15 Settembre, 2002
La lettera di un cittadino che chiede solo di essere ascoltato
“Avrei voluto una vita ed un mondo migliori”
Carissimi,
mi é arrivata l'e-mail che qui allego.
E' una situazione concreta, di una famiglia italiana in 'carne ed ossa', che
merita di essere conosciuta.
Purtroppo non ho strumenti per aiutare 'concretamente' Angelo, se non 'socializzare'
questo suo grido di dolore, pieno di dignità, nella speranza che il suo
messaggio capiti tra le mani di qualcuno che abbia strumenti migliori dei miei e
possa 'fare' qualcosa di più.
L'unica cosa che posso dire é che non si tratta della solita 'catena di S.
Antonio': io non conosco personalmente Angelo, ma rilevo che non chiede nulla,
se non di essere ascoltato. Ringrazio chi di voi potrà intervenire con
suggerimenti adeguati, se ne esistono, e comunque spero che - nonostante il
periodo ferragostano - possiate trovare il tempo per socializzare questo
messaggio con altre persone.
Grazie per l'attenzione ed un abbraccio solidale ad Angelo,
Deo Fogliazza
Dopo una vita di sacrifici, miei e della mia famiglia, per avere una nostra
casa, dopo aver versato alla Cooperativa “Laura” in totale una somma di £
90.000.000 (sono pochi? sono tanti? Dipende dai punti di vista, per me sono
tantissimi) mi ritrovo che l’appartamento dove abito, dopo una serie di truffe
è andato all’asta, dove per vari motivi non ho potuto ricomprare il “mio”
appartamento.
Il 25 settembre 2004 verrà eseguito lo sfratto da parte del Tribunale di
Latina.
Sono disperato!!!
Nella mia vita ho sempre cercato di risolvere i miei problemi con le mie
forze e non rompere le scatole a nessuno. A questo punto però non so più cosa
fare.
La mia famiglia unita, felice, con una moglie e due figlie stupende che auguro a
chiunque, si sta sgretolando giorno dopo giorno per questa situazione che si è
creata e questa situazione a prescindere dall’appartamento per cui onestamente
ho lavorato una vita, è la cosa che più mi dispiace; sentirsi dire da una
figlia che sei un fallito è la cosa che più mi addolora, sento che sto morendo
dentro giorno dopo giorno, sono impotente, stanco di combattere una vita di
rinunce, sacrifici per cosa? Nulla!!
Per colpe non mie, sto perdendo la cosa più importante della mia vita. La mia
famiglia.
Mi ripeto, sono stanco, i miei diritti di cittadino sono stati lesi. Sicuramente
ci sono persone che stanno peggio di me ma in questo momento non credo. Non so
cosa succederà entro il 25 settembre. La vita è bella ma, tanto è bella
quanto è brutta. Forse è utopia ma avrei voluto una vita ed un mondo migliore.
Grazie per avermi letto ed ascoltato.
Un cittadino italiano
(Nome, indirizzo, numero di telefono e indirizzo di posta elettronica del
mittente sono disponibili in Redazione)
 
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