15 Settembre, 2002
Agricoltura: Tavolo siccità in Provincia
Assessore Toscani «Ecco il piano d'azione condiviso»
"Partendo dal presupposto che occorre governare il problema sulla base
di dati certi e aggiornati quotidianamente, esorcizzando la sindrome siccità,
che sta innescando reazioni di accaparramento delle risorse disequilibrato, la
Provincia e il mondo agricolo si sono dati un piano d'azione per trovare
soluzioni utili". Così rende l'Assessore all'Agricoltura Giorgio Toscani
lo spirito dell'incontro convocato questa mattina nella sala Giunta della
Provincia di Cremona alla presenza dei rappresentatati delle Associazioni
Agricole, per una prima valutazione delle ricadute della siccità sulle
produzioni, che riscontrano maggiore recrudescenza nell'area Cremasca, in
previsione soprattutto della neo costituita Consulta Provinciale dell'Acqua,
convocata per il 7 luglio e del tavolo Regionale Agricolo già in agenda per il
prossimo 13 luglio.
All'incontro, presieduto da Toscani, sono intervenuti Mario Maestroni,
Ildebrando Bonacini, Pierluigi Gerevini, Valerio Pavesi della Libera
Associazione Agricoltori, Roberto Biloni, Francesco Cazzamali, Oreste Casorati
della Federazione Provinciale Coldiretti, nonché Guido Soldi della
Confederazione Italiana Agricoltori e Claudio Germiniasi di Copagri. Il mondo
agricolo, con il coordinamento della Provincia, chiede dati reali,
programmazioni il più possibile realistiche, intelligenza e rigore da parte di
tutti i soggetti coinvolti nella gestione della risorsa idrica.
Facendosi portavoce del parere espresso dalla compagine agricola, compattamente,
Toscani spiega: "Servono dati univoci per tutta la filiera acqua
(produttori di energia, operatori turistici e agricoli) per un uso razionale,
che tenga conto degli indirizzi legislativi in base ai quali, comunque, l'uso
irriguo in agricoltura ha un valore di priorità". Il tavolo ha quindi
convenuto su una serie di azioni da intraprendere. "Anzitutto - prosegue
Toscani -, si chiederà alla Consulta dell'Acqua, da poco ricostituita su
indirizzo del Consiglio Provinciale, di predisporre, entro l'inverno di ogni
anno, un piano di governo dell'acqua, per evitare improvvisazioni a stagione
irrigua già iniziata, nonché di valutare con sensibilità al problema la
richiesta di nuovi pozzi in agricoltura".
Contestualmente, si invitano le associazioni agricole a riferire al Settore
Agricoltura della Provincia i risultati di una prima ricognizione dei danni.
"Perché - chiarisce Toscani - se non si supera il 30% della produzione
lorda vendibile, tetto minimo per la risarcibilità, occorre pensare a quali
altri strumenti adottare per rivendicare dei diritti lesi. Non escludendo
l'eventuale ricorso a vie legali, tutto da valutare". Ancora, si chiede al
Tavolo Tecnico Regionale di dotarsi di uno osservatorio con dati reali e
aggiornati e di un piano regionale di emergenza idrica, nonché di aprire un
tavolo di interventi strutturali, per fare fronte a quella che non è più
un'emergenza ma un problema ordinario. Tant'è che è stata condivisa anche
l'idea di rendere permanente il tavolo politico di concertazione convocato oggi.
"Lo convocheremo, ogni volta che sarà necessario - ha concluso
l'Assessore".
 
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