15 Settembre, 2002
La Sicilia da Capuana a Consolo
Danilo Dolci, “Memoria e utopia” di una Sicilia terra d’amore
Un film diretto da Alberto Castiglione, "Danilo Dolci. Memoria e
utopia", ora testimonierà una straordinaria esperienza come quella di
un figlio nativo dell’estremo Nord di questo paese che in Sicilia è andato e
rimasto per amore di verità, di impegno, oserei dire: di “resistenza”.
Sarebbe bello mettere nella Biblioteca di Welfare le opere di Danilo Dolci, Racconti
siciliani, oppure Chissà se i pesci piangono, la scelta è difficile
ed è grande il bisogno di capire e di sognare un futuro possibile. Ma trovare
in libreria Danilo Dolci non è tanto facile. Idealmente collochiamo allora qui
questo film, nella speranza che qualche iniziativa – pubblica o privata – ce
lo faccia conoscere.
Riprendiamo invece qui – con l’invito di proseguire la lettura “alla
fonte” – un articolo di Vincenzo Consolo, le cui opere non meno di
quelle di Dolci meriterebbero un posto in questa “biblioteca virtuale”.
M.T.
Disonore di Sicilia
Ci risiamo! Da un po’ di tempo non sentivamo più cantare il famoso
motivetto sulle persone che dicono di mafia e che quindi infamano, infangano la
Sicilia, oltraggiano il suo onore. Oggi il motivetto l’ha cantato, con grazia,
con limpida deliziosa voce l’eccellentissimo, stimatissimo signor Governatore
di Sicilia onorevole Totò Cuffaro. A lui hanno fatto poi eco o controcanto, con
voci profonde, basse, il sindaco o il marshkalk, cioè il maniscalco, per dirla
alla tedesca, della città di Catania, dott. Umberto Scapagnini, medico del
nostro beneamato Premier onorevole Silvio Berlusconi, i ministri del governo
nazionale Enrico La Loggia e Carlo Giovanardi. Che cosa ha messo in moto, come
quegli uccelletti in gabbia, quegli automates, a cui si dà la corda e
cominciano a cinguettare, quell’assolo di Cuffaro e quel coro di politici? La
trasmissione di RaiTre della giornalista Milena Gabanelli, in cui, l’impudente!,
ha osato trattare il tema della mafia siciliana e del «pizzo» che ad essa
mafia devono pagare gli imprenditori (non tutti, non tutti, per carità!).
Il motivetto contro gli infamatori della Sicilia è stato composto molti anni fa
da un famoso «musicista» che si chiamava nientedimeno Luigi Capuana. […]
 
Per leggere l'articolo di Vincenzo Consolo:
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