In coincidenza con l’inizio del nuovo anno scolastico, mercoledì 8
settembre, partirà la seconda fase di esecuzione del nuovo Piano Trasporto. Le
numerose e significative novità sono state presentate questa mattina durante
una conferenza stampa, tenutasi nella Sala Giunta di Palazzo Comunale, alla
quale hanno partecipato, tra gli altri, il Sindaco Gian Carlo Corada, l’Assessore
alla Mobilità, Traffico e Viabilità Daniele Soregaroli ed il Presidente di KM
S.p.A. Giuseppe Termenini. Questo appuntamento segna l’inizio di una capillare
campagna di comunicazione che verrà attuata dall’Amministrazione Comunale e
da KM S.p.A. per informare i cittadini sugli orari e le corse che
caratterizzeranno la seconda fase del nuovo Piano di Trasporto Urbano a partire
dal prossimo 8 settembre.
La fase sperimentale, attuata nei mesi estivi di luglio ed agosto, è stata
caratterizzata da una riorganizzazione dei percorsi, con parziali modifiche di
alcuni di essi, ed era finalizzata al raggiungimento di nuove aree del centro
abitato in precedenza non toccate dal servizio di trasporto pubblico e,
altresì, all’eliminazione di tratte in sovrapposizione, così da recuperare
risorse chilometriche da riutilizzare in zone maggiormente scoperte. E’ questo
il caso di via Navaroli, via Burchielli, via Arenili e via Fulcheria in zona Po,
di via Vecchia Dogana, via Magazzini Generali e via Orti Romani, di piazza
Ragazzi del ’99 e via S. Ambrogio, di via del Maris e Volontari del Sangue, di
via S. Rocco, via Novati e via Ippocastani. Sono state inoltre istituite 50
nuove fermate.
Le novità essenziali previste a decorrere dall’8 settembre riguarderanno,
per la totalità delle linee, la “quantità” del servizio, ovvero il numero
di corse al giorno, notevolmente superiore a quello previsto nei mesi di luglio
ed agosto e, per alcune di esse, superiore anche ai precedenti periodi
invernali. Ricordato che la percorrenza annua assegnata a KM S.p.A., somma delle
corse svolte da ciascuna linea nell’arco di un intero anno, è pari a
1.400.000 km, i mesi invernali avranno, infatti, un servizio di circa 1.130.000
km, pari all’80% del totale.
Le modifiche ai percorsi interesseranno le linee 5 e 15 che, mantenendo l’attuale
numerazione, riproporranno quasi per intero lo storico servizio delle circolari,
raggiungendo, entrambe, la Stazione Ferroviaria, la Casa di Cura “Figlie di S.
Camillo”, il Civico Cimitero, il Centro Geriatrico “F. Soldi” e l’Ospedale.
Variazioni interesseranno anche la linea 4 i cui percorsi, presso l’Ospedale,
saranno razionalizzati in modo da garantire il collegamento diretto lungo la via
Giuseppina in provenienza da Spinadesco-Cavatigozzi e prevedendo, per contro, il
transito in via Ca’ del Vescovo-Concordia per le altre corse.
Le linee 2, 3, 5, e 15 avranno una frequenza di 30 minuti durante l’intera
giornata feriale mentre le navette A e B avranno passaggi ogni 15 minuti. Gli
orari della linea 3 e della linea 4 sono stati predisposti con l’obiettivo di
assicurare il raggiungimento dell’Ospedale dalle fasce più periferiche
(quartiere Cambonino e Zaist) in tempo utile sia per l’effettuazione di visite
sia per l’avvio dei principali turni di lavoro del mattino.
La linea 4, asse portante dell’intera rete, consentirà il collegamento
est-ovest della città, da Spinadesco Cavatigozzi a Bonemerse e Gerre Borghi con
frequenze variabili tra 30’ e 20’, cui si aggiunge, come detto, il
collegamento diretto dalla stazione all’Ospedale e viceversa con frequenza
cadenzata di 30 minuti. Il complesso delle corse delle linee 2 e 4 consentirà
di avere, nel tratto piazza Libertà-Ospedale, una frequenza di circa 10 minuti
nell’arco dell’intera giornata feriale, sia in direzione Ospedale sia in
senso opposto.
La linea 8, infine, viene strutturata quale collegamento diretto da viale Po
alla stazione ferroviaria al servizio dell’utenza pendolare, con particolare
attenzione ai principali treni del mattino e della sera. Comunque anche la linea
5 e la linea 15 offrono la possibilità, con arrivi cadenzati, di effettuare
scambio alla stazione ferroviaria con il servizio su rotaia, a dimostrazione di
una sentita attenzione nei riguardi delle necessità dei pendolari.
Il cadenzamento della maggior parte delle linee, compatibilmente con i tempi
di percorrenza, garantirà il raggiungimento delle principali destinazioni,
Ospedale, Centro Geriatrico “F. Soldi”, Cimitero, Stazione Ferroviaria e
centro storico sia direttamente sia tramite interscambio. In quest’ultimo caso
è stata posta particolare cura alla riduzione dei tempi di attesa mediante l’introduzione
di ulteriori corse concentrate negli orari di maggiore necessità (per esempio
in coincidenza dei pasti presso il Centro Geriatrico “F. Soldi”),
soprattutto al servizio dell’utenza che, proveniente dai quartieri periferici
è, di fatto, obbligata ad utilizzare mezzi diversi. Come già anticipato,
ulteriore aspetto qualificante riguarderà l’intermodalità alla stazione
ferroviaria tra il servizio urbano su gomma ed il servizio su rotaia. Nei limiti
del possibile e, dunque, con particolare riguardo soprattutto alle fasce dei
pendolari del mattino (6.30-7.30) e della sera (18.30-20.00), le corse degli
autobus consentiranno di giungere in tempo utile per la partenza e l’arrivo
dei principali treni in servizio a Cremona, dando un’alternativa efficace all’uso
del mezzo privato anche per coloro che provengono da quartieri esterni o dai
comuni di cintura.
Tutto quanto riportato è stato realizzato nella consapevolezza che, essendo
oltre il 70% dell’utenza costituito da studenti, vi era la necessità di non
penalizzare, con eccessivi anticipi o ritardi, il collegamento ai principali
plessi scolastici cittadini; si è trattato, ad esempio, di rendere compatibili
le esigenze dei pendolari del treno con quelle degli studenti, gli uni con l’obbligo
di giungere in stazione per le ore 7.30 circa, gli altri con la necessità di
ritardare di alcuni minuti, oppure, in altri casi, di assicurare l’uscita dall’Ospedale
in tempo utile con i turni di lavoro senza perdere la coincidenza con altri
treni/pullman in partenza dalla stazione ferroviaria.
Non è da escludere che possano rendersi necessari alcuni correttivi che,
emersi sulla scorta delle indicazioni rilevate, da suggerimenti avanzati dall’azienda
KM S.p.A. stessa e dai suoi autisti e da esigenze manifestate dall’utenza,
consentano di migliorare ancora il servizio aumentandone l’efficacia laddove
carente e riducendone, eventualmente, l’offerta qualora risultasse in eccesso.
In ogni caso quanto approntato non potrà e non dovrà considerarsi alla stregua
di un servizio “rigido” bensì, al contrario, un sistema di trasporto in
grado di catturare le esigenze della collettività, rendendosi appetibile e
contribuendo a coltivare una cultura del mezzo pubblico che sensibilizzi un
numero di utenti sempre crescente.
In ottemperanza alle recenti norme emanate a livello regionale, il biglietto
di corsa semplice dovrà essere adeguato passando dagli attuali 0,90 € a 1,00
€ a partire da settembre e comunque entro il prossimo 31 ottobre. Questo
comporterà, necessariamente, il conseguente riallineamento di tutte le altre
tariffe, computate come multipli di tale valore unitario. Si stanno comunque
valutando soluzioni per l’allungamento della validità della corsa semplice ed
agevolazioni per le persone anziane.
Un cenno quindi al nuovo sistema tariffario urbano e di area urbana in vigore
attualmente nella nostra città. In osservanza delle norme stabilite a livello
regionale che individuano le diverse tipologie di titoli di viaggio, la
validità temporale minima di ciascuno ed i relativi costi minimi, il Comune di
Cremona ha elaborato, in accordo con KM S.p.A. un’offerta che consentirà di
soddisfare le esigenze delle varie tipologie di utenti, abituali e occasionali,
predisponendo una gamma di biglietti ed abbonamenti sufficientemente organica e
flessibile. Accanto ai tradizionali biglietti di corsa semplice ed agli
abbonamenti settimanale, annuale e annuale-studenti, vengono istituiti il
biglietto giornaliero (della durata di 24 ore per un numero illimitato di
spostamenti) ed il carnet 10 corse (da esaurirsi entro 3 mesi dalla prima
convalida); complessivamente, tali titoli di viaggio vengono offerti per la “rete
urbana”, per l’”area urbana” ed integrate.
I titoli di viaggio urbani consentono di usufruire della rete di trasporto
cittadina, dunque esclusivamente all’interno del territorio di Cremona, sia su
mezzi urbani sia extraurbani. A seguito dell’accordo siglato con la Provincia
di Cremona per la definizione dell’“area urbana”, realizzata attraverso l’estensione
dei percorsi urbani anche ai comuni limitrofi di Spinadesco, Castelverde,
Persico Dosimo, Gadesco Pieve Delmona, Sesto, Casanova del Morbasco e Bonemerse,
sono stati definiti i titoli di viaggio “integrati” che permetteranno, con
un solo documento, l’utilizzo sia dei mezzi extraurbani sia dei mezzi urbani,
in servizio a Cremona e nei comuni di area urbana, accrescendo l’offerta di
trasporto a disposizione dell’utenza. I titoli di viaggio individuati nella
tariffa cosiddetta “di area urbana”, invece, saranno rivolti a coloro che
effettuano esclusivamente il percorso tra il comune di area urbana a la stazione
ferroviaria di Cremona (e viceversa), potendo utilizzare senza limitazioni sia i
mezzi urbani sia i mezzi extraurbani.
Naturalmente, come già indicato a livello regionale, le tariffe minime e le
modalità di adeguamento delle stesse, mirano ad una “fidelizzazione” dell’utenza,
premiando con opportuni sconti l’acquisto degli abbonamenti a discapito dei
singoli biglietti.
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La contestuale contrazione di servizio nei mesi estivi è stata attuata in
base ai dati relativi alla frequentazione dell’utenza in tale periodo,
rilevati durante la stesura del nuovo Piano Trasporti, da cui è emerso un
valore giornaliero (numero di utenti/giorno) pari a circa il 20% del
corrispondente dato invernale, a fronte di un’offerta di servizio (numero di
corse/giorno) che risultava, praticamente costante nell’anno.
Queste evidenze hanno indotto alle scelte introdotte a partire dal 5 luglio
attraverso l’esercizio di un servizio ridotto all’essenziale, ma
proporzionale alla domanda di mobilità nel periodo estivo. La definizione degli
orari è stata di conseguenza piuttosto difficile ed ha comportato alcuni disagi
cui si è posto rimedio attraverso l’introduzione di alcune corse aggiuntive.
Ad eccezione di alcuni casi specifici prontamente individuati e
razionalizzati, la quantità di servizio offerta nel periodo estivo è risultata
coordinata con l’effettiva domanda di spostamento degli utenti in tale
periodo. Pur nel comprensibile disorientamento dell’utenza, sono state utili
le segnalazioni dei viaggiatori, recepite nell’interesse dei cittadini tutti
e, in modo specifico, delle fasce più deboli. Nel contempo, l’esperienza di
questi primi due mesi ha consentito di porre dei correttivi meglio calibrando il
prossimo quadro orario invernale.
D’altro canto non è possibile dimenticare che numerosi sono stati, e
ancora persistono, i vincoli che limitano la programmazione e la gestione del
servizio di trasporto pubblico. La netta differenziazione tra offerta estiva ed
offerta invernale, nata da un’attenta valutazione delle esigenze dell’utenza
e dalla necessità di rendere maggiormente efficiente il servizio ed ha permesso
di mantenere e, in alcuni casi, aumentare l’offerta nel periodo scolastico,
quando maggiore è il numero di passeggeri.
La normativa regionale, nel processo di riforma avviato con la legge 22/98 in
recepimento del DLgs 422/97 (cosiddetto “Decreto Burlando”) e successive
modifiche ed integrazioni, definisce le modalità di affidamento del servizio
(esclusivamente tramite procedura concorsuale), i parametri minimi di efficacia
ed efficienza di gestione dello stesso servizio (percentuale di corse in orario
e/o in anticipo, numero di passeggeri trasportati, coincidenze con altri sistemi
di trasporto quali i treni, percentuale minima del 35% di copertura dei costi
attraverso gli introiti da tariffa) ed, infine, i programmi di investimento sul
servizio di trasporto (acquisto di nuovi autobus, attivazione di nuove
tecnologie per il rilevamento in tempo reale della flotta, ecc.). Tuttavia, a
tali prescrizioni, non si è accompagnato un adeguamento dei contributi pubblici
alle aziende che, definiti dalla Regione Lombardia nel 2002 e qualificati come
“servizi minimi”, risultano tutt’ora quantificati sul dato storico dell’anno
1998, con esclusione di qualsiasi attualizzazione.
Il dato relativo al servizio del Comune di Cremona, pari a circa €
2.208.000,00 annui, associato alle percorrenze storiche cui si riferisce,
1.584.000 km/anno, è stato, come emerso dalla seduta di gara, l’ostacolo
principale manifestatosi alle aziende concorrenti per il primo bando di concorso
risalente al 2002, le quali, a fronte di una gestione del servizio stesso non
economica, gravata di costi ma in difetto nei contributi, decisero di non
presentare alcuna offerta. Per tale ragione il Comune di Cremona, al fine di
aggiudicare la procedura concorsuale, si è trovato nella necessità di ridurre
parzialmente le percorrenze annue (-250.000 km rispetto a quelle storiche sin
qui esercite da KM S.p.A. e prima da AEM S.p.A., pari a -16%) e di integrare,
con € 100.000 all’anno, il contributo regionale per ciascuno dei sette anni
di contratto previsti, dal 2004 al 2011.
Nonostante questo è stato mantenuto sempre fermo il rispetto dello stato
occupazionale e dei livelli contributivi maturati dal personale di KM S.p.A.,
nel pieno rispetto della cosiddetta “clausola sociale” ed andando oltre
quanto suggerito dalla norma che, al proposito, non poneva alcun vincolo
occupazionale in virtù di una spinta alla concorrenza che si rivelerà poi, nei
fatti, più teorica che pratica. Ciò ha costituito un elemento di forte impatto
per la gestione di un’azienda di trasporto e, probabilmente, è stato alla
base di alcune rinunce alla gara da parte di altri soggetti. D’altro canto ha
dimostrato, senza dubbio, la grande attenzione rivolta dal Comune di Cremona ai
lavoratori del settore, in un periodo in cui, a livello nazionale, si
verificavano massicce agitazioni.
Nel contempo, l’estensione di alcune linee in comuni e frazioni di cintura
fino ad ora non raggiunti (Castelverde, Costa S. Abramo e S. Marino), imposto
dalla normativa regionale mediante la definizione dell’”area urbana” ed il
trasferimento di risorse dalla Provincia di Cremona al Comune di Cremona, ha
determinato ulteriori percorrenze ed il coinvolgimento di zone periferiche
potenzialmente assimilabili al territorio cittadino e origine di ulteriore
utenza.
E’ stato pertanto notevole lo sforzo di soddisfare tutte le esigenze di
spostamento dell’utenza, pur con la certezza di riferimenti scientifici
assolutamente certi, di valutazioni approfondite ma, per contro, pur con risorse
inferiori a quelle degli anni precedenti (sia in termini di percorrenze sia in
termini di contributi economici).
Considerata la tendenza negativa rilevata in questi ultimi, che ha portato ad
una riduzione del 40% dei passeggeri negli ultimi 10 anni e che imponeva un
cambiamento di rotta alla luce degli obblighi che la Regione Lombardia stabiliva
nel processo di riforma, sono stati esplorati nuovi itinerari, avendo in
previsione ulteriori nuovi collegamenti che saranno attivati al termine dei
lavori di adeguamento previsti: nella zona di piazza Castello, dove si prevede
la realizzazione di una rotatoria in piazza Fiume e al quartiere Naviglio,
successivamente all’ampliamento di via Boschetto.
Questo processo di revisione - attuato facendo fronte alla grave riduzione
operata dalla Regione - è in continua evoluzione, necessariamente aperto alle
esigenze dell’utenza, per la correzione di eventuali inefficienze, nella
prospettiva di recuperare nuove utenze senza penalizzare le attuali, proponendo
eventuali modalità innovative di gestione del servizio (per esempio il servizio
a chiamata) in fasce orarie o su collegamenti di minore importanza.
25 agosto 2004