15 Settembre, 2002
Primo confronto tra Amministrazione e Associazioni di categoria sul problema smog
Apprezzamento per il Piano del Comune e disponibilità ad intraprendere azioni condivise
 Primo confronto, questo pomeriggio, tra Comune ed Associazioni
di categoria sul problema smog. Alla riunione, svoltasi nella Sala della
Consulta di Palazzo Comunale, sono intervenuti il Sindaco Gian Carlo Corada,
l'Assessore alle Politiche Ambientali Maria Spotti e l'Assessore alla Polizia
Municipale Caterina Ruggeri. Erano quindi presenti, oltre a diversi tecnici
comunali, i rappresentanti di Confesercenti, della CNA, dell'Associazione
Artigiani, dell'Associazione Piccole Industrie e dell'Associazione Industriali.
Poiché il rappresentante dell'ASCOM non è potuto intervenire a causa di un
disguido, il Sindaco Gian Carlo Corada, al termine dei lavori, ha
contattato il Presidente Claudio Pugnoli al quale ha riferito gli esiti della
riunione.
Anche alla luce delle indicazioni fornite dall'Assessore Maria Spotti, che ha
partecipato nei giorni scorsi all'incontro tenutosi nella sede dell'ANCI a Roma
con il Ministro dell'Ambiente Altero Matteoli, il Sindaco ha illustrato ai
presenti come intende muoversi il Comune d'ora in avanti sul problema dello
smog. Cremona - ha sottolineato il Sindaco - è l'unico Comune della
Lombardia non appartenente alla cosiddetta zona omogenea che si è dotato da
tempo di un Piano Anti Smog per fronteggiare l'emergenza che caratterizza la
nostra città a causa degli inquinanti presenti nell'aria, un Piano che, sino ad
ora, ha dato buoni risultati. Nell'immediato possono solo essere adottati alcuni
accorgimenti per rafforzare quanto viene già attuato. Ad esempio, per quanto
riguarda il numero di telefono Infosmog, cioè lo 0372/407511, è già in
funzione il risponditore automatico che consente a chi chiama di ricevere
informazioni 24 ore su 24 sulla situazione dell'aria in città e sugli eventuali
provvedimenti adottati. La Polizia Municipale sta inoltre studiando il modo di
introdurre l'obbligo di spegnere i motori in caso di fermata prolungata poiché
attualmente esiste solo un invito a farlo. Tra aprile maggio verrà con molta
probabilità attuata una giornata senz'auto per sensibilizzare la cittadinanza a
modificare alcune abitudini e ad utilizzare i mezzi di trasporto.
Per il medio termine l'attuale Piano Anti Smog, che per il momento rimane
invariato, verrà sottoposto ad un'attenta analisi per valutare se è possibile
renderlo ancora più efficace: questo sarà fatto entro il mese di settembre,
cioè prima dell'inizio della fase più critica dell'anno dal punto di vista
dell'inquinamento atmosferico. In questa sede si valuterà anche la possibile
introduzione delle targhe alterne, che per il momento, in ogni caso, a Cremona
non saranno adottate. Sempre a medio termine, dunque entro settembre, verrà
fatta un'attenta valutazione dei percorsi casa-scuola, casa-lavoro, così da
potere incidere su abitudini che non aiutano l'abbassamento dell'inquinamento
atmosferico, sarà ulteriormente rafforzata la campagna di controllo delle
caldaie, che ha già comunque dato sino ad ora risultati soddisfacenti, saranno
verificate tutte le opportunità per ottenere incentivi volti a modernizzare il
parco dei mezzi di trasporto pubblico, si vedrà se e con quali modalità
attuare un maggior numero di domeniche ecologiche, quindi si studierà anche il
sistema di inviare tramite sms le informazioni che attualmente ora vengono date
attraverso l'Infosmog. Nel frattempo si sta realizzando una sinergia con le
città di Pavia, Lodi e Mantova, anch'esse non comprese nella cosiddetta zona
omogenea e non dotate di un Piano Anti Smog per dare vita ad azioni comuni dal
momento che la Regione ha escluso la zona sud della Lombardia dai provvedimenti
che ha invece adottato per altre città come Milano, Bergamo e Brescia. Esiste
inoltre l'impegno a coinvolgere anche la Provincia perché si faccia portavoce
presso i comuni del cremonese della necessità di dare vita ad una
collaborazione su un problema che non riguarda solo Cremona, ma anche tutto il
circondario, tenuto che la gran parte del traffico è determinata dai veicoli
che provengono dall'esterno.
I rappresentanti delle Associazioni di categoria intervenuti, consapevoli che
non è possibile ignorare un problema come quello determinato dallo smog,
convenendo che nell'immediato, data la scarsità di risorse messe a disposizione
anche a livello nazionale, non si può fare molto di più di quanto Cremona sta
già facendo, hanno offerto la loro disponibilità ad un confronto costruttivo
ed ad offrire il proprio contributo con proposte concrete quando verranno
coinvolti nel percorso condiviso che verrà compiuto dall'Amministrazione per
quanto riguarda la rivisitazione del Piano Anti Smog.
Il Sindaco Gian Carlo Corada e gli Assessori Maria Spotti e Caterina Ruggeri
hanno in ogni caso rassicurato i rappresentanti delle Associazioni di categoria
che la volontà dell'Amministrazione è di procedere usando sempre il buon senso
per dare vita ad iniziative che non siano penalizzanti per le attività
economiche e che non impediscano l'accessibilità al centro storico: l'obiettivo
infatti non è di chiudere la città, ma di abituare chi vi abita e chi la
frequenta per lavoro o per altre ragioni a viverla in maniera diversa, ovvero in
in un modo ecologicamente più corretto.
18 febbraio 2005
 
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