15 Settembre, 2002
Aspettando il 20 giugno
Giornata mondiale del rifugiato. Storie di migranti, storie di operatori
Augustine Job era un richiedente asilo, in attesa dal 2002 di essere convocato dalla commissione centrale per il riconoscimento dello status di rifugiato. Augustine è stato dichiarato “clinicamente morto”, alle 19.00 del 10 giugno 2005.
Nella sera di sabato 4 giugno, intorno alle otto di sera, due persone in motocicletta gli hanno sparato, senza un apparente motivo, mentre tornava dal supermercato, dove Augustine era andato a fare la spesa. Un proiettile gli ha attraversato una coscia, terminando la sua corsa nello stinco dell’altra gamba. E' stato portato al pronto soccorso dell’ospedale di Giugliano dai carabinieri. I suoi compagni di casa, richiedenti asilo come lui, erano andati a trovarlo la sera stessa in ospedale e lo avevano trovato sofferente ma in buone condizioni. Augustine non riusciva a spiegarsi il motivo dell’aggressione. Nella giornata di domenica 5 giugno, da quello che è stato riferito, Augustine è entrato in stato di coma, dal quale non è più uscito.
Augustine Job, era nato nel 1981 a Banga (Liberia) ed era entrato in Italia, via mare per Lampedusa, il 18 novembre 2002. Pochi giorni dopo, il 6 dicembre, aveva presentato domanda di asilo e da allora attendeva la sua audizione per essere riconosciuto rifugiato. Nel corso del 2003, Augustine si era trasferito nella provincia di Napoli, a Giugliano, dove occasionalmente lavorava al nero per sopravvivere: ai richiedenti asilo per legge non è consentito lavorare regolarmente. Per ironia della sorte (il suo cognome significa “lavoro”) in Italia continuava a fare lo stesso mestiere che faceva nel suo paese, il bracciante.
Nel 2004, Augustine era entrato in contatto con le associazioni impegnate sul territorio per sostenere richiedenti asilo e rifugiati. Così lo ricordano gli operatori dell'Associazione per la Pace di Napoli e di Less. “Con noi e le organizzazioni che aveva cominciato a frequentare, Augustine aveva cominciato a prendere coscienza del suo status e si era avvalso di quei (purtroppo pochi) servizi che vengono istituiti per i richiedenti asilo, persone costrette a non poter avere un lavoro regolare durante l’attesa per l’audizione con la commissione. Augustine ci aveva confidato due sogni. Quando era venuto in Italia sognava di diventare un campione del calcio ma l’ultima volta che l’abbiamo visto ci ha detto che adesso sognava di diventare un operaio metalmeccanico”.MILANO
Per tutto il mese di giugno un cartello di associazioni milanesi promuove un ampio programma di iniziative. Le prossime in calendario:
Dal 7 al 19 giugno, Cuore di Luce - Mostra del pittore Silver Malonga, presso Barrio's in via Barona (angolo via Boffalora).
Il 17 giugno a partire dalle ore 19.00, Torneo multietnico di calcetto presso il circolo Arci Bellezza, in via Bellezza 16/a.
Dal 20 al 26 giugno, Mostra fotografica di Donatella De Vito, presso Bar Bianco in Parco Sempione.
MILANO - Giornata internazionale a favore delle vittime di tortura
Il centro Naga Har organizza una serata per “dare voce a chi si è voluto far tacere con la tortura”.
Presso il centro sociale Barrio's in via Boffalora 109, dalle ore 18.30 aperitivo con specialità da tutto il mondo e musica jazz con la mostra fotografica “Milano vista dalle vittime di tortura”.
Alle 21.00 incontro tra rifugiati palestinesi nella striscia di Gaza e in Cisgiordania e rifugiati in Italia. Alle 22.00 “Un naso rosso contro l'indifferenza” in compagnia del clown franco-algerino Miloud Oukili che percorre le strade dove vivono i bambini di Bucarest, Parigi e del Nepal.
A seguire, alle 23.00, concerto di Unicamista.
25 giugno 2005, a partire dalle ore 18.30, presso il centro sociale Barrio's in via Boffalora 109Rosita Viola
Direttrice ICS - Consorzio Italiano di Solidarietà onlus
www.icsitalia.org
 
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