15 Settembre, 2002
Resoconto del Consiglio Comunale del 27 settembre 2004
Interrogazione presentata dal Consigliere della Lista “”Forza Italia” Ferdinando Quinzani in ordine all’autosilo di Piazza Marconi ed altro...
CONSIGLIO COMUNALE
Seduta di lunedì 27 settembre 2004
Interrogazione presentata dal Consigliere
della Lista “”Forza Italia” Ferdinando Quinzani
in ordine all’autosilo di Piazza Marconi
(Testo dell’interrogazione: Chiedo al Sindaco
di voler riferire in Consiglio in merito
ad alcune voci, apparse anche sulla stampa,
secondo cui l’Amministrazione avrebbe intenzione
di rinunciare al progetto di autosilo per
problemi di bilancio. In particolare chiedo:
quale sia la posizione della Giunta in merito
al progetto e se siano fondate o meno le
voci sopra citate; quali sarebbero gli eventuali
costi da tagliare; a che punto è il progetto
stesso e che tempistica prevede; se non si
ritenga opportuno chiarire al più presto
a mezzo stampa gli intendimenti dell’Amministrazione,
vista l’importanza del progetto e le forti
attese riposte dai cittadini e dagli operatori
economici nella realizzazione dell’infrastruttura
in questione)
All’interrogazione ha risposto il Sindaco
Gian Carlo Corada: Non bisogna rincorrere
tutti i boatos che escono sulla stampa, ha
esordito il Sindaco, pur ammettendo la legittimità
delle informazioni richieste dal consigliere
Quinzani. Il Sindaco ha poi dichiarato di
avere incontrato nei giorni scorsi sia il
Sovrintendente ai Beni Archeologici della
Lombardia, Angelo Ardovino, sia la ditta
incaricata di effettuare l’operazione secondo
procedure ben precise. L’impegno, senza oneri
per il Comune (project financing), rimane
confermata ha sostenuto il Sindaco. L’operazione
avrà determinate caratteristiche secondo
le indicazioni impartite dalla Soprintendenza,
verrà pertanto realizzato un parcheggio ad
un solo piano per la conservazione dei ritrovamenti
archeologici a futura memoria, attraverso
un intervento a costo zero (non ci sarà dunque
un concorso di denaro, ma solo un prolungamento
della convenzione), e avverrà una riqualificazione
della piazza affidata ad uno studio di architetti
di fama e di grande capacità (progetto naturalmente
a carico della ditta che ha vinto la gara).
Sarà un’operazione utile per la comunità,
ha proseguito il Sindaco, e verrà accettata
l’indicazione della Soprintendenza per un
solo piano. Il consigliere Quinzani, rassicurato
sotto il punto di vista dei costi, ha sostenuto
che rimane l’interrogativo per quanto riguarda
i tempi di realizzazione, che potrebbe slittare
di parecchio. Il Sindaco, sulla questione
dei tempi, ha detto che nel giugno scorso
il Sovrintendente Angelo Ardovino ha respinto
il progetto allora presentato dopo che era
stato approvato dalla Giunta: avendo dovuto
ricominciare da capo, si prefigurano due
anni di tempo per la realizzazione del progetto
(la ditta SABA ha comunque già predisposto
il progetto preliminare per un parcheggio
da 216 posti sotto terra ed altri in superficie
– in totale 278 posti auto – che in questi
giorni verrà inviato alla Sovrintendenza
per il necessario parere, n.d.r.).
Mozione in data 2 settembre 2004 presentata
dal Consigliere della Lista “Verdi per la
Pace” Matteo Lodi per una nuova politica
a favore della famiglia: sostegno economico,
detrazioni fiscali, introduzione del BIF
(“Basic incambe familiare”) nel nostro sistema
fiscale come proposto dal “Forum delle Associazioni
Famigliari” (Testo della mozione: Il crescente
costo della vita ed il problema di far quadrare
ogni mese i bilanci famigliari richiedono
la predisposizione di una diversa politica
a favore del nucleo famigliare soprattutto
in presenza di figli in età prescolare e
scolare. La famiglia oggi in Italia, specie
con figli a carico, vive in condizione di
seria difficoltà. Se da un lato è diffusa
la convinzione che i genitori che crescono
dei figli assolvono un compito non solo privato
ma anche sociale attuando un servizio per
l’intera collettività e non solo per l’oggi
ma soprattutto per il futuro, dall’altro
non possono apparire in contrasto con qualsiasi
logica le attuali, inadeguate, politiche
a sostegno della famiglia. L’Italia spende
per le politiche famigliari meno dell’1%
del prodotto Interno Lordo. I figli sono
oggi totalmente a carico della famiglia che
li cresce, li accudisce, li educa, li accompagna
nella maggiore età per restituirli alla società
che ha estremo bisogno di persone attive
capaci di fornire i finanziamenti necessari
anche per sostenere il pagamento delle indennità
dei sempre più numerosi pensionati. In termini
di politica sociale, i figli costano, consumano
beni e servizi oltre al tempo di cura svolto,
prevalentemente, dalle madri. Inoltre, viene
sottovalutato il fatto che, non soltanto
le madri/casalinghe, ma anche le madri lavoratrici
investono tempo, cura ed energia nei loro
figli, così come sono spesso costrette a
spendere soldi per pagare chi accudisce i
loro figli mentre sono al lavoro. C’è un
costo dei figli non certamente quantificabile
in denaro ma comunque molto impegnativo per
i genitori. Esso è rappresentato dalla responsabilità
di coppia nel progetto famigliare da realizzare.
Politiche familiari oculate e misure sociali
tempestive possono contrastare non solo l’invecchiamento
della popolazione italiana ma anche consentire
una crescita più serena ed armoniosa dei
figli. L’obiettivo della presente mozione
non è quello di aprire una discussione generica
sulla famiglia ma ha un obiettivo pratico:
sostenere l’introduzione nel nostro sistema
fiscale del BIF (“Basic Incombe Familiare”)
così come è stato proposto dal “Forum delle
Associazioni Familiari”. Il BIF significa
l’introduzione di un principio di equità
fiscale che tenga conto realmente dei carichi
sostenuti da ogni famiglia per il mantenimento
dei suoi membri. La proposta parte dalla
constatazione che nei moderni stati sociali
il reddito prodotti dai cittadini che lavorano
serve a mantenere l’intera popolazione, formata
anche da coloro che non producono reddito:
anziani, bambini, disoccupati ……. Il trasferimento
del reddito dai lavoratori alle altre categorie
avviene attraverso due canali: quello mediato
dalla pubblica amministrazione, come ad esempio
le pensioni o la cassa integrazione, e quello
diretto, intrafamigliare. Ora, ai trasferimenti
intrafamigliari non si riconosce alcun valore
o riconoscimento economico. Mentre infatti
i contributi previdenziali versati non rientrano
nel reddito imponibile, al contrario i trasferimenti
a persone senza reddito all’interno della
famiglia fanno parte integrante del reddito
imponibile e sono tassati (le detrazioni
per coniuge e figli a carico sono talmente
basse da non potersi neppure tenersi in considerazione).
Quindi, mentre l’onere dei trasferimenti
verso gli anziani o gli adulti disoccupati
è ripartito sulla collettività dei produttori
di reddito, indipendentemente che tali persone
siano sole o vivano in famiglia, l’onere
dei trasferimenti verso i minori e gli adulti
inoccupati ricade sui singoli percettori
di reddito con persone a carico, ed è considerato
mera donazione privata, senza alcuna agevolazione.
A questa grave distorsione intende ovviare
il BIF, la proposta elaborata dal prof. Marco
Martini, docente di Statistica Economica
alla Statale di Milano, e fatta propria dal
Forum delle Associazioni familiari. Il principio
è semplice: il reddito imponibile si calcola
sottraendo dal reddito percepito il reddito
minimo necessario al mantenimento dei componenti
del nucleo familiare. Come stabilire questo
reddito minimo necessario? Nel 1999 all’epoca
della formulazione della proposta del prof.
Martini il reddito minimo necessario era
indicato in 6,2 milioni di lire, cifra intermedia
tra il reddito massimo dei familiari a carico
(5,5 milioni) ed il reddito minimo esente
da tassazione (8,7 milioni). La differenza
rispetto all’attuale sistema di tassazione
consisterebbe nel fatto che chi ha maggiori
carichi familiari pagherebbe meno, e chi
ha carichi minori pagherebbe di più, “in
modo intrinsecamente progressivo”: l’aliquota
media crescerà con il crescere del reddito
superiore al BIF di quella specifica famiglia.
Il peso fiscale che grava ingiustamente sulle
famiglie con maggiori carichi fiscali si
distribuirebbe così sul reddito imponibile
di tutti i percettori di reddito. Tutto ciò
premesso e considerando i compiti di indiretto
politico che gli compete si chiede che IL
CONSIGLIO COMUNALE DI CREMONA esprima il
suo appoggio alla proposta avanzata dal “Forum
delle Associazioni Familiari” di introdurre
il BIF (Basic Incombe Familiare”) nel nostro
sistema fiscale a partire dalla prossima
Finanziaria; invii la presente deliberazione
al Ministero del Welfare ed al Ministro delle
Finanze).
Dopo l’illustrazione della mozione, ha preso
la parola l’Assessore Maura Ruggeri., che
ha ritenuto condivisibile lo spirito complessivo
della proposta, soprattutto alla luce delle
crescenti difficoltà delle famiglie con figli
in situazioni di disagio economiche. Sicuramente
sugli aspetti più di carattere locale si
possono proseguire gli interventi che già
esistono. L’Assessore ha detto che è opportuno
sostenere questo indirizzo senza entrare
però nel dettaglio tecnico in quanto non
si è attualmente in grado di capire se le
cifre indicate sono adeguate alle esigenze
esistenti, anche se è comunque da accogliere
l’esigenza di definire nella Finanziaria
2005 quegli strumenti in grado di sostenere
le politiche di sgravi fiscali a sostegno
delle famiglie. A livello locale, politiche
a sostegno delle famiglie, fortemente in
rete con altri protagonisti che operano in
questo campo esistono già. La proposta di
un tavolo tecnico può essere approfondita
meglio nell’ambito della Commissione Affari
Sociali. Nel dibattito sono intervenuti i
rappresentanti di tutti i gruppi consiliari
esprimendo – sebbene con alcune sfumature
– la condivisione dello spirito della mozione.
Il consigliere Alberto Cappellini (DS) ha
quindi proposto di apportare un emendamento
alla mozione. Un altro emendamento è stato
presentato dalla consigliera Irene Nicoletta
De Bona (AN), sostenuto anche da FI, Lega
Nord e UDC. Il proponente della mozione,
Matteo Lodi, li ha ritenuti accettabili e
si è detto disposto ad accoglierli nell’interno
del suo documento. Il consigliere Rotelli
(DS) ha proposto a sua volta di rimandare
alla Commissione Consiliare competente la
discussione dell’argomento per un maggiore
approfondimento della tematica. Vista la
disponibilità su questo del consigliere Lodi,
la mozione è stata rinviata alla commissione
competente che si insedierà tra pochi giorni.
Mozione in data 13 settembre 2004 presentata
dal Consigliere della Lista “Forza Italia”
Ferdinando Quinzani circa l’utilizzo di spazi
per feste di partito (Testo della mozione:
Nei giorni scorsi si è aperto un dibattito
sull’opportunità di individuare nuovi spazi
alternativi al Cascinetto da adibire all’organizzazione
di feste di partito, in quanto detta struttura,
immersa nell’omonimo quartiere, se utilizzata
a tal scopo per tutta l’estate, diventa continua
causa di disagio alla quiete serale e notturna
dei residenti. Inoltre la struttura risulta
carente dal punto di vista delle aree di
parcheggio automezzi, causando spiacevoli
inconvenienti e raffiche di contravvenzioni
per divieto di sosta agli avventori. Nell’affrontare
il problema non si può trascurare il fatto
che la morfologia del territorio comunale
non offre molte alternative e che la realizzazione
ex novo di altre strutture avrebbe costi
difficilmente compatibili con le priorità
della città e le esigenze di bilancio.Per
questo vogliamo portare all’attenzione un’opportunità
percorribile, ovvero l’utilizzo di un’area
vasta, pubblica e praticamente già attrezzata
qual è quella dell’Azienda dei Porti. Questa
collocazione risulterebbe agevole sotto ogni
profilo: si trova poco distante dalle società
canottieri, la musica, anche protratta fino
a tarda notte, non arrecherebbe disturbo
a nessun centro abitato, non ci sono problemi
di parcheggio, ha una recettività di gran
lunga maggiore rispetto al Cuscinetto e soprattutto
si sta realizzando una struttura polifunzionale
senz’altro adatta anche alla ristorazione,
significherebbe anche valorizzare l’utilizzo
delle aree vicino al Po e a rendere maggiormente
vivace il porto di Cremona, che accanto allo
sviluppo industriale, in questi anni si è
dato un’impronta turistica. Viste le considerazioni
su esposte, IL CONSIGLIO COMUNALE DI CREMONA
impegna la Giunta a prendere contatti con
l’Azienda dei Porti per verificare la possibilità
di siglare un protocollo di intesa volto
all’utilizzo dell’area per l’organizzazione
delle feste di partito).
L’Assessore Luigi Baldani ha chiesto al consigliere
Quinzani di rinviare ad altra seduta questa
mozione in quanto è in corso una mappatura
da parte dei competenti uffici comunali per
trovare aree alternative per svolgere feste
di partito: solo dopo questo passaggio sarà
possibile offrire dati aggiornati e specifici.
Il consigliere Quinzani, sollecitando che
anche la soluzione da lui proposta venga
presa in esame, ha accolto il rinvio della
mozione, preceduta da un passaggio in sede
di commissione consiliare. Il consigliere
Rossetti ha suggerito un dibattito ampliato
agli spazi riservati a tutte le espressioni
della socialità e non solo alle feste di
partito.
Mozione in data 14 settembre 2004 presentata
dal Consigliere della Lista “Verdi per la
Pace” Matteo Lodi in ordine al completo ed
immediato ritiro dei soldati italiani dall’Iraq
(Testo della mozione: L’11 settembre 2001
il mondo ha segnato il passo, l’orologio
del tempo si è fermato …..Il tempo si è fermato,
ma ha ripreso a correre velocemente e in
modo drammaticamente tragico …. perché l’11
settembre è qualcosa che resterà nella memoria
di tutti gli uomini che vogliono la pace,
senza distinzione di razza e di religione.
Per questo chiediamo che in ricordo dei circa
3000 morti delle torri gemelle, del Pentagono
e della Pennsylvania, fermate da un terrorismo
fanatico, privo di scrupoli e senza rispetto
della vita umana, in ricordo dei circa 40.000
morti afgani, per il 90% civili innocenti,
vittime di una guerra terroristica al di
sopra di ogni concetto umano, in ricordo
dei circa 37.000 morti civili iracheni, barbaramente
trucidati senza sapere perché, in ricordo
dei 30.000 morti militari iracheni, i 973
militari morti statunitensi, i 65 inglesi,
i 19 italiani, gli 11 spagnoli, gli 8 polacchi,
i 6 bulgari, i 3 slovacchi, i 2 thailandesi
e i 2 olandesi, con i morti estoni, nicaraguesi,
danesi, lituani ed ungheresi deceduti a causa
di una guerra basata solo sulla supposizione
di armi di distruzione di massa, peraltro
mai trovate, in ricordo dei 32 militari suicidi,
dei 18 giornalisti uccisi, degli ostaggi
europei, asiatici ed americani ferocemente
eliminati, IL CONSIGLIO COMUNALE DI CREMONA
Esprime il proprio rifiuto a qualsiasi forma
di violenza perpetrata in nome della religione,
della razza, del nazionalismo, dell’economia,
del potere e del petrolio; promuove giornate
senza petrolio per lo sviluppo delle energie
alternative di pace tra gli uomini e con
la natura; Chiede al Presidente della Repubblica,
al Presidente del Consiglio, ai Ministri
della Repubblica, al Senato ed alla Camera
dei Deputati di esprimersi per un completo
ed immediato ritiro dei nostri soldati da
questa guerra).
Il consigliere Matteo Lodi, considerata l’attuale
situazione internazionale e stante il perdurare
dello stato di angoscia per la sorte delle
due volontarie italiane rapite, ha rinunciato
alla discussione e ha chiesto di rinviare
ad altra seduta la sua mozione.
Nomina della Commissione Comunale per i referendum,
di cui all’art. 15 del Regolamento del Referendum
Consultivo Comunale.
Lo Statuto del Comune di Cremona, all’art.
23, nell’ambito degli istituti di partecipazione,
prevede il referendum, di carattere propositivo,
ovvero revocatorio, la cui disciplina è demandata
allo specifico Regolamento. Questo regolamento,
all’art. 15, dispone la costituzione della
Commissione Comunale per i Referendum, nominata
dal Consiglio Comunale nel suo interno, alla
quale spetta il compito di sovrintendere
a tutte le operazioni referendarie. Questa
Commissione è composta da tre membri effettivi,
di cui uno designato dalla minoranza, e da
due membri supplenti e dura in carica per
l’intera tornata amministrativa. Il Consiglio
Comunale è stato pertanto chiamato a nominare,
a scrutinio segreto i componenti della Commissione.
Ala termine dello spoglio sono risultati
eletti: Cinzia Zampini ed Eduardo Poles per
la maggioranza, Ferdinando Quinzani per la
minoranza quali membri effettivi. Quali membri
supplenti sono stati eletti, sempre a scrutinio
segreto, Giuseppe Ceraso e Pierluigi Rotelli.
Approvazione della bozza di convenzione da
stipularsi tra i Comuni di Cremona e Gerre
de’ Caprioli per la gestione del servizio
di trasporto con scuolabus fino al 30 giugno
2005.
L’oggetto è stato approvato all’unanimità
Approvazione della bozza di convenzione da
stipularsi tra i Comuni di Cremona e Bonemerse
per l’affidamento, fino al 30 giugno 2005,
della gestione del servizio di trasporto
con scuolabus per alunni residenti in Cremona
e frequentanti le scuole materna ed elementare
di Bonemerse.
L’oggetto è stato approvato all’unanimità
Approvazione definitiva del Piano di Lottizzazione
di iniziativa privata presentato dalle società
“COOP CASA” soc. coop a r.l., “ACHILLE GRANDI”
soc. coop edilizia a r.l. e da Angiolo Gaudenzi,
per un’area in zona omogenea C (nuovi insediamenti
residenziali) situata in località Boschetto.
Su questo argomento è intervenuto il consigliere
Matteo Lodi che, dopo avere inizialmente
alcune perplessità sul piano di lottizzazione
per una carenza di informazioni, dopo che
l’Assessore Soregaroli ha spiegato che nel
precedente mandato il piano era stato approvato
all’unanimità e poi messo a disposizione
dei cittadini per eventuali osservazioni,
ha allora chiesto rassicurazioni sui percorsi
ciclo pedonali di raccordo con la città.
L’Assessore Soregaroli ha detto che questa
volontà è condivisa e condivisibile. Alla
fine l’oggetto è stato approvato con la sola
astensione del consigliere Matteo Lodi.
Adozione della variante parziale al Piano
Regolatore Generale vigente ai fini dell’ampliamento
della Residenza Sanitaria Assistenziale di
Via Brescia.
Dopo che la Giunta Comunale il 15 settembre
scorso l’ha approvata, il Consiglio Comunale
è stato chiamato ad esprimersi su questa
variante urbanistica che nasce dalla sottoscrizione,
tra il Comune di Cremona, l’Azienda Speciale
Comunale “Cremona Solidale” e la Fondazione
“Città di Cremona”, di un protocollo d’intesa,
siglato il 15 giugno scorso, riguardante
la realizzazione di una nuova palazzina destinata
a residenza sanitaria assistenziale (R.S.A.)
da 120 posti letto, necessaria per adeguare
agli standard regionali la struttura già
accreditata. Tra i diversi impegni reciproci
contenuti nel protocollo di intesa figurano:
la Fondazione Città di Cremona (proprietaria
delle aree e degli immobili) provvederà alla
realizzazione della nuova palazzina che verrà
poi concessa in locazione all’Azienda “Cremona
Solidale”; l’Amministrazione Comunale si
impegna, qualora necessario, ad attivare
le procedure di adozione della variante urbanistica
entro il mese di settembre 2004 sulla base
del documento preliminare alla progettazione
nonché di un piano della logistica aziendale
da definire tra Azienda Speciale e Fondazione.
Il documento preliminare alla progettazione
individua, per la realizzazione della palazzina
R.S.A. un’area parzialmente azionata in zona
F2 (ospedale e presidi sanitari) ed in parte
in zona E1 (agricola). Si rende quindi necessaria
questa parziale variante al PRG vigente che
va ad ampliare la zona F2. All’interno di
questo procedimento si coglie l’occasione
per intervenire sull’azzonamento del comparto
eliminando le indicazioni di quei corsi d’acqua
che, ancora indicati in planimetria, non
sono più esistenti in quanto intubati o rettificati
nel loro percorso. La procedura di approvazione
della variante urbanistica è così schematicamente
riassumibile: approvazione del progetto preliminare
dell’opera da parte della Fondazione Città
di Cremona (approvazione avvenuta con deliberazione
del CdA della Fondazione Città di Cremona
il 9 settembre scorso); espressione del parere
della Commissione Consiliare permanente attinente
le Politiche Urbanistiche e territoriali
(in questo caso non essendo ancora insediatasi
è stato posto all’attenzione dell’Ufficio
di Presidenza) nonché del parere della Commissione
Edilizia; adozione della variante urbanistica
da parte del Consiglio Comunale (avvenuta
in data odierna); richiesta di conformità
al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale
della Provincia di Cremona; approvazione
della variante da parte del Consiglio Comunale
costituente efficacia della variante; pubblicazione
della deliberazione consiliare di approvazione
sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
All’interno della procedura individuata l’avviso
di avvio del procedimento da inviare al proprietario
del bene si intende sostituito dalla stipula
del Protocollo d’intesa del 15 giugno scorso.
In questo caso il consigliere Matteo Lodi
ha chiesto l’impegno che il progetto preliminare
possa contenere modifiche conformi a nuove
misure di carattere ecologico (nuove tecnologie
di bioarchitettura) e un adeguato collegamento.
L’Assessore Soregaroli ha detto che non ci
sono pregiudiziali: il suggerimento verrà
sottoposto all’attenzione della Fondazione,
anche se emergeranno obiettivi limiti di
natura economica che, in tal caso, verranno
sottoposti all’attenzione del Consiglio Comunale.
L’oggetto è stato approvato all’unanimità.
Approvazione definitiva del Piano Particolareggiato
relativo alla frazione di San Savino.
Dopo una breve illustrazione da parte dell’Assessore
Daniele Soregaroli, poiché non sono pervenute
osservazioni al Piano, già approvato all’unanimità
in un primo passaggio consiliare, questo
è stato posto in votazione ed approvato con
l’astensione della minoranza. (la relazione
illustrativa è disponibile all’Ufficio Stampa).
A questo riguardo il consigliere Quinzani
ha sollecitato un intervento per un migliore
collegamento della frazione di San Savino
alla città attraverso i mezzi di trasporto
pubblico, pur riconoscendo i problemi esistenti
al riguardo. L’Assessore Soregaroli non si
è sottratto a questa richiesta dichiarando
che nelle sedi opportune la questione sarà
affrontata, tenendo però conto delle difficoltà
esistenti su questo fronte.
Adozione del Piano di Lottizzazione di iniziativa
privata, in variante al Piano Regolatore
Generale, ai sensi della Legge Regionale
n. 19 del 9 maggio 1992, presentato da Renzo
Musoni per l’area situata in fregio a Via
Crocile n. 7, località Boschetto.
L’oggetto, messo ai voti, è stato votato
con la sola astensione del consigliere Matteo
Lodi.
Approvazione dello schema di convenzione
che disciplina il Servizio di Tesoreria del
Comune di Cremona per il periodo 1° gennaio
2005 – 31 dicembre 2009.
L’oggetto, brevemente illustrato dall’Assessore
Celestina Villa, è stato approvato all’unanimità.
Verifica degli equilibri generali di bilancio
2004 e ricognizione dello stato di attuazione
dei programmi, ai sensi dell’art. 193 del
Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267.
Con periodicità stabilita dal regolamento
di contabilità dell’ente locale, e comunque
almeno una volta entro il 30 settembre di
ogni anno, l’organo consiliare provvede con
delibera ad effettuare la ricognizione sullo
stato di attuazione dei programmi. In questa
sede l’organo consiliare da’ atto del permanere
degli equilibri di bilancio o, in caso di
accertamento negativo, adotta contestualmente
i provvedimenti necessari per il ripiano
degli eventuali debiti, per il ripiano dell’eventuale
disavanzo di amministrazione risultante dal
rendiconto approvato e, qualora i dati della
gestione finanziaria facciano prevedere un
disavanzo, di amministrazione o di gestione,
per squilibrio della gestione di competenza
ovvero della gestione dei residui, adotta
le misure necessarie a ripristinare il pareggio.
Inoltre, il regolamento di Contabilità stabilisce
che il Consiglio Comunale effettua entro
il 30 settembre la ricognizione sullo stato
di attuazione dei programmi. Entro la stessa
data il servizio finanziario provvede alla
verifica degli equilibri di bilancio. La
verifica degli equilibri generali di bilancio
e la ricognizione sullo stato di attuazione
dei programmi sono state effettuate dai competenti
uffici e approvate dalla Giunta Comunale.
Il Consiglio Comunale ha pertanto deliberato,
con l’astensione della minoranza, di dare
atto che, sulla base delle attuali conoscenze
e normative, l’andamento della gestione del
Bilancio Preventivo 2004 non fa prevedere
situazioni di squilibrio e, pertanto, permanendo
gli equilibri di bilancio, non si rende necessaria
l’adozione di alcun provvedimento di riequilibrio,
ha inoltre deliberato di dare atto che non
risultano debiti fuori bilancio. Resta salva
la successiva adozione di eventuali provvedimenti
di modifica del Bilancio Preventivo 2004
qualora si rendessero necessari all’andamento
della gestione.
 
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