15 Settembre, 2002 Pietro Ingrao al Convegno SMILITARIZZARE DIO, SMILITARIZZARE L'UOMO. “ Scrutando insieme i segni dei tempi … “
Pietro Ingrao presente a Convegno SMILITARIZZARE DIO, SMILITARIZZARE L'UOMO.
Martedì 31 dicembre durante Convegno Nazionale al Centro Pastorale Diocesano
via S. Antonio del Fuoco, 9/a Ore 9.30 TAVOLA ROTONDA
“ Scrutando insieme i segni dei tempi … “
La voce della profezia e le scelte del mondo del lavoro e della politica”
· Alex Zanotelli, Missionario comboniano, direttore di "Mosaico di Pace"
· Giorgio Caprioli – segretario nazionale FIM CISL
· On. Giovanni Bianchi commissione esteri
· On. Pietro Ingrao ex presidente camera Deputati
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Convegno Nazionale SMILITARIZZARE DIO, SMILITARIZZARE L'UOMO.
Cremona.
29-30-31 Dicembre 2002.
Centro Pastorale Diocesano.
via S. Antonio del Fuoco, 9/a.
In occasione della
35 Marcia per la Pace.
L'attualità della " Pacem in Terris".
40 anni fa l' enciclica “Pacem in Terris” richiamava profeticamente i cristiani e tutti gli uomini di buona volontà a “leggere i segni dei tempi” e a impegnarsi attivamente per costruire un mondo fondato sulla Pace, la Giustizia e la Salvaguardia del Creato. Quali “segni” leggiamo nella storia di questi anni? Senza dubbio uno dei più inquietanti è che il mondo ha imboccato la strada di una crescente militarizzazione e liberalizzazione nella produzione e commercio degli armamenti. Una strada che ci sta riportando, come spese e stanziamenti, agli anni della guerra fredda. .
In questo contesto mondiale in cui avanza incalzante la lobby internazionale delle armi, anche la “costituenda” Europa è a un bivio particolarmente delicato: decidere se diventare una superpotenza militare legata all'Alleanza Atlantica in difesa degli interessi occidentali nel mondo o se collocarsi dentro un sistema fortemente agganciato alle Nazioni Unite ed al diritto internazionale..
Come movimento per la pace presente nella società e nella Chiesa ci chiediamo quali responsabilità storiche dobbiamo cogliere di fronte al processo di riarmo in atto; di quali strumenti e strategie dobbiamo dotarci per agire in Italia, nella nascente Europa e nel mondo..
Da un pacifismo di coscienza e di movimento dobbiamo forse passare ad un pacifismo politico allo scopo di sostituire il dominio delle armi con il primato del diritto e della pace..
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Una riflessione di Don Primo Mazzolari.
“ … Non è forse una contraddizione che dopo venti secoli di Vangelo gli anni di guerra siano più frequenti degli anni di pace?.
Che l'omicida comune sia messo al bando come assassino, mentre chi stermina genti e città sia in onore come un eroe?.
Che l'orrore cristiano del sangue fraterno si fermi davanti a una legittima dichiarazione di guerra da parte di una legittima autorità?.
Che una guerra possa portare il nome di "giusta" o di "santa" e si invochi il nome di Dio per conseguire una vittoria pagata con la vita di milioni di figli di Dio?
Che sia fatto tacere colui che dichiara di sentire come peccato l'uccidere in guerra?.
Che si predichi di porre la vita eterna al di sopra di ogni cosa e poi ci si dimentichi che il cristiano è l'uomo che non ha bisogno di riuscire quaggiù?
Questi pochi cenni bastano per sentirci meno sicuri in un argomento ove la nostra troppa sicurezza potrebbe degenerare in temerarietà o in un delittuoso conformismo alle opinioni dominanti… ".
Don Primo Mazzolari.
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In allegato intero programma del Convegno.