15 Settembre, 2002
Un osservatorio prezzi, aiuti all'innovazione, ai giovani e alle donne
Amministrazione Provinciale: le proposte della Commissione Economia

Sviluppare l'internazionalizzazione e l'innovazione
tecnologica nella filiera del latte, partendo dal Progetto Mediterraneo, da
estendere ai paesi dell'est, ripensare Reindustria come agenzia di marketing
territoriale, monitorare il mercato del lavoro con costanza e divulgare
conoscenze, attraverso il Sies, intervenire per mediare su questioni di crisi
nelle imprese, sostenere l'artigianato e la PMI, continuare a lavorare in rete
con CCIAA, Associazioni, Università, Sindacati, Comuni ecc… Sono questi per
pochi cenni i filoni di indirizzo, disegnati dall'Assessore all'Economia
Agostino Savoldi con il Dirigente Dario Rech, alla Commissione Attività
Produttive convocata ieri sera dal Presidente Pieremilio Bergonzi. Presenti con
lui i consiglieri Carlo Rusca FI, Pippo Superti DS, Antonello Santini
Margherita, Giampaolo Dusi Rifondazione Comunista; Fermo Borini Lista Torchio,
Walter Longhino Lega, Andrea Ladina Verdi, Pier Franco Patrini UDC.
Il dibattito ha aggiunto idee e proposte. Dusi insiste sul marketing da
applicare ad un paniere di prodotti provinciali di traino. Ladina solleva due
questioni, pensando alle famiglie e al piccolo commercio: un osservatorio
provinciale dei prezzi e la grande distribuzione. Puntuale Savoldi: "Il
quadro delle autorizzazioni della grande distribuzione è completo. Per dare una
mano ai negozi nei piccoli comuni abbiamo già previsto una linea di aiuti per
riqualificare e ristrutturare".
Longhino chiede regole rispetto ai "'vampiri' della delocalizzazione, che
sfruttano il nostro lavoro, per poi spostare altrove le loro attività!".
Rech risponde che "occorre avviare a livello nazionale una riflessione
normativa in merito".
Superti traccia poi le sue priorità. "Utile per la reindustrializzazione
di Crema e alcune aree sovraccomunali, va anzitutto ripensata la missione di
Reindustria, in rete con il territorio, con una scelta politica forte - afferma
-. Da ripensare poi il sostegno Fidi, aiutando imprese pronte ad innovare,
giovani disposti a mettere in campo conoscenze, donne interessate
all'imprenditoria rurale". Da parte sua anche Superti sostiene la
necessità di istituire un osservatorio campione dei prezzi, d'accordo con i
Comuni, anche assecondando le richieste dei Sindacati, e di dare continuità
all'ufficio per la gestione delle crisi aziendali. Una nota amara da Borini in
chiusura, da tutti partecipata. "Sento - ha detto - parlare tanto di
qualità, ma nel mio settore, quello agricolo, la domanda è spostata sul
prodotto che costa meno. Le famiglie fanno fatica".
Si è parlato ancora dei disagi legati alla produzione di latte, in relazione
all'ordine del giorno da presentare al Consiglio del 10 novembre che sarà
ulteriormente arricchito rispetto al testo già depositato. Borini è disposto a
presentare anche una integrazione a latere che specifichi la sua richiesta di
istituire "un bacino unico lombardo del latte a gestione consorziata, che
classifichi e destini il latte a seconda della qualità". Quasi tutti i
consiglieri ritengono questo un passaggio da sviluppare in un tavolo
"tecnico" . Perplesso Pierfranco Patrini: "intendiamo capire
meglio: è un monopolio del latte?".
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