Non sappiamo ancora se vi sarà un accordo per la lista unitaria alle regionali ed in quante regioni questo sarà possibile. La questione non riguarda i Comunisti Italiani perché, come noto, essi non fanno parte di tale progetto. Ma se dovesse andare avanti un processo federativo delle forze democratiche non di sinistra cosiddette riformiste, (Ds, Margherita, Sdi…), apparirebbe ancora più evidente la necessità di una aggregazione delle forze democratiche di sinistra, che si trovano, appunto, a sinistra del listone. Come dice giustamente oggi Asor Rosa "se una parte dei Ds punta alla fusione con la Margherita bisogna prendere atto che una parte della sinistra storica si appresta a percorrere una strada che non è la nostra".

Anche di qui l'esigenza di una nuova aggregazione di cui si parlerà proprio il 15 gennaio nell'appuntamento lanciato dal Manifesto e da Asor Rosa ed al quale i Comunisti Italiani non mancheranno. .
Le esitazioni al riguardo paiono infondate e chi dice, a sinistra, che bisogna parlare di contenuti e non di contenitori, in pratica cerca di evitare di fare una scelta oggi più che mai necessaria. Intatti, sui contenuti l'accordo c'è, un accordo su questioni sostanziali ed importanti: la guerra, il lavoro, la scuola, la giustizia, i diritti, la difesa della Costituzione, tutto quanto si può tranquillamente configurare come alternativo al governo della destra che ha fatto carta straccia della Carta Costituzionale. E peraltro è caduta anche una obiezione fondamentale dal momento che un partito importante che aveva rifiutato la prospettiva politica del centro sinistra, il Prc, ne è entrato a far parte a pieno titolo. Oggi tutta la sinistra è nel centro sinistra e tutta insieme è la sinistra del centro sinistra Allora perché esitare? È ora di dare gambe forti a quei contenuti che solo la sinistra può riportare con decisione al centro dell'agenda politica.

La segreteria del Partito dei Comunisti Italiani - Cremona