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15 Settembre, 2002
Giunta Comunale - Seduta del 19 gennaio 2005
500° anniversario della nascita di Andrea Amati: programma di massima delle celebrazioni; Progetto preliminare per la realizzazione del Nodo di Interscambio di Cremona

Modifica e integrazione del Regolamento per l’applicazione del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (Competenza del Consiglio - esame preliminare)

Modifiche e integrazioni del regolamento per l’applicazione della imposta comunale sulla pubblicità e per l’effettuazione del servizio delle pubbliche affissioni (Competenza del Consiglio - esame preliminare)

Modifica del regolamento di attuazione del piano generale degli impianti pubblicitari e delle pubbliche affissioni (Competenza del Consiglio - esame preliminare)

Modifica alle disposizioni regolamentari in materia di Imposta Comunale sugli Immobili (I.C.I.) (Competenza del Consiglio - esame preliminare)

Adeguamento delle tariffe dell’imposta comunale sulla pubblicità e dei diritti sulle pubbliche affissioni.

Adeguamento tariffe del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche.

I.C.I. - Imposta comunale sugli immobili - anno 2005. Rivalutazione delle fasce di reddito ai fini dell’aumento della detrazione per abitazione principale.

Determinazione dell’aliquota dell’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche per l’anno 2005.

I.C.I. - Imposta comunale sugli immobili - anno 2005: determinazione delle aliquote.

Tassa smaltimento rifiuti solidi urbani anno 2005. Presa d’atto e approvazione del Piano Economico Finanziario presentato dall’Ente gestore del ciclo e riciclo dei rifiuti solidi urbani interni (A.E.M. S.p.A. di Cremona). Determinazione delle tariffe per l’anno 2005.

Verifica della quantità e della qualità di aree e fabbricati che potranno essere ceduti in proprietà o in diritto di superficie dei prezzi di cessione per l’anno 2005 (Competenza del Consiglio - esame preliminare)

Approvazione del Programma delle Alienazioni di Immobili facenti parte del patrimonio comunale (art. 7 del regolamento per la disciplina dei contratti) per l’anno 2005 (Competenza del Consiglio - esame preliminare)

Determinazione della misura percentuale dei costi complessivi dei servizi a domanda individuale per l’anno 2005.

Approvazione del progetto del Bilancio di previsione 2005 e relativi allegati.

Approvazione del Bilancio di Previsione 2005 e relativi allegati: Relazione Previsionale e Programmatica e Bilancio pluriennale 2005-2007 (Competenza del Consiglio - esame preliminare).

Approvazione del Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2005-2007 e dell’elenco annuale dei lavori per l’anno 2005 (Competenza del Consiglio - esame preliminare)

Mozione in data 24 gennaio 2005 presentata da Consiglieri vari circa l’incentivazione dell’attività della polizia locale nel presidio del territorio (Competenza del Consiglio - esame preliminare)

Mozione in data 23 gennaio 2005 presentata dal Gruppo Consiliare “Alleanza Nazionale” con cui si chiede di intitolare una via o una piazza di Cremona ad Aldo Protti. (Competenza del Consiglio - esame preliminare)

Mozione presentata in data 24 gennaio 2005 presentata dal Consigliere Comunale del Gruppo Consiliare “I Democratici di Sinistra” Gino Carnesella con cui chiede alla Giunta Comunale di sottoporre alla Commissione Toponomastica l’ipotesi di intitolare una via cittadina al grande artista scomparso Aldo Protti (Competenza del Consiglio - esame preliminare)

Concessione del patrocinio del Comune di Cremona al Concorso Nazionale Letterario Poesie e Racconto Inedito “Città di Cremona “- 4a Edizione promosso dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla di Cremona

Concessione del patrocinio del Comune di Cremona al corso di formazione per guide italofone di Auschwitz organizzato dall’Istituto “Luca Pacioli” di Crema dal 6 al 14 febbraio 2005

Celebrazioni per il V centenario della nascita di Andrea Amati.

La Giunta Comunale ha deliberato l’approvazione del seguente progetto di massima per le Celebrazioni della nascita di Andrea Amati (1505 ca – 1577). Il programma verrà realizzato attraverso l’Ente Triennale Internazionale per gli Strumenti ad Arco e con la collaborazione della Facoltà di Musicologia dell’Università di Pavia.

Il 2005 è l’anno in cui ricorre il 500° anniversario della nascita a Cremona di Andrea Amati, capostipite della dinastia di costruttori di violini. Andrea Amati ed i suoi figli sono considerati i padri della costruzione del violino “moderno” così come lo conosciamo oggi. La Fondazione “Amati Ensemble” di Maastricht, costituitasi nel 1992, ha in programma di festeggiare il centenario organizzando, sotto la direzione dell’artista Gil Sharon, una serie di iniziative denominate “Amati in Concerto, 500 anni di eredità” che si terranno nel periodo 2-14 marzo 2005 in occasione della TEFAF (The European Fine Arts Fairs). Clou del programma sarà un concerto di gala che si terrà il 6 marzo al teatro Municipale di Maastricht per il quale l’Amati Ensemble ha invitato numerosi musicisti riconosciuti a livello mondiale ad esibirsi insieme utilizzando strumenti musicali Amati autentici. Tra le altre iniziative da ricordare, il 5 marzo i liutai terranno un simposio durante il quale illustreranno al pubblico il ruolo rivestito dalla Città di Cremona nel campo della liuteria. Contestualmente alle rappresentazioni di “Amati in Concerto, 500 anni di eredità” si terrà il TEFAF, prestigiosa Fiera dell’antiquariato nell’ambito della quale saranno esposti i tre strumenti della famiglia Amati facenti parte della collezione “Gli Archi di Palazzo Comunale di Cremona”: Andrea Amati, violino 1566 – “Carlo IX di Francia”; Nicolò Amati, violino 1658 – “Hammerle”; Antonio e Gerolamo Amati, viola 1615 – “Stauffer”, che saranno inoltre utilizzati anche per i concerti previsti nell’ambito del programma olandese. Cremona ha ritenuto di collaborare a queste importanti iniziative , considerandone l’alta valenza culturale e la rilevante opportunità di promozione per la città.

Anche Cremona, in collaborazione con la Facoltà di Musicologia e dell’Ente Triennale Internazionale degli Strumenti ad Arco, intende celebrare il grande liutaio con una serie di iniziative finalizzate ad indagare la figura e l’opera di Amati e della sua famiglia coinvolgendo nel contempo anche la città di Maastricht che presenzierà alle manifestazioni cremonesi con l’Amati Ensemble. Queste le iniziative che si articoleranno nel biennio 2005-2006:

Anno 2005 – Maastricht 2-14 Marzo – Presenza a Maastricht di tre strumenti della famiglia Amati facenti parte della Civica Collezione “Gli Archi di Palazzo Comunale” per la loro esposizione nell’ambito della TEFAF. Prestito dei tre strumenti per il loro utilizzo nei concerti previsti. Cremona 1-16 ottobre – Realizzazione della mostra degli strumenti di Andrea Amati e degli strumenti della famiglia della viola da braccio della prima metà del Cinquecento e pubblicazione del relativo catalogo (la sede dell’esposizione sarà il Museo Stradivariano a Palazzo Affaitati); - Giornata di studi sul tema Andrea Amati e la nascita del violino in collaborazione con la Facoltà di Musicologia dell’Università di Pavia (la sede sarà la Sala Puerari a Palazzo Affaitati). Nello stesso periodo si terranno al teatro Ponchielli ed in altre sedi della città alcuni concerti tra i quali figureranno quelli eseguiti dall’Amati Ensemble di Maastricht.

Anno 2006 – Cremona, prima metà di ottobre – Mostra La Famiglia di Andrea Amati (riguarda l’attività liutaria dei figli Antonio e Gerolamo, del nipote Nicolò e del pronipote Gerolamo II coprendo un periodo compreso tra il 1550 ed il 1700 (Sede della mostra sarà il Museo Stradivariano a Palazzo Affaitati). Vi sarà poi una giornata di studi con la presentazione delle ricerche sull’origine del violino e relative indagini effettuate sugli strumenti ancora esistenti di Andrea Amati (il convegno si terrà nella Sala Puerari di Palazzo Affaitati). Sarà infine pubblicato un catalogo scientifico degli strumenti di Andrea Amati.

Atto di indirizzo circa la proposta di donazione al Comune di Cremona di tre opere d’arte, disposta dal Cav. Alfredo Este in memoria del padre, Cav. Angelo.

La Giunta Comunale ha preso atto della dichiarazione di volontà del Cav. Alfredo Este di donare, in memoria del padre Cav. Angelo, figura storica della ristorazione cremonese, al Comune di Cremona le seguenti opere: Sereno Cordani, Le quattro stagioni, decorazione lignea policroma su pannello, cm 180 x 500 (eseguita per la decorazione della sala banchetti dell’Hotel Este); E. priori, Ritratto del Cav. Angelo Este, medaglione in gesso cm 80 x 80; Aldo Malerba, Viale Po con Duomo e Torrazzo sullo sfondo cm 130 x 180 quadro a olio. Le opere saranno esposte al Museo Civico o in altra sede pubblica dopo che sarà avvenuta la stipula, presso un notaio, dell’atto di donazione. Questa donazione arricchirà in modo significativo le raccolte del Sistema Museale, oltre che per il valore artistico delle opere, anche perché colmano una lacuna in quanto le collezioni museali sono sino a questo momento prive di opere di Priori e Malerba.

Autorizzazione al prestito temporaneo di un’opera di proprietà del Comune di Cremona e custodita presso il Museo Civico Ala Ponzone per la mostra “Sul Filo della Lana” in programma a Biella, presso il Museo del Territorio Biellese dal 20 aprile al 24 luglio 2005.

La Giunta Comunale ha deliberato di autorizzare, previa acquisizione dell’autorizzazione ministeriale, il prestito temporaneo dell’opera di proprietà civica Rython apulo a testa d’ariete (370-350 a.c.) per la sua esposizione alla mostra “Sul filo della lana” in programma a Biella, al Museo del Territorio Biellese, dal 20 aprile al 24 luglio 2005. Nessun onere sarà a carico del Comune di Cremona per il prestito richiesto.

Nuova proroga delle tariffe di servizi vari trasferiti all’Azienda Speciale Comunale “Cremona Solidale”.

La Giunta Comunale ha deliberato di prorogare nuovamente, sino al 31 marzo 2005, le rette e le tariffe riguardanti le prestazioni erogate nell’ambito dei Centri Socio Educativi, del Servizio di assistenza Domiciliare per persone disabili, del semiconvitto per minori svantaggiati, del servizio di assistenza domiciliare rivolto a persone anziane e della Comunità Alloggio per portatori di handicap, unitamente ai criteri per la determinazione degli oneri da porre a carico dei destinatari di queste prestazioni. Questa decisione è stata presa soprattutto tenendo conto che la gestione dei servizi trasferiti all’Azienda Speciale “Cremona Solidale” è in fase di consolidamento e risulta quindi opportuno confermare il costo di questi servizi in attesa che la stessa Azienda definisca compiutamente la gestione economica delle varie prestazioni. Anche in quest’ottica il 20 dicembre 2004 il Consiglio Comunale, con propria deliberazione, ha disposto la proroga, sino al 31 marzo 2005, del contratto di servizio stipulato tra il Comune di Cremona e l’Azienda Speciale Comunale “Cremona Solidale”, considerata l’esigenza di puntualizzare alcuni aspetti collegati alla gestione dei servizi ed ai rapporti economici tra Comune ed Azienda.

Ulteriore conferma dei parametri di cui alla deliberazione di Giunta Comunale n.212/21784 del 17 aprile 2003 in ordine all’applicazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) all’Unità d’offerta denominata “Centro Diurno Integrato”.

La Giunta Comunale ha deliberato di confermare, sino al 31 marzo 2005, in Euro 5.200,00 il parametro ISEE (Indicatore della Situazione Economico Equivalente) in corrispondenza del quale nessuna forma di contribuzione, oltre al costo del pasto, è dovuta dal fruitore del servizio erogato dal Centro diurno Integrato che abbia un Indicatore della Situazione Economica Equivalente di valore pari o inferiore. La Giunta Comunale ha inoltro deliberato di confermare, sino al 31 marzo 2005, in Euro 35.000,00 il parametro ISEE in relazione al quale il beneficiario avente un ISEE uguale o superiore è tenuto al pagamento per intero della retta giornaliera di frequenza. La conferma dei parametri attualmente in vigore è stata decisa in attesa che l’Azienda “Cremona Solidale” definisca proposte migliorative e di migliore efficienza nell’erogazione del servizio.

Proroga per il 1° trimestre 2005 della quota da lasciare agli ospiti della Comunità Alloggio Handicap per il soddisfacimento di esigenze personali.

Il vigente Regolamento per la determinazione delle rette da porre a carico degli utenti delle comunità alloggio handicap prevede che agli ospiti privi di parenti, tenuti per legge agli alimenti, venga lasciata mensilmente una quota di reddito, oltre la tredicesima mensilità, per esigenze personali. L’ammontare di questa somma deve essere determinata annualmente dalla Giunta Comunale. Per l’anno 2004 era stato riconfermato l’importo in vigore nel 2003, pari a € 62,00. Dal 1° gennaio 2004 la gestione della Comunità Alloggio Handicap è stata affidata all’Azienda Speciale Comunale “Cremona Solidale” in forza del contratto di servizio approvato dal Consiglio Comunale il 18 dicembre 2003 e successivamente prorogato fino al 31 marzo 2005. La Giunta Comunale ha ritenuto pertanto opportuno prorogare per il 1° trimestre l’entità di questo importo poiché la sua eventuale nuova quantificazione sarà successivamente argomento di confronto con i referenti dell’Azienda Speciale Comunale “Cremona Solidale” per quanto riguarda i rapporti economici che sono in fase di definizione al fine della stipula del contratto di servizio per l’anno 2005.

Approvazione del nuovo Progetto preliminare relativo alla realizzazione del Nodo di Interscambio di Cremona.

La Giunta Comunale ha deliberato l’approvazione del nuovo Progetto preliminare riguardante i lavori di riqualificazione della Piazza della Stazione Ferroviaria, di riqualificazione del terminal delle linee extraurbane e di nuova costruzione di un percorso pedonale protetto di interconnessione tra la piazza della stazione ed il terminal delle linee extraurbane. Il costo dell’intervento ammonta a complessivi € 6.326.593,83 distinti in due fasi: I Fase – riqualificazione della Piazza della Stazione Ferroviaria (€ 3.971.820,00) – II Fase – Realizzazione del passaggio pedonale protetto e riqualificazione del terminal linee extraurbane (€ 2.354.773,84). La predisposizione di questo nuovo Progetto, che va a sostituire quello approvato dalla Giunta Comunale nell’aprile 2004, si è resa necessaria dopo che, a seguito della riunione del 21 dicembre 2004 tenutasi negli uffici della Regione Lombardia tra il Comune di Cremona, la Regione Lombardia e R.F.I. S.p.A., sono state concordate differenti modalità di intervento da parte di R.F.I. S.p.A. sugli edifici e su parte delle aree di sua proprietà. Queste modifiche, concordate con tutti gli Enti coinvolti, sono tali da comportare l’elaborazione di un nuovo progetto preliminare. Nella riunione del 21 dicembre 2004 infatti R.F.I. a fronte della disponibilità alla cessione in comodato gratuito delle aree legate alla fase 2 del Progetto, ha proposto un suo intervento diretto su parte degli immobili di proprietà. La disponibilità delle aree, di proprietà comunale e di R.F.I. S.p.A., interessate dalle varie fasi del progetto sarà opportunamente disciplinata dalla convenzione prevista dall’Accordo che risale al gennaio 2003.

Il progetto affronta la questione del rinnovo e della riorganizzazione della stazione ferroviaria nella prospettiva di una sua valorizzazione come nuova centralità urbana attraverso operazioni di riconversione, recupero e riqualificazione in grado di coinvolgere anche i tessuti urbani circostanti nei suoi diversi aspetti funzionali, morfologici e di fruizione. Primo aspetto di carattere generale dell’area interessata dal progetto è la sua prossimità al centro cittadino, a ridosso della cintura dei viali realizzati sul tracciato delle mura demolite tra il XIX ed il XX secolo. Localizzata infatti lungo via Dante, si trova all’interno di un settore che si caratterizza come cerniera urbana tra la città storica consolidata e la prima espansione della periferia a nord della ferrovia. Il sistema delle vie Dante e Trento e Trieste costituisce inoltre il nucleo della cosiddetta “strada dei terminal” con il ruolo di selezione del traffico verso il centro storico, grazie all’accessibilità fornita dagli impianti affacciati o affacciabili sul sistema. Il vigente Piano regolatore Generale inquadra l’intervento come sottozona B-AUR “Ferrovia” – Ambiti Urbani di Riqualificazione. L’ambito è anche individuato come zona di recupero. La funzione strategica che l’Amministrazione Comunale prevede, su una parte dello stesso, riguarda attrezzature per la mobilità, l’interscambio passeggeri e l’accoglienza. L’Amministrazione ha la possibilità di promuovere limitati progetti di intervento, relativi solo a parti dell’ambito B-AUR, per l’insediamento delle funzioni strategiche, accompagnati dalla formulazione di ipotesi di soluzione dei problemi di relazione e coordinamento tra gli interventi che potranno essere promossi ai fini della realizzazione degli insediamenti privati. L’area risulta infine soggetta alle disposizioni di cui all’art. 49 – Prescrizioni di tutela indiretta del D. Lgs. 29 ottobre 1999 n. 490 per la presenza del monumento a Giuseppe Garibaldi. L’intervento risulta compatibile con le previsioni contenute nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.

L’intervento proposto consiste nella riqualificazione delle aree interessate a fronte di una serie di problematiche sociali (insufficienza di spazi pedonalizzati atti a favorire l’incontro tra i cittadini) e viabilistiche (uso irrazionale degli spazi, insicurezza del traffico pedonale, cattivo stato della pavimentazione). Il fine è la realizzazione di un vero e proprio “condensatore urbano”, uno spazio cioè con rinnovate e più ampie funzioni di interfaccia tra città e ferrovia, rivolte ad un’utenza urbana allargata.

La soluzione progettuale proposta si prefigge una trasformazione delle aree da luoghi di accesso ai mezzi di trasporto, a nodi di interscambio e di attraversamento urbano. L’area, pertanto, non si trova più ad essere semplice luogo fisico che segna la fine della città e che introduce al viaggio, ma diventa un complesso urbanistico/architettonico più esteso della semplice sequenza piazzale – fabbricato viaggiatori – binari. Obiettivo essenziale della soluzione progettuale prescelta è la formazione di una rete di spazi e percorsi pubblici in grado di riqualificare le connessioni tra treni, bus, taxi, auto, biciclette e pedoni, instaurando così un rapporto dialettico ed integrato tra questi e la città. Questo comporta tre ordini di problematiche:

Intermodalità

L’intermodalità tra rete stradale principale, parcheggi, fermate e terminal dei trasporti pubblici (su ferro e su gomma), si estende anche all’esigenza di assicurare continuità e qualità alla rete dei percorsi e degli spazi pubblici pedonali, elemento fondamentale di raccordo con il contesto urbano circostante. Particolare attenzione è stata posta alla riorganizzazione dei luoghi dove avviene l’interscambio con i trasporti urbani ed extraurbani, così che siano assicurate soprattutto le penetrazioni ciclabili e pedonali e per il centro cittadino. Il progetto prevede pertanto la riduzione dei punti di conflitto tra mobilità pedonale ed automobilistica, la riorganizzazione delle fermate dei mezzi pubblici urbani ed extra urbani, le opere di ripavimentazione e arredo urbano per garantire la continuità dei percosri pedonali. Ne è derivata una ripartizione della piazza della stazione in tre spazi distinti funzionalmente ed in grado di assicurare rapporti di continuità, di ritmo e di gerarchia in termini di materiali, forme e dimensioni. Il primo di questi spazi è destinato al traffico veicolare e prevede l’organizzazione della circolazione ad un solo senso di percorrenza, con un’area a parcheggio (piantumato e regolamentato) per la sosta di circa 50 auto. Il secondo spazio è quello centrale destinato alla piazza pedonale. Pavimentata in pietra e rialzata rispetto alla sede stradale e che costituisce il principale momento e luogo di interscambio, ritrovo ed aggregazione. Infine, il terzo spazio è costituito dal terminal delle autolinee urbane, con 11 stalli forniti di marciapiede salvagente, pensilina di attesa ed apparecchiature elettroniche di segnalazione. Per l’area destinata a terminal delle linee extra urbane la scelta è stata quella di favorire la sicurezza dei percorsi pedonali attraverso una riorganizzazione degli stessi e l’informazione degli utenti attraverso la predisposizione di pannelli informativi elettronici.

Spazio aperto

La soluzione progettuale tende a valorizzare gli spazi aperti esistenti restituendone ordine e chiarezza di ambiti e funzioni, così che la successiva localizzazione di nuove attività e funzioni risulti ad essa integrata. Vera e propria spina dorsale del progetto degli spazi aperti è il percorso pedonale protetto di connessione tra i diversi luoghi del progetto: il parcheggio scambiatore, il terminal delle linee extra urbane, i due edifici esistenti (ex magazzino FS ed edificio poste) e la stazione. Lungo il percorso pedonale di interconnessione è presente uno spazio centrale, attrezzato con sedute, fontana e verde d’arredo, il cui ruolo di fulcro consente di movimentare il ritmo del percorso stesso individuando un luogo di sosta. L’area destinata invece a terminal delle autolinee extra urbane è interessata da interventi che privilegiano la riorganizzazione degli spostamenti pedonali e lo sviluppo di sistemi di interfaccia e comunicazione appropriati. L’area antistante i due fabbricati di proprietà R.F.I. S.p.A. (ex magazzino merci ed edificio poste) è oggetto di specifico progetto da parte della stessa proprietà. Per quanto riguarda infine la piazza della stazione, la ripartizione geometrica proposta dal progetto mette in relazione le diverse parti del costruito, definendo le gerarchie dei percorsi e valorizzando il contesto (fabbricato stazione e monumento).

Spazio costruito

Il progetto dello spazio costruito prevede non soltanto la riqualificazione delle caratteristiche tipologiche e funzionali degli edifici esistenti ma, soprattutto, il miglioramento degli spazi di sosta e relax e degli spazi destinati ai servizi per i viaggiatori con la realizzazione di adeguati ambienti (biglietteria, sale di attesa, ecc.) integrati da attività commerciali e rivolte ad un’utenza urbana allargata, che usufruisce degli spazi non solo per l’accesso ai treni e ai bus, ma anche come connessione urbana e di intermodalità. In questo modo viene assicurato all’edificato un rapporto diretto con il contesto urbano.

 


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