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 Politica

15 Settembre, 2002
Resoconto del Consiglio Comunale del 27 settembre 2004
Interrogazione presentata dal Consigliere della Lista “”Forza Italia” Ferdinando Quinzani in ordine all’autosilo di Piazza Marconi ed altro...

CONSIGLIO COMUNALE
Seduta di lunedì 27 settembre 2004

Interrogazione presentata dal Consigliere della Lista “”Forza Italia” Ferdinando Quinzani in ordine all’autosilo di Piazza Marconi (Testo dell’interrogazione: Chiedo al Sindaco di voler riferire in Consiglio in merito ad alcune voci, apparse anche sulla stampa, secondo cui l’Amministrazione avrebbe intenzione di rinunciare al progetto di autosilo per problemi di bilancio. In particolare chiedo: quale sia la posizione della Giunta in merito al progetto e se siano fondate o meno le voci sopra citate; quali sarebbero gli eventuali costi da tagliare; a che punto è il progetto stesso e che tempistica prevede; se non si ritenga opportuno chiarire al più presto a mezzo stampa gli intendimenti dell’Amministrazione, vista l’importanza del progetto e le forti attese riposte dai cittadini e dagli operatori economici nella realizzazione dell’infrastruttura in questione)

All’interrogazione ha risposto il Sindaco Gian Carlo Corada: Non bisogna rincorrere tutti i boatos che escono sulla stampa, ha esordito il Sindaco, pur ammettendo la legittimità delle informazioni richieste dal consigliere Quinzani. Il Sindaco ha poi dichiarato di avere incontrato nei giorni scorsi sia il Sovrintendente ai Beni Archeologici della Lombardia, Angelo Ardovino, sia la ditta incaricata di effettuare l’operazione secondo procedure ben precise. L’impegno, senza oneri per il Comune (project financing), rimane confermata ha sostenuto il Sindaco. L’operazione avrà determinate caratteristiche secondo le indicazioni impartite dalla Soprintendenza, verrà pertanto realizzato un parcheggio ad un solo piano per la conservazione dei ritrovamenti archeologici a futura memoria, attraverso un intervento a costo zero (non ci sarà dunque un concorso di denaro, ma solo un prolungamento della convenzione), e avverrà una riqualificazione della piazza affidata ad uno studio di architetti di fama e di grande capacità (progetto naturalmente a carico della ditta che ha vinto la gara). Sarà un’operazione utile per la comunità, ha proseguito il Sindaco, e verrà accettata l’indicazione della Soprintendenza per un solo piano. Il consigliere Quinzani, rassicurato sotto il punto di vista dei costi, ha sostenuto che rimane l’interrogativo per quanto riguarda i tempi di realizzazione, che potrebbe slittare di parecchio. Il Sindaco, sulla questione dei tempi, ha detto che nel giugno scorso il Sovrintendente Angelo Ardovino ha respinto il progetto allora presentato dopo che era stato approvato dalla Giunta: avendo dovuto ricominciare da capo, si prefigurano due anni di tempo per la realizzazione del progetto (la ditta SABA ha comunque già predisposto il progetto preliminare per un parcheggio da 216 posti sotto terra ed altri in superficie – in totale 278 posti auto – che in questi giorni verrà inviato alla Sovrintendenza per il necessario parere, n.d.r.).

Mozione in data 2 settembre 2004 presentata dal Consigliere della Lista “Verdi per la Pace” Matteo Lodi per una nuova politica a favore della famiglia: sostegno economico, detrazioni fiscali, introduzione del BIF (“Basic incambe familiare”) nel nostro sistema fiscale come proposto dal “Forum delle Associazioni Famigliari” (Testo della mozione: Il crescente costo della vita ed il problema di far quadrare ogni mese i bilanci famigliari richiedono la predisposizione di una diversa politica a favore del nucleo famigliare soprattutto in presenza di figli in età prescolare e scolare. La famiglia oggi in Italia, specie con figli a carico, vive in condizione di seria difficoltà. Se da un lato è diffusa la convinzione che i genitori che crescono dei figli assolvono un compito non solo privato ma anche sociale attuando un servizio per l’intera collettività e non solo per l’oggi ma soprattutto per il futuro, dall’altro non possono apparire in contrasto con qualsiasi logica le attuali, inadeguate, politiche a sostegno della famiglia. L’Italia spende per le politiche famigliari meno dell’1% del prodotto Interno Lordo. I figli sono oggi totalmente a carico della famiglia che li cresce, li accudisce, li educa, li accompagna nella maggiore età per restituirli alla società che ha estremo bisogno di persone attive capaci di fornire i finanziamenti necessari anche per sostenere il pagamento delle indennità dei sempre più numerosi pensionati. In termini di politica sociale, i figli costano, consumano beni e servizi oltre al tempo di cura svolto, prevalentemente, dalle madri. Inoltre, viene sottovalutato il fatto che, non soltanto le madri/casalinghe, ma anche le madri lavoratrici investono tempo, cura ed energia nei loro figli, così come sono spesso costrette a spendere soldi per pagare chi accudisce i loro figli mentre sono al lavoro. C’è un costo dei figli non certamente quantificabile in denaro ma comunque molto impegnativo per i genitori. Esso è rappresentato dalla responsabilità di coppia nel progetto famigliare da realizzare. Politiche familiari oculate e misure sociali tempestive possono contrastare non solo l’invecchiamento della popolazione italiana ma anche consentire una crescita più serena ed armoniosa dei figli. L’obiettivo della presente mozione non è quello di aprire una discussione generica sulla famiglia ma ha un obiettivo pratico: sostenere l’introduzione nel nostro sistema fiscale del BIF (“Basic Incombe Familiare”) così come è stato proposto dal “Forum delle Associazioni Familiari”. Il BIF significa l’introduzione di un principio di equità fiscale che tenga conto realmente dei carichi sostenuti da ogni famiglia per il mantenimento dei suoi membri. La proposta parte dalla constatazione che nei moderni stati sociali il reddito prodotti dai cittadini che lavorano serve a mantenere l’intera popolazione, formata anche da coloro che non producono reddito: anziani, bambini, disoccupati ……. Il trasferimento del reddito dai lavoratori alle altre categorie avviene attraverso due canali: quello mediato dalla pubblica amministrazione, come ad esempio le pensioni o la cassa integrazione, e quello diretto, intrafamigliare. Ora, ai trasferimenti intrafamigliari non si riconosce alcun valore o riconoscimento economico. Mentre infatti i contributi previdenziali versati non rientrano nel reddito imponibile, al contrario i trasferimenti a persone senza reddito all’interno della famiglia fanno parte integrante del reddito imponibile e sono tassati (le detrazioni per coniuge e figli a carico sono talmente basse da non potersi neppure tenersi in considerazione). Quindi, mentre l’onere dei trasferimenti verso gli anziani o gli adulti disoccupati è ripartito sulla collettività dei produttori di reddito, indipendentemente che tali persone siano sole o vivano in famiglia, l’onere dei trasferimenti verso i minori e gli adulti inoccupati ricade sui singoli percettori di reddito con persone a carico, ed è considerato mera donazione privata, senza alcuna agevolazione. A questa grave distorsione intende ovviare il BIF, la proposta elaborata dal prof. Marco Martini, docente di Statistica Economica alla Statale di Milano, e fatta propria dal Forum delle Associazioni familiari. Il principio è semplice: il reddito imponibile si calcola sottraendo dal reddito percepito il reddito minimo necessario al mantenimento dei componenti del nucleo familiare. Come stabilire questo reddito minimo necessario? Nel 1999 all’epoca della formulazione della proposta del prof. Martini il reddito minimo necessario era indicato in 6,2 milioni di lire, cifra intermedia tra il reddito massimo dei familiari a carico (5,5 milioni) ed il reddito minimo esente da tassazione (8,7 milioni). La differenza rispetto all’attuale sistema di tassazione consisterebbe nel fatto che chi ha maggiori carichi familiari pagherebbe meno, e chi ha carichi minori pagherebbe di più, “in modo intrinsecamente progressivo”: l’aliquota media crescerà con il crescere del reddito superiore al BIF di quella specifica famiglia. Il peso fiscale che grava ingiustamente sulle famiglie con maggiori carichi fiscali si distribuirebbe così sul reddito imponibile di tutti i percettori di reddito. Tutto ciò premesso e considerando i compiti di indiretto politico che gli compete si chiede che IL CONSIGLIO COMUNALE DI CREMONA esprima il suo appoggio alla proposta avanzata dal “Forum delle Associazioni Familiari” di introdurre il BIF (Basic Incombe Familiare”) nel nostro sistema fiscale a partire dalla prossima Finanziaria; invii la presente deliberazione al Ministero del Welfare ed al Ministro delle Finanze).
Dopo l’illustrazione della mozione, ha preso la parola l’Assessore Maura Ruggeri., che ha ritenuto condivisibile lo spirito complessivo della proposta, soprattutto alla luce delle crescenti difficoltà delle famiglie con figli in situazioni di disagio economiche. Sicuramente sugli aspetti più di carattere locale si possono proseguire gli interventi che già esistono. L’Assessore ha detto che è opportuno sostenere questo indirizzo senza entrare però nel dettaglio tecnico in quanto non si è attualmente in grado di capire se le cifre indicate sono adeguate alle esigenze esistenti, anche se è comunque da accogliere l’esigenza di definire nella Finanziaria 2005 quegli strumenti in grado di sostenere le politiche di sgravi fiscali a sostegno delle famiglie. A livello locale, politiche a sostegno delle famiglie, fortemente in rete con altri protagonisti che operano in questo campo esistono già. La proposta di un tavolo tecnico può essere approfondita meglio nell’ambito della Commissione Affari Sociali. Nel dibattito sono intervenuti i rappresentanti di tutti i gruppi consiliari esprimendo – sebbene con alcune sfumature – la condivisione dello spirito della mozione. Il consigliere Alberto Cappellini (DS) ha quindi proposto di apportare un emendamento alla mozione. Un altro emendamento è stato presentato dalla consigliera Irene Nicoletta De Bona (AN), sostenuto anche da FI, Lega Nord e UDC. Il proponente della mozione, Matteo Lodi, li ha ritenuti accettabili e si è detto disposto ad accoglierli nell’interno del suo documento. Il consigliere Rotelli (DS) ha proposto a sua volta di rimandare alla Commissione Consiliare competente la discussione dell’argomento per un maggiore approfondimento della tematica. Vista la disponibilità su questo del consigliere Lodi, la mozione è stata rinviata alla commissione competente che si insedierà tra pochi giorni.

Mozione in data 13 settembre 2004 presentata dal Consigliere della Lista “Forza Italia” Ferdinando Quinzani circa l’utilizzo di spazi per feste di partito (Testo della mozione: Nei giorni scorsi si è aperto un dibattito sull’opportunità di individuare nuovi spazi alternativi al Cascinetto da adibire all’organizzazione di feste di partito, in quanto detta struttura, immersa nell’omonimo quartiere, se utilizzata a tal scopo per tutta l’estate, diventa continua causa di disagio alla quiete serale e notturna dei residenti. Inoltre la struttura risulta carente dal punto di vista delle aree di parcheggio automezzi, causando spiacevoli inconvenienti e raffiche di contravvenzioni per divieto di sosta agli avventori. Nell’affrontare il problema non si può trascurare il fatto che la morfologia del territorio comunale non offre molte alternative e che la realizzazione ex novo di altre strutture avrebbe costi difficilmente compatibili con le priorità della città e le esigenze di bilancio.Per questo vogliamo portare all’attenzione un’opportunità percorribile, ovvero l’utilizzo di un’area vasta, pubblica e praticamente già attrezzata qual è quella dell’Azienda dei Porti. Questa collocazione risulterebbe agevole sotto ogni profilo: si trova poco distante dalle società canottieri, la musica, anche protratta fino a tarda notte, non arrecherebbe disturbo a nessun centro abitato, non ci sono problemi di parcheggio, ha una recettività di gran lunga maggiore rispetto al Cuscinetto e soprattutto si sta realizzando una struttura polifunzionale senz’altro adatta anche alla ristorazione, significherebbe anche valorizzare l’utilizzo delle aree vicino al Po e a rendere maggiormente vivace il porto di Cremona, che accanto allo sviluppo industriale, in questi anni si è dato un’impronta turistica. Viste le considerazioni su esposte, IL CONSIGLIO COMUNALE DI CREMONA impegna la Giunta a prendere contatti con l’Azienda dei Porti per verificare la possibilità di siglare un protocollo di intesa volto all’utilizzo dell’area per l’organizzazione delle feste di partito).

L’Assessore Luigi Baldani ha chiesto al consigliere Quinzani di rinviare ad altra seduta questa mozione in quanto è in corso una mappatura da parte dei competenti uffici comunali per trovare aree alternative per svolgere feste di partito: solo dopo questo passaggio sarà possibile offrire dati aggiornati e specifici. Il consigliere Quinzani, sollecitando che anche la soluzione da lui proposta venga presa in esame, ha accolto il rinvio della mozione, preceduta da un passaggio in sede di commissione consiliare. Il consigliere Rossetti ha suggerito un dibattito ampliato agli spazi riservati a tutte le espressioni della socialità e non solo alle feste di partito.


Mozione in data 14 settembre 2004 presentata dal Consigliere della Lista “Verdi per la Pace” Matteo Lodi in ordine al completo ed immediato ritiro dei soldati italiani dall’Iraq (Testo della mozione: L’11 settembre 2001 il mondo ha segnato il passo, l’orologio del tempo si è fermato …..Il tempo si è fermato, ma ha ripreso a correre velocemente e in modo drammaticamente tragico …. perché l’11 settembre è qualcosa che resterà nella memoria di tutti gli uomini che vogliono la pace, senza distinzione di razza e di religione. Per questo chiediamo che in ricordo dei circa 3000 morti delle torri gemelle, del Pentagono e della Pennsylvania, fermate da un terrorismo fanatico, privo di scrupoli e senza rispetto della vita umana, in ricordo dei circa 40.000 morti afgani, per il 90% civili innocenti, vittime di una guerra terroristica al di sopra di ogni concetto umano, in ricordo dei circa 37.000 morti civili iracheni, barbaramente trucidati senza sapere perché, in ricordo dei 30.000 morti militari iracheni, i 973 militari morti statunitensi, i 65 inglesi, i 19 italiani, gli 11 spagnoli, gli 8 polacchi, i 6 bulgari, i 3 slovacchi, i 2 thailandesi e i 2 olandesi, con i morti estoni, nicaraguesi, danesi, lituani ed ungheresi deceduti a causa di una guerra basata solo sulla supposizione di armi di distruzione di massa, peraltro mai trovate, in ricordo dei 32 militari suicidi, dei 18 giornalisti uccisi, degli ostaggi europei, asiatici ed americani ferocemente eliminati, IL CONSIGLIO COMUNALE DI CREMONA Esprime il proprio rifiuto a qualsiasi forma di violenza perpetrata in nome della religione, della razza, del nazionalismo, dell’economia, del potere e del petrolio; promuove giornate senza petrolio per lo sviluppo delle energie alternative di pace tra gli uomini e con la natura; Chiede al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, ai Ministri della Repubblica, al Senato ed alla Camera dei Deputati di esprimersi per un completo ed immediato ritiro dei nostri soldati da questa guerra).

Il consigliere Matteo Lodi, considerata l’attuale situazione internazionale e stante il perdurare dello stato di angoscia per la sorte delle due volontarie italiane rapite, ha rinunciato alla discussione e ha chiesto di rinviare ad altra seduta la sua mozione.

Nomina della Commissione Comunale per i referendum, di cui all’art. 15 del Regolamento del Referendum Consultivo Comunale.
Lo Statuto del Comune di Cremona, all’art. 23, nell’ambito degli istituti di partecipazione, prevede il referendum, di carattere propositivo, ovvero revocatorio, la cui disciplina è demandata allo specifico Regolamento. Questo regolamento, all’art. 15, dispone la costituzione della Commissione Comunale per i Referendum, nominata dal Consiglio Comunale nel suo interno, alla quale spetta il compito di sovrintendere a tutte le operazioni referendarie. Questa Commissione è composta da tre membri effettivi, di cui uno designato dalla minoranza, e da due membri supplenti e dura in carica per l’intera tornata amministrativa. Il Consiglio Comunale è stato pertanto chiamato a nominare, a scrutinio segreto i componenti della Commissione. Ala termine dello spoglio sono risultati eletti: Cinzia Zampini ed Eduardo Poles per la maggioranza, Ferdinando Quinzani per la minoranza quali membri effettivi. Quali membri supplenti sono stati eletti, sempre a scrutinio segreto, Giuseppe Ceraso e Pierluigi Rotelli.
Approvazione della bozza di convenzione da stipularsi tra i Comuni di Cremona e Gerre de’ Caprioli per la gestione del servizio di trasporto con scuolabus fino al 30 giugno 2005.

L’oggetto è stato approvato all’unanimità

Approvazione della bozza di convenzione da stipularsi tra i Comuni di Cremona e Bonemerse per l’affidamento, fino al 30 giugno 2005, della gestione del servizio di trasporto con scuolabus per alunni residenti in Cremona e frequentanti le scuole materna ed elementare di Bonemerse.

L’oggetto è stato approvato all’unanimità

Approvazione definitiva del Piano di Lottizzazione di iniziativa privata presentato dalle società “COOP CASA” soc. coop a r.l., “ACHILLE GRANDI” soc. coop edilizia a r.l. e da Angiolo Gaudenzi, per un’area in zona omogenea C (nuovi insediamenti residenziali) situata in località Boschetto.

Su questo argomento è intervenuto il consigliere Matteo Lodi che, dopo avere inizialmente alcune perplessità sul piano di lottizzazione per una carenza di informazioni, dopo che l’Assessore Soregaroli ha spiegato che nel precedente mandato il piano era stato approvato all’unanimità e poi messo a disposizione dei cittadini per eventuali osservazioni, ha allora chiesto rassicurazioni sui percorsi ciclo pedonali di raccordo con la città. L’Assessore Soregaroli ha detto che questa volontà è condivisa e condivisibile. Alla fine l’oggetto è stato approvato con la sola astensione del consigliere Matteo Lodi.

Adozione della variante parziale al Piano Regolatore Generale vigente ai fini dell’ampliamento della Residenza Sanitaria Assistenziale di Via Brescia.
Dopo che la Giunta Comunale il 15 settembre scorso l’ha approvata, il Consiglio Comunale è stato chiamato ad esprimersi su questa variante urbanistica che nasce dalla sottoscrizione, tra il Comune di Cremona, l’Azienda Speciale Comunale “Cremona Solidale” e la Fondazione “Città di Cremona”, di un protocollo d’intesa, siglato il 15 giugno scorso, riguardante la realizzazione di una nuova palazzina destinata a residenza sanitaria assistenziale (R.S.A.) da 120 posti letto, necessaria per adeguare agli standard regionali la struttura già accreditata. Tra i diversi impegni reciproci contenuti nel protocollo di intesa figurano: la Fondazione Città di Cremona (proprietaria delle aree e degli immobili) provvederà alla realizzazione della nuova palazzina che verrà poi concessa in locazione all’Azienda “Cremona Solidale”; l’Amministrazione Comunale si impegna, qualora necessario, ad attivare le procedure di adozione della variante urbanistica entro il mese di settembre 2004 sulla base del documento preliminare alla progettazione nonché di un piano della logistica aziendale da definire tra Azienda Speciale e Fondazione.
Il documento preliminare alla progettazione individua, per la realizzazione della palazzina R.S.A. un’area parzialmente azionata in zona F2 (ospedale e presidi sanitari) ed in parte in zona E1 (agricola). Si rende quindi necessaria questa parziale variante al PRG vigente che va ad ampliare la zona F2. All’interno di questo procedimento si coglie l’occasione per intervenire sull’azzonamento del comparto eliminando le indicazioni di quei corsi d’acqua che, ancora indicati in planimetria, non sono più esistenti in quanto intubati o rettificati nel loro percorso. La procedura di approvazione della variante urbanistica è così schematicamente riassumibile: approvazione del progetto preliminare dell’opera da parte della Fondazione Città di Cremona (approvazione avvenuta con deliberazione del CdA della Fondazione Città di Cremona il 9 settembre scorso); espressione del parere della Commissione Consiliare permanente attinente le Politiche Urbanistiche e territoriali (in questo caso non essendo ancora insediatasi è stato posto all’attenzione dell’Ufficio di Presidenza) nonché del parere della Commissione Edilizia; adozione della variante urbanistica da parte del Consiglio Comunale (avvenuta in data odierna); richiesta di conformità al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della Provincia di Cremona; approvazione della variante da parte del Consiglio Comunale costituente efficacia della variante; pubblicazione della deliberazione consiliare di approvazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. All’interno della procedura individuata l’avviso di avvio del procedimento da inviare al proprietario del bene si intende sostituito dalla stipula del Protocollo d’intesa del 15 giugno scorso.

In questo caso il consigliere Matteo Lodi ha chiesto l’impegno che il progetto preliminare possa contenere modifiche conformi a nuove misure di carattere ecologico (nuove tecnologie di bioarchitettura) e un adeguato collegamento. L’Assessore Soregaroli ha detto che non ci sono pregiudiziali: il suggerimento verrà sottoposto all’attenzione della Fondazione, anche se emergeranno obiettivi limiti di natura economica che, in tal caso, verranno sottoposti all’attenzione del Consiglio Comunale. L’oggetto è stato approvato all’unanimità.

Approvazione definitiva del Piano Particolareggiato relativo alla frazione di San Savino.

Dopo una breve illustrazione da parte dell’Assessore Daniele Soregaroli, poiché non sono pervenute osservazioni al Piano, già approvato all’unanimità in un primo passaggio consiliare, questo è stato posto in votazione ed approvato con l’astensione della minoranza. (la relazione illustrativa è disponibile all’Ufficio Stampa). A questo riguardo il consigliere Quinzani ha sollecitato un intervento per un migliore collegamento della frazione di San Savino alla città attraverso i mezzi di trasporto pubblico, pur riconoscendo i problemi esistenti al riguardo. L’Assessore Soregaroli non si è sottratto a questa richiesta dichiarando che nelle sedi opportune la questione sarà affrontata, tenendo però conto delle difficoltà esistenti su questo fronte.

Adozione del Piano di Lottizzazione di iniziativa privata, in variante al Piano Regolatore Generale, ai sensi della Legge Regionale n. 19 del 9 maggio 1992, presentato da Renzo Musoni per l’area situata in fregio a Via Crocile n. 7, località Boschetto.

L’oggetto, messo ai voti, è stato votato con la sola astensione del consigliere Matteo Lodi.

Approvazione dello schema di convenzione che disciplina il Servizio di Tesoreria del Comune di Cremona per il periodo 1° gennaio 2005 – 31 dicembre 2009.

L’oggetto, brevemente illustrato dall’Assessore Celestina Villa, è stato approvato all’unanimità.

Verifica degli equilibri generali di bilancio 2004 e ricognizione dello stato di attuazione dei programmi, ai sensi dell’art. 193 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267.

Con periodicità stabilita dal regolamento di contabilità dell’ente locale, e comunque almeno una volta entro il 30 settembre di ogni anno, l’organo consiliare provvede con delibera ad effettuare la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi. In questa sede l’organo consiliare da’ atto del permanere degli equilibri di bilancio o, in caso di accertamento negativo, adotta contestualmente i provvedimenti necessari per il ripiano degli eventuali debiti, per il ripiano dell’eventuale disavanzo di amministrazione risultante dal rendiconto approvato e, qualora i dati della gestione finanziaria facciano prevedere un disavanzo, di amministrazione o di gestione, per squilibrio della gestione di competenza ovvero della gestione dei residui, adotta le misure necessarie a ripristinare il pareggio. Inoltre, il regolamento di Contabilità stabilisce che il Consiglio Comunale effettua entro il 30 settembre la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi. Entro la stessa data il servizio finanziario provvede alla verifica degli equilibri di bilancio. La verifica degli equilibri generali di bilancio e la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi sono state effettuate dai competenti uffici e approvate dalla Giunta Comunale. Il Consiglio Comunale ha pertanto deliberato, con l’astensione della minoranza, di dare atto che, sulla base delle attuali conoscenze e normative, l’andamento della gestione del Bilancio Preventivo 2004 non fa prevedere situazioni di squilibrio e, pertanto, permanendo gli equilibri di bilancio, non si rende necessaria l’adozione di alcun provvedimento di riequilibrio, ha inoltre deliberato di dare atto che non risultano debiti fuori bilancio. Resta salva la successiva adozione di eventuali provvedimenti di modifica del Bilancio Preventivo 2004 qualora si rendessero necessari all’andamento della gestione.

 


       



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