15 Settembre, 2002 Artigianato cremonese protagonista in Giappone A Tokyo 300.000 visitatori per l'Italian Festival in Tokyo Dome.
L’arte della liuteria conquista anche la famiglia imperiale
Da domenica 9 gennaio a sabato 22 gennaio a Tokyo si è svolto l' Italian
Festival in Tokyo Dome
È una grande rassegna del "made in Italy" ospitata in un imponente
e modernissimo stadio polivalente.
Al nostro paese sono stati destinati ben 116.463 metri quadrati in cui sono
stati radunati stand e attrazioni che testimoniano quanto di meglio il nostro
Paese sa offrire nel campo dell’artigianato, dell’industria, dell’enogastronomia
e della cultura. L’esposizione chiudeva un anno di iniziative organizzate in
occasione del 50esimo anniversario del trattato di cooperazione culturale tra
Italia e Giappone e ha evidenziato una volta di più l’amore che il paese del
Sol Levante ha nei nostri confronti, testimoniato dalla sempre fitta presenza
turistica di giapponesi nelle nostre città d’arte, ma anche da un crescente
numero di giovani nipponici che vengono nel nostro paese a studiare arte musica
e architettura. E le tradizioni artigiane cremonesi certo non potevano mancare
nella kermesse di Tokyo. La città di Cremona e la sua liuteria erano ben
rappresentati da Robert Gasser, presidente del gruppo liutai della CNA. Il suo
lavoro ha incuriosito e appassionato i tanti visitatori, alcuni dei quali
davvero speciali. Il 10 gennaio infatti lo stand ha ricevuto la visita della
principessa imperiale Takamado, che accompagnata dall'Ambasciatore d'Italia in
Giappone, Mario Bova e dal Presidente dell'Istituto nazionale per il Commercio
Estero, Beniamino Quintieri, ha osservato con ammirata attenzione il lavoro dei
liutai cremonesi. "La gente è molto curiosa e vuole conoscere molto sul
mio lavoro", ha detto Gasser al giornalista Etsuko Oshima, inviato
speciale di Japanitaly.com, "Capisco che si tratta di una rara occasione
per i giapponesi vedere la costruzione di un violino, quindi mi fanno tante
domande! Credo che la mia dimostrazione potrà servire anche per far conoscere
la nostra città ai giapponesi". Il bilancio dell’evento è
assolutamente positivo. Più di 30.000 sono stati i visitatori solo nelle prime
due giornate della manifestazione. Proprio il contatto diretto e il dialogo con
gli artigiani risulta essere uno degli aspetti più positivi e affascinanti per
i visitatori del festival che, secondo gli organizzatori, sono stati alla fine
oltre 300mila.