15 Settembre, 2002 Un Green Paper che non dà la luce verde “Immigrazione clandestina ed legale sono due facce della stessa medaglia”. Tito Boeri e Antonio Spilimbergo su Lavoce.info:
"Il Green Paper della Commissione europea propone molto timidamente di
trovare “un accordo fra i Governi europei nel definire regole comuni e criteri
stabiliti a livello dell’Unione nell’ammettere immigrati per motivi
economici”. L’immigrazione è una materia che va per forza di cose
coordinata a livello europeo: è l’unico modo per garantirne un controllo
efficace, facendo gravare su tutti i costi dei controlli alle frontiere comuni,
e di evitare che politiche differenziate fra paesi alterino la destinazione dei
flussi migratori e impediscano la libera circolazione dei lavoratori all’interno
dell’Unione. Sin qui i Governi dell’Unione si sono limitati ad
armonizzare le misure politiche di contrasto dell’immigrazione clandestina,
stabilendo nel comunicato dell’ultima riunione del Consiglio che su questi
temi le decisioni saranno prese con voto a maggioranza qualificata. Ma sulle
misure per regolamentare l’immigrazione legale si è mantenuta la regola dell’unanimità,
riaffermando che le decisioni devono restare sotto l’esclusiva giurisdizione
dei governi nazionali. E il Green Paper della Commissione non mette in
discussione questa scelta, quando riafferma “le scelte sul numero di immigrati
da ammettere legalmente rimangono sotto la responsabilità degli Stati Membri”.
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