15 Settembre, 2002 Problema casa: Fondo per il contributo agli affitti Anche se l’assessore regionale smentisce i drastici tagli al Fondo che alle famiglie meno abbienti sono una grave realtà
L’Anci Lombardia denuncia drastici tagli alle famiglie meno abbienti per il
contributo affitti e l’assessore regionale Carlo Lio replica stizzito dicendo
senza mezzi termini che si tratta solo di falsità.
“In realtà ancora una volta, “carta canta” - evidenzia il presidente
di Anci Lombardia on. Giuseppe Torchio - e l’assessore regionale invece di
azzardare accuse dovrebbe giustificare lettere come quelle inviate in data 14
giugno dal Comune di Cremona dove si comunica l’erogazione di contributi
relativi al bando 2003 rimarcando agli interessati di essere spiacenti di
comunicare che il contributo spettante risulta inferiore a quello riconosciuto
nei precedenti bandi poiché la Regione Lombardia, a causa della scarsità delle
risorse complessivamente dispobinili per il fondo, ha operato ulteriori
abbattimenti rispetto a quello del 50% già previsto nel bando in oggetto”.
“Se l’italiano ha ancora un senso - conclude il presidente Torchio - e se
le lamentele che sono giunte sono quelle di persone che si vedono drasticamente
ridotto un contributo fondamentale per arrivare a far quadrare i conti di fine
mese, non vedo proprio come l’assessore Lio possa parlare di falsità. Se
invece nelle pieghe del bilancio regionale nel frattempo sono state altre
risorse noi, come Associazione dei comuni, non possiamo che gioirne perché
vorrà dire che è stato risolto con tempestività un problema che si sta
facendo drammaticamente serio. E forse potremmo anche dire che questa nostra
denuncia, che ripeto è comprovata da inoppugnabili scritti, è servita ad
attenuare le difficoltà di tanti nuclei familiari. Con la Regione Lombardia
resta tutta la volontà di una costruttiva collaborazione. Denunciare le cose
che non vanno è però un dovere dal quale non ci si può esimere. Piuttosto è
bene evidenziare che, con una correttezza che a mio giudizio non deve passare
inosservata, la questione è stata volutamente sollevata solo dopo aver concluso
il periodo elettorale. Questo per non dar adito a sospetti. Il problema è molto
concreto e reale e come tale merita di essere trattato, visto che si gioca sulla
pelle di persone che sono in difficoltà e che su questo sussidio fanno conto
non per lucro, ma per sopravvivenza”.