15 Settembre, 2002 Palestra di S. Felice alla comunità musulmana: concessione prorogata solo fino al 1° ottobre Le precisazioni dell’Amministrazione Comunale
Il 21 luglio scorso Hassan Gewili Ibrahim, nella veste di
responsabile del Centro Culturale Islamico di Cremona, ha reiterato la richiesta
di disporre di un locale nel quale i fedeli musulmani possano riunirsi per la
preghiera del venerdì. La Giunta Comunale, riunitasi oggi pomeriggio, esaminata
la richiesta e considerato che l’utilizzo della struttura di proprietà
comunale di Via S. Felice di cui il centro si è avvalso nei mesi scorsi per la
preghiera del venerdì, non ha dato luogo ad inconvenienti di sorta, ha accolto
l’istanza di proroga, limitatamente però ai mesi di agosto e settembre
prossimi, in quanto da ottobre la palestra sarà nuovamente utilizzata per
attività scolastiche e sportive. Il Sindaco ha pertanto provveduto a firmare la
lettera con la quale il responsabile del Centro Culturale Islamico viene
autorizzato a disporre in uso precario e temporaneo della palestra di San Felice
limitatamente ai venerdì compresi tra il 6 agosto ed il 1° ottobre prossimi,
nella fascia oraria compresa tra le ore 12 e le ore 15.
Considerata la finalità dell’istanza, per l’utilizzo della struttura è
stato chiesto il corrispettivo previsto dalla tariffa oraria in vigore per l’utilizzo
dell’impianto, applicando l’abbattimento previsto per le “associazioni con
o senza riconoscimento della personalità giuridica” previsto dal vigente
regolamento per l’uso delle sale e degli spazi comunali. Come avviene in casi
simili, il Centro Culturale Islamico dovrà versare al Comune un deposito
cauzionale che verrà restituito dopo aver constatato che la struttura non abbia
subito danni. Il Centro Culturale Islamico dovrà osservare tutte le cautele
atte ad evitare danni a quanto messo a disposizione. Verranno imputati gli
eventuali danni ascrivibili a dolo o colpa delle persone che accederanno alla
palestra. Il Centro Culturale Islamico è tenuto a restituire la palestra libera
da qualsiasi eventuale struttura accessoria al termine dell’utilizzo per
consentire lo svolgimento della normale attività programmata nel tardo
pomeriggio della data sopra indicata. Il Comune si ritiene sollevato ed indenne
da qualsiasi responsabilità per fatti che dovessero verificarsi nei confronti
di persone del Centro, di terzi nonché di beni di proprietà del Centro
Culturale Islamico.
Nei giorni scorsi, durante un incontro a cui hanno partecipato il Vice Sindaco
Luigi Baldani, l’Assessore alle Politiche Sociali Maura Ruggeri e l’Assessore
all’Urbanistica Daniele Soregaroli, al responsabile del Centro Culturale
Islamico Hassan Gewili Ibrahim è stato comunicato che il Comune di Cremona -
che si è sempre attenuto e sempre si atterrà a quanto sancito dall’art. 19
della Costituzione secondo cui tutti hanno diritto di professare liberamente la
propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne
propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto - non dispone
purtroppo di spazi da dare in affitto alla comunità musulmana. Si comunica
infine che nessun sopralluogo è stato compiuto dall’Assessore all’Urbanistica
Daniele Soregaroli e dall’Arch. Marco Masserdotti in immobili o terreni dove
potrebbe essere realizzata la nuova sede del Centro Culturale Islamico di
Cremona.
4 agosto 2004