15 Settembre, 2002
Commissione acqua ad Isola Serafini
Qui i vantaggi della bacinizzazione
 Crisi idrica e bacinizzazione del Po. Pulizia e
ristrutturazione degli habitat ambientali e bacinizzazione. Energia pulita e
bacinizzazione. La Commissione Ambiente della Provincia ci crede di più. E' lo
stesso Presidente, Andrea Ladina, dopo il sopralluogo avvenuto ieri ad Isola
Serafini Pc), iniziato alle 15,00 e chiuso alle 22,00, a manifestare maggiore
interesse su una questione aperta sul piano dell'approfondimento, dopo che tempo
fa il Consiglio ha votato all'unanimità il documento di Pippo Superti (Ds)
sintesi delle posizioni di Giampaolo Dusi (Rc) e Carlo Rusca (Fi), finalizzata a
ridare un senso globale alla risorsa Po.
"Di quella mozione - dice Ladina - stiamo approfondendo il tema della
bacinizzazione, per capire se può essere utile rinforzare questo indirizzo,
sollecitati da tante emergenze. Anzitutto l'irrigazione. La commissione si è
chiesta se è possibile fare scorta dal Po, frenandone la corsa verso il mare.
Ad Isola, la presenza di un bacino di acqua a lieve deflusso consente
riflessioni in merito, ma la grande sorpresa è legata alla constatazione di un
ambiente straordinariamente preservato e diversificato. Siamo convinti, oggi di
più, che sul Po si debbano chiarire centri di responsabilità, eliminare
burocrazia, investire, come chiede il Consiglio Provinciale".
A persuadere la Commissione, presenti Sandro Gugliermetto (Margherita), Fermo
Borini (L. Torchio), Walter Longhino (Lega), Giuseppe Fontanella (Fi), Carlo
Rusca (Fi), Giampaolo Dusi (Rc), Maurizio Borghetti (An), Pierluigi Tamagni (Ds),
la visita al complesso diga, centrale idroelettrica, conca di Isola Serafini,
accolti dal Direttore Enel Daniele Mari, ed escursione sul Po "bacinizzato"
con battello fornito dall'A.R.N.I. e guida esperta, Annibale Volpi.
Mari ha fatto un excursus storico e spiegato il funzionamento della centrale,
l'unica idroelettrica su tutta l'asta del Po. Costruita tra il 1958 e il 1962,
presenta quattro gruppi di produzione mossi da turbine con una portata di 1000
mt3/secondo, su un salto variabile da 3,5 a 11 mt. "L'impianto - ha detto -
è ad acqua fluente ed è in grado di erogare una potenza sufficiente di 80MW
con produzione annua di media di 480 milioni di kWh, corrispondente al consumo
medio annuo di 200.000 famiglie". Come ha rilevato Rusca (Fi): "A
Cremona ce ne sono 32 mila". A colpire la commissione, l'effetto
"pulizia" realizzato dalle griglie di presa dell'acqua, che scremano
2000 ton di rifiuti all'anno, che poi sono differenziati, e l'abbattimento nelle
emissione in atmosfera di 315.000 ton di CO2 all'anno. Gugliermetto (Margherita)
ha sottolineato: "Non è ad impatto zero, del resto nulla lo è, ma fatico
a trovare un solo aspetto negativo".
Suggestiva l'escursione sul Po "bacinizzato", percorso ieri su una
barca condotta dal meatore ARNI, Alberto Gallina, da Monticelli a Roncarolo: una
tranche dei 18 km di acqua a lento deflusso che esprimono l'effetto prodotto
dalla diga. La guida Volpi lo ha definito: "Una sorta di 'lago',
rigogliosissimo d'acqua, definito da nastri di pioppeti e saliceti, molti
spontaneamente cresciuti dopo le piene, nell'acqua carpe 'innamorate' talmente
tante che urtano la barca e sulle rive germani, gallinelle, aironi cinerini,
garzette. Un habitat difeso anzitutto dalla morbidezza dell'acqua". Ed è
proprio così che la Commissione lo ha visto.
 
|