15 Settembre, 2002
Le ultime News dai Ds Lombardia
IL CENTRODESTRA È DIVISO SU TUTTO, IN COMPENSO USA SOLDI PUBBLICI PER SOSTENERE LE CAMPAGNE ELETTORALI DEI SUOI PRESIDENTI .

LA LOMBARDIA RIFIUTI UN CENTRODESTRA INCAPACE
E INCONSISTENTE!
I camion carichi di spazzatura provenienti
dalla Campania sono ostaggio da martedì scorso
dei manifestanti leghisti, e solo l'intervento
dei carabinieri ha permesso ad alcuni convogli
di accedere nei termoutilizzatori lombardi.
Lo smaltimento a Trezzo d'Adda e a Dalmine
di una parte dei rifiuti campani era stato
deciso venerdì 16 aprile dalla Giunta, riunitasi
in assenza degli assessori leghisti. "La
Lega ha scelto la strada del confronto duro
- ha dichiarato Marco Cipriano - mettendo
ancora una volta sul piatto le difficoltà
di una maggioranza che naviga a vista. Ma
ciò che più sorprende è lo scambio di accuse
tra la Lega e gli alleati: in particolare
il Presidente lombardo Formigoni viene accusato
di aver preso la decisione con tempi e modi
tali da tenere la Lega all'oscuro per evitare,
o almeno attutire, la bagarre politica già
minacciata dal Carroccio. Non per niente
la decisione è stata presa il venerdì prima
di Pasqua, e non per niente i primi e unici
camion di rifiuti dalla Campania, stando
alle cronache, sarebbero arrivati all'alba
del martedì post-festivo. Poco importa se
la Lega abbia o meno strumentalizzato la
questione, la verità è che di fronte ad un
problema tutto sommato semplice da risolvere
la maggioranza è andata in fumo". È
bene ricordare che fino ai primi anni Novanta
la Lombardia si trovava in piena emergenza
rifiuti e molti camion carichi di spazzatura
partivano verso il resto d'Italia e in particolare
verso il sud. Se oggi la Lombardia è fuori
da quella emergenza lo si deve alle scelte
della Giunta di sinistra del 1993/1994, guidata
dalla diessina Fiorella Ghilardotti. Rimane
inoltre da sottolineare che la nostra regione
esporta tuttora rifiuti fuori dai propri
confini, in particolare verso la Germania.
"Se esistesse una maggioranza capace
di affrontare i problemi - ha concluso Cipriano
- sarebbe sufficiente che guardasse all'esempio
della Giunta che li ha preceduti. La Lega
che oggi manifesta davanti a Dalmine dovrebbe
ricordarsi che è stata proprio la Giunta
provinciale leghista 1995-2000, guidata da
Cappelluzzo, con l'avallo del sindaco di
allora Bramani, a volere l'inceneritore a
Dalmine. Allora lo si costruì al di fuori
di ogni programmazione, mentre i rifiuti
dei bergamaschi prendevano la via di Zurigo.
Oggi che l'inceneritore c'è e funziona a
regime, la Lega vorrebbe che fosse utilizzato
solo per i rifiuti lombardi Dop, a denominazione
di origine protetta".
IL PIANO RIFIUTI APPROVATO OFFRE POCHE GARANZIE
E' stato approvato mercoledì scorso dalla
commissione Ambiente del Consiglio regionale,
con l'astensione dei consiglieri del centrosinistra,
l'Atto di indirizzo in materia di pianificazione
regionale per la gestione dei rifiuti. Il
documento, che fornisce un quadro preciso
della situazione lombarda e fissa gli obiettivi
regionali da qui al 2011, non offre garanzie
su quelle che saranno le effettive azioni
che la Giunta dovrà intraprendere per fronteggiare
il costante aumento nella produzione di rifiuti,
attestata su un valore di 500 kg annui per
ciascun cittadino della Lombardia. "Non
ci sentiamo garantiti da questo provvedimento
- ha commentato il consigliere Ds Marco Cipriano
-. L'atto di indirizzo può essere condivisibile
nei principi, ma sappiamo che le azioni concrete
non sempre sono coerenti con le dichiarazioni
d'intento". "Abbiamo deciso di
astenerci - ha continuato Cipriano - anche
a fronte del grave e ipocrita comportamento
della Lega sulla questione dei rifiuti campani".
E' intervenuto anche il consigliere Marco
Tam, componente della VI commissione, per
lamentare l'assenza di una volontà specifica,
da parte della Regione, di indirizzare la
produzione industriale verso prodotti e imballaggi
eco-compatibili. "Nel documento - ha
aggiunto Tam - si liquidano in poche righe
questi argomenti, eppure la riduzione della
quantità di rifiuti dovrebbe essere il primo
obiettivo di una programmazione a lungo termine.
Ma non ci risulta che la Regione abbia attivato
tavoli di confronto o centri di ricerca con
i rappresentanti dell'industria per risolvere
a monte il problema dell'aumento della produzione
di rifiuti".
MEDICI IN RIVOLTA DALLA PARTE DEI CITTADINI
I medici di famiglia sono scontenti della
politica sanitaria del governo Berlusconi
e lo hanno dimostrato con manifestazioni
pubbliche unitarie dalla massiccia partecipazione.
Sullo sciopero del 16 aprile, cui seguirà
una manifestazione nazionale il 24 a Roma,
è intervenuto Marco Tam, consigliere regionale
e medico di famiglia da molti anni. "Noi
Democratici di Sinistra della Lombardia -
ha dichiarato Tam - condividiamo le ragioni
di questo sciopero. I medici vogliono il
riconoscimento della loro professionalità
per le cure territoriali e per offrire una
migliore assistenza ai cittadini. Il ministro
Sirchia pretende dai medici di famiglia l'assistenza
24 ore su 24, ma non mette in campo risorse.
La riorganizzazione del servizio sul territorio,
la domanda di salute dei cittadini che è
cambiata e il carico burocratico e di lavoro
sono problemi che non hanno avuto risposte
dal Governo, che invece di stanziare risorse
per la sanità lombarda vuole ridurre i servizi
essenziali". "Mentre si taglia
duramente la spesa per gli ospedali - conclude
Tam - il ruolo della medicina del territorio
richiede il finanziamento di progetti innovativi
e dei servizi essenziali in ambulatorio e
a domicilio. I medici di famiglia, la guardia
medica e il 118 devono essere servizi totalmente
gratuiti per i cittadini".
COSTITUZIONE EUROPEA ORA PIÙ URGENTE CHE
MAI
Il gruppo Ds della regione Lombardia ha aderito
alla campagna promossa dal Movimento federalista
europeo per l'approvazione, senza ulteriori
rinvii, della Costituzione Europea. Molte
sono le ragioni che rendono ancora più urgente
la costruzione di un'Europa unita in grado
di assumere decisioni nel campo della politica
per la sicurezza, internazionale ed economica.
L'Europa deve innanzitutto affrontare la
crisi internazionale, prodotta dall'acuirsi
del terrorismo e dalle guerre in atto in
varie parti del mondo: in Irak, dove la situazione
sta degenerando, ma anche in Palestina, in
Sudan, in Costa d'Avorio, in Afghanistan
e in Kosovo, dove i recenti fatti dimostrano
un pericoloso elevamento della tensione.
L'Europa è, inoltre, di fronte all'allargamento
da 15 a 25 paesi membri dal prossimo maggio,
e ad una stagnazione economica che richiede
scelte unitarie. "Per questo - ha dichiarato
Giuseppe Benigni - è fondamentale approvare
al più presto il progetto di Costituzione
proposto dalla Convenzione europea. L'appello
è stato inviato ai presidenti della Camera
e del Senato e al Presidente del Parlamento
Europeo. Ci auguriamo che anche altri gruppi
politici assumano la medesima iniziativa,
già sostenuta peraltro da numerosi parlamentari
nazionali, appartenenti a diversi partiti".
PIANO CAVE BRESCIA: LE CRITICHE DEI DS
I Ds sono fortemente critici sulle proposte
avanzate in commissione regionale per il
Piano cave della Provincia di Brescia proposto
dalla maggioranza. "Occorre ricordare
- ha dichiarato Claudio Bragaglio - che la
proposta della Giunta Regionale, oggetto
delle valutazioni della commissione, introduceva
un aumento di 7,5 milioni di metri cubi rispetto
alla proposta dell'amministrazione Cavalli.
Una proposta quest'ultima già di per sé troppo
ampia (68 milioni di metri cubi) comprensiva,
come è stato scritto nella relazione sui
fabbisogni che accompagna il piano, dei quantitativi
destinati alle opere pubbliche". Ora
la proposta avanzata alla Commissione dal
relatore Luciano Valaguzza non risponde alle
richieste dei comitati ambientalisti né alle
osservazioni dei Comuni, che sono rimaste
in larga parte carta straccia. I Ds chiedono
un azzeramento di tutti gli aumenti introdotti
dalla Giunta regionale e una modifica con
riduzione dei quantitativi del Piano provinciale,
secondo le richieste dei Comuni, in una logica
di tutela del territorio che porta a respingere
anche la proposta di realizzare una discarica
ad Erbusco. "In queste zone Provincia
e Regione - ha concluso Bagaglio - stanno
autorizzando nuove e devastanti attività
estrattive a cui segue, come si era ipotizzato
per Erbusco, il rischio di nuove discariche".
PARCO DELLE OROBIE: MEGLIO TARDI CHE MAI
E' finalmente iniziata in commissione Ambiente
la discussione del progetto di legge di istituzione
dei parchi regionali delle Orobie Bergamasche
Orientali e Occidentali. Il progetto, di
iniziativa della Giunta e presentato in Commissione
il 12 dicembre del 2000, ha intrapreso l'iter
legislativo dopo quattro anni di rinvii e
ostruzionismi. Unanime la soddisfazione e
l'apprezzamento che il centrosinistra ha
espresso al nuovo relatore del progetto,
il consigliere Luciano Valaguzza di Forza
Italia, cha ha esposto sinteticamente i punti
di criticità emersi nel corso delle audizioni
con i sindaci dei comuni interessati, quali
ad esempio la perimetrazione delle aree incluse
nei parchi e la ricezione delle direttive
europee emanate dopo il 2000. "Le criticità
evidenziate sono note - ha commentato Marco
Cipriano - e credo che non possano giustificare
una lunga fase di gestazione della legge.
Basteranno brevi e puntuali verifiche per
sciogliere gli ultimi nodi".
BRESCIA, CPS DI VIA MANARA: SOTTOTERRA? NO
GRAZIE
Il trasferimento delle attività del 3° Centro
psicosociale-Centro diurno di via Manara
presso il seminterrato del Centro residenziale
terapeutico di via Genova, così come previsto
dagli Ospedali Civili, trova contrari i Ds.
Il capogruppo Pierangelo Ferrari e il consigliere
Claudio Bragaglio, con il capogruppo della
Margherita Guido Galperti, hanno infatti
chiesto alla Giunta "se non ritenga
indispensabile - così recita il testo dell'interpellanza
urgente - che venga ricercata dalla Azienda
Ospedali Civili, così come proposto anche
dalle famiglie e dal Forum Salute Mentale,
una soluzione alternativa alla sede inidonea
di Via Genova, anche attraverso il coinvolgimento
del Comune di Brescia e della Quarta Circoscrizione".
Tale soluzione è infatti ritenuta inadatta
poiché "è impensabile che pazienti affetti
da patologie psichiche croniche, famiglie
e operatori sanitari debbano frequentare
luoghi 'sottoterra', ovvero spazi assolutamente
inidonei, privi di aerazione, di illuminazione
diretta e dunque sostanzialmente anche insalubri";
e ancora perché "il progetto risulta
assolutamente incompatibile con l'attuale
realtà sociale che è stata costruita sul
territorio dagli stessi pazienti insieme
agli operatori sanitari, in collaborazione
con le parrocchie, le scuole, i gruppi giovanili
e l'intera comunità del quartiere".
EX ISMES SERIATE: UNA LETTERA A FORMIGONI
Nei giorni scorsi l'Enel ha comunicato di
voler uscire dal mercato delle acque e di
ridurre il personale della società di ingegneria
ex Ismes di Seriate, inserita in Enel Hydro,
fino ad una sua totale cessione. La società
in questione non è una società qualsiasi.
In questo caso, oltre ai gravi problemi occupazionali,
c'è anche un aspetto qualitativo da tenere
in considerazione. L'ex Ismes è, infatti,
una società che ha fatto della ricerca e
della progettazione la sua ragion d'essere.
I consiglieri regionali bergamaschi, tra
cui Giuseppe Benigni dei Ds, preoccupati
per la possibile perdita di posti di lavoro
e della conseguente dispersione di un notevole
capitale d'ingegno e di esperienza che la
cessione comporterebbe, hanno indirizzato
nei giorni scorsi al presidente della Giunta
lombarda Roberto Formigoni e all'assessore
regionale Massimo Zanello una lettera con
cui chiedono un intervento attivo della Regione,
affinché interloquisca con Enel e prefiguri
uno sbocco che preveda il rilancio di questa
realtà aziendale, trovando anche partner
pubblici e privati adeguati.
IL CENTRODESTRA È DIVISO SU TUTTO, IN COMPENSO
USA SOLDI PUBBLICI PER SOSTENERE LE CAMPAGNE
ELETTORALI DEI SUOI PRESIDENTI
Dichiarazione di Pierangelo Ferrari, capogruppo
DS in Regione Lombardia
Lo scontro politico sui rifiuti tra la Lega
e Formigoni è l'ennesimo episodio di una
sequenza di tensioni interne alla maggioranza
di centrodestra che dura da un anno e mezzo
e che sta logorando il ruolo e l'immagine
della Regione Lombardia. Che si tratti di
conflitti interni a Forza Italia tra filoberlusconiani
e filoformigoniani, di scambi di colpi proibiti
tra Lega e AN o di scontri di Formigoni,
ieri con AN per la legge sul turismo, oggi
con la Lega per la questione rifiuti, la
sostanza non cambia: la Lombardia è priva
di una guida politica, la maggioranza di
centrodestra è una somma di interessi che
non riescono a ricomporsi in una solidale
azione di governo. Nella vicenda rifiuti,
dove serviva trasparenza e limpida assunzione
di responsabilità, Formigoni ha dato il peggio
di sé, prendendo la decisione in sordina
alla vigilia di Pasqua, nell'illusione di
farla franca con i propri alleati. In compenso,
in questo vuoto di governo, si ricorre a
un ingente impiego di mezzi per promuovere
l'immagine dei presidenti con il denaro dei
contribuenti. Mi riferisco non solo alle
incessanti campagne promozionali di Formigoni
e della sua giunta, ma anche allo scoperto
ricorso di finte "comunicazioni istituzionali"
per sostenere la competizione elettorale
di alcuni presidenti uscenti del centrodestra,
vedi la Colli a Milano e Cavalli a Brescia.
|