
decennio. La soluzione? Sulla base del rapporto,
è necessario un maggiore impegno nella realizzazione
del Programma anti-fame, proposto di recente
dalla Fao: migliorare la produttività agricola
nelle comunità rurali povere, sviluppare
e preservare le risorse naturali, espandere
le infrastrutture rurali e allargare l'accesso
al mercato, rafforzare le capacità di generare
e diffondere le conoscenze, garantire l'accesso
al cibo a chi ne ha più bisogno. Inevitabile,
poi, l’impegno politico dei vari Paesi che
dovranno impegnarsi in riforme e investire
risorse. Sarà retorica, ma in un mondo dove
la priorità è rappresentata dall’acquisto
di armi per far fronte a questo o a quel
conflitto, urgente e indifferibile, queste
cifre dovrebbero fare riflettere.
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