15 Settembre, 2002
Consulta dei Presidenti dei Consigli Provinciali della Lombardia
Mariani: «Porterò a Roma le proposte di modifica del Testo unico»
 Il presidente del Consiglio della Provincia di Cremona,
Roberto Mariani, ha partecipato a Sondrio all'incontro della Consulta dei
Presidenti del Consiglio delle Province Lombarde. L'incontro, coordinato dal
presidente del Consiglio di Sondrio Patrizio Del Nero, nella sala consiliare di
palazzo Muzio, ha esaminato le proposte di modifica al Testo Unico degli Enti
Locali, valutando il contenuto degli emendamenti da presentare al Coordinamento
nazionale dei Presidenti del Consiglio.
A Sondrio è stata infatti formalizzata la nomina ottenuta nei giorni scorsi da
Roberto Mariani quale membro del coordinamento nazionale.
Mariani si è detto soddisfatto per il rilievo e la responsabilità
dell'incarico nazionale di rappresentanza delle volontà dei Consigli:
"incarico che intendo svolgere, così come il ruolo che mi è stato
affidato nella mia provincia e nella mia regione, sarà nell'interesse comune di
rafforzare il ruolo di indirizzo e controllo dei consiglieri, con spirito super
partes".
Nella seduta già convocata per il prossimo 1° giugno, Mariani porterà le
istanze lombarde, discusse a Sondrio. Nel dettaglio: della regolamentazione dei
rapporti tra organi di governo, Giunta e Consiglio Provinciale, dell'autonomia
funzionale di queste entità, del rafforzamento del ruolo di controllo affidato
ai consiglieri. E ancora del gettone di presenza, che viene attualmente
corrisposto ai consiglieri, che potrebbe essere trasformato in indennità di
funzione, riconoscendo in tal modo un impegno che va oltre la mera presenza alle
riunioni del Consiglio e delle Commissioni. Si è pure valutata l'opportunità
di differenziare il riconoscimento per i presidenti delle Commissioni e per i
capigruppo, ai quali viene richiesto un impegno maggiore. Infine i
rappresentanti della Consulta hanno analizzato il caso dei consiglieri che,
nominati successivamente assessori perdono il posto in Consiglio, a vantaggio
del primo dei non eletti: ma che cosa succede quando si dimettono dal nuovo
incarico? Si è dunque ipotizzato di inquadrare la revoca come una sospensione e
la sostituzione come temporanea, ma alla fine si è deciso di non intervenire
sulla norma attualmente vigente.
 
|