Si è tenuto a Firenze presso la Sala dè Dugento di Palazzo Vecchio un
affollato incontro dei vertici nazionali e regionali dell’ANCI, alla vigilia
dell’incontro con il Governo per l’esame dei contenuti del Documento di
Programmazione Economica Finanziaria (DPEF) in fase di presentazione da parte
del Governo.
Il presidente Domenici , introducendo i lavori ha ricordato 1860 miliardi di
tagli subiti dai comuni in occasione della finanziaria dello scorso anno,
elemento che si va a sovrapporre agli ulteriori tagli previsti dall’articolo 1
comma 11 del recente decreto tagliabilanci (n.168).
Complessivamente ha affermato il presidente dell’ANCI si prevede un taglio
sul sistema degli enti locali (Comuni, Province e Regioni) di circa 4 miliardi
di euro, una cifra impressionante se si considera inoltre che andrebbe a
bloccare anche gli investimenti e non delinea, in alternativa nessun tipo di
sviluppo del federalismo fiscale.
Si è ipotizzata, perciò, una risposta molto pesante nel confronto di domani
con il Governo e si prevedono mobilitazioni per tutto il periodo precedente l’approvazione
della manovra da parte dell’Esecutivo.
Sono stati predisposti schemi di delibera per i consigli comunali e
provinciali e si prevede la pubblicazione di manifesti per le informazioni alla
cittadinanza.
Successivamente è intervenuto nel dibattito il presidente dell’ANCI
Lombardia on. Giuseppe Torchio, neo eletto presidente della provincia di Cremona
che ha confermato la necessità di una ferma presa di posizione sui contenuti
del decreto 168 tagliabilanci che va a sovrapporsi in maniera pesante, anche per
le province agli effetti della finanziaria.
Si calcola infatti che anche per una provincia piccola come Cremona l’effetto
finale sul bilancio sia della perdita di 9,5 milioni di euro pari a 36,56% dell’intero
bilancio.
Se ha continuato Torchio, l’assessore regionale al bilancio della Lombardia
Colozzi, anche nella sua funzione di coordinatore degli assessori finanziari
alla conferenza delle regioni lamenta su tutti i giornali il taglio complessivo
della Regione Lombardia di 10 milioni di euro che cosa dovrebbero dire i
rappresentanti delle province e dei comuni a fronte di cifre analoghe, sia pure
riferite ad Enti di ben più piccola dimensione?
Torchio si è quindi associato alle iniziative di mobilitazione
autofinanziate dagli amministratori, ha raccomandato forte unità d’azione tra
comuni province e regioni e rispettive associazioni, ha riaffermato che i comuni
e le province hanno sostanzialmente rispettato i parametri del patto di
stabilità rilevando che tale dato emerge dalla relazione della corte dei conti
ed ha chiesto a tutti i comuni di partecipare alla conferenza dei piccoli comuni
in programma nella prima quindicina di settembre a Riva del Garda, ad una forte
iniziativa di mobilitazione che l’ANCI terrà a Roma nella seconda metà di
settembre e a tutte quelle forme di attenzione e di visibilità che possano
portare a conoscenza della popolazione dei gravissimi danni recati dai tagli
alla erogazione complessiva dei servizi da parte degli enti locali.