Si torna a parlare del depuratore di Crema, con un indirizzo che arriva dai
Capigruppo in Consiglio Provinciale Maria Cristina Manfredini (Ds), Antonello
Santini (Margherita), Giovanni Scotti (Lista Torchio), Angelo Bruschi (RC):
"che la Regione si affretti a formulare il parere di Valutazione di Impatto
Ambientale (VIA), essendo già scaduti i termini previsti dalla stessa legge
regionale, e che si affretti ad emanare i criteri definitivi per permettere alla
Provincia la pianificazione provinciale per l'individuazione dei siti non
idonei". L'orientamento è contenuto in una mozione, presentata ieri, della
quale si allega il testo integrale, che sarà discussa con le altre due mozioni
di analogo argomento iscritte da tempo al dibattimento consigliare: la Mozione
da FI, UDC, AN, Lega Nord (che boccia la localizzazione e chiede ad SCS il
ritiro del progetto) e la mozione Ladina dei Verdi (che chiede alla Regione per
ragioni precauzionali di rinviare la VIA). Da tutti appare condivisa l'esigenza
di uno studio di indirizzo, per l'individuazione dei siti.
La decisione su come organizzare l'analisi delle mozioni è stata assunta ieri,
in conferenza dei capigruppo. Saranno esaminate insieme nel Consiglio del 26
gennaio, dopo un passaggio in Commissione Ambiente, dove sarà invitata la
Dirigente del Settore Ambiente, D.ssa Mara Pesaro, ad illustrare la bozza dei
criteri recentemente forniti dalla Regione per realizzare la pianificazione.
Rossoni (FI) vuole che la Provincia fornisca il proprio parere, anche sul sito:
vuole una posizione ufficiale dalla Giunta, anche sulla localizzazione, criteri
alla mano". Ladina (Verdi), Sgroi (An), Patrini (Udc) evidenziano la
necessità di esaminare in Commissione la bozza dei criteri fornita dalla
Regione. "Il punto è che manca una carta - Manfredini insiste - nell'iter
per la valutazione dell'impianto. E' la VIA, deve fornirla la Regione: è sua la
competenza. Riportiamo pure la materia in Commissione, valutiamo la bozza dei
criteri, in attesa però di quelli definitivi per pianificare".
MOZIONE IMPIANTO SCS
MANFREDINI (Ds), SCOTTI (L. Torchio); SANTINI (Margherita); BRUSCHI (Rc)
L’impianto di pretrattamento di rifiuti speciali e pericolosi proposto
dalla Società Cremasca Servizi “SCS” a S.Michele Crema è da tempo oggetto
di discussioni ed approfondimenti nelle Istituzioni e tra le forze politiche e
sociali.
La Regione Lombardia ha piena titolarità sulla valutazione di impatto
ambientale dell’impianto e quindi sull’ubicazione del sito mentre la
Provincia di Cremona (che ha già depositato in sede di Conferenza di Servizio
un parere tecnico sulla compatibilità dell’impianto con il PTCP) dovrà
esercitare un ruolo di piena responsabilità sulla tecnologia dell’impianto,
sulla qualità della depurazione e sul mantenimento nel tempo degli standard di
sicurezza.
IL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA DI CREMONA
CONSIDERATO che gli Enti Locali non hanno titolo per fermare l’iter di VIA
presentato ad un Ente istituzionale competente quale la Regione né hanno
criteri con i quali ci si possa opporre ad un iter previsto da legge nazionale
(D.L. 22/1997) e regionali (L.R. 26/2003)
RITENUTO che il parere circa la valutazione di impatto ambientale, proprio
della Regione, rappresenti un elemento opportuno e necessario al fine di mettere
l’Amministrazione Provinciale nella condizione di esprimersi in maniera
compiuta e circostanziata
RITENUTO altresì deprecabile il ritardo nella emanazione delle linee guida
regionali,indispensabili per consentire di elaborare una pianificazione
provinciale poiché di fatto impedisce un ruolo attivo della Provincia sulla
individuazione dei siti non idonei
CONSIDERATO che la realizzazione di un impianto di depurazione per il
pre-trattamento dei rifiuti speciali è unanimemente ritenuta utile e necessaria
per tutto il territorio e rappresenta un servizio importante per impedire
qualsiasi dispersione nell’ambiente di liquidi e fanghi pericolosi
convogliandoli in un sistema di depurazione ad alta tecnologia
INVITA
La Giunta della Provincia
a sollecitare il parere di VIA alla Regione Lombardia, essendo già scaduti i
termini previsti dalla stessa legge regionale
a sollecitare la Regione Lombardia affinché emani i criteri necessari alla
pianificazione provinciale per l’individuazione dei siti non idonei
CONFERMA
L’INDIRIZZO POLITICO PROGRAMMATICO SOTTOSCRITTO IN OCCASIONE DELL’INSEDIAMENTO
DEL NUOVO CONSIGLIO PROVINCIALE secondo il quale il principio di sviluppo
sostenibile è il filtro attraverso il quale, ogni giorno, compiere le
necessarie scelte territoriali.
Cremona, 31 dicembre 2004-
Prot. 31 dic 2004 n. 252161