15 Settembre, 2002
Comune di Cremona: due progetti di forte valenza sociale
Chiesti contributi nell'ambito della gestione della Riserva Fondo UNRRA (United Nations Relief and Rehabilitation Administration)
 La Giunta Comunale ha approvato i progetti denominati
"Trasporti di persone in condizioni di disabilità" e "Rimpatrio
volontario ed assistito di stranieri privi dei necessari mezzi economici per il
ritorno nel Paese d'origine", inoltrando nel contempo un'istanza di
contributo alla Prefettura di Cremona, nell'ambito della gestione della Riserva
Fondo UNRRA (United Nations Relief and Rehabilitation Administration), per un
importo complessivo di € 39.420,00.
Il primo progetto nasce dall'esigenza di rispondere a bisogni concreti ed
oggettivi di alcune famiglie che si trovano nell'impossibilità di effettuare
l'accompagnamento dei propri figli disabili in strutture o servizi per mancanza
di mezzi di trasporto adeguati o per incompatibilità con gli orari di lavoro.
Il progetto si pone quindi in un'ottica di integrazione sociale e di supporto
alla famiglia, offrendo il trasporto e l'accompagnamento sia in strutture
ricreative, dove il bambino disabile condivide esperienze a valenza
ludico-animativa, sia a strutture sanitarie che presentano un carattere più
specificatamente riabilitativo. Il servizio è finalizzato a favorire l'accesso
di persone in condizioni di disabilità residenti nel Comune di Cremona in
servizi sanitari per cicli di riabilitazione; centri sportivi, centri estivi,
centri di aggregazione giovanile per svolgere attività ludico-ricreative e di
aggregazione; presidi elettorali per votare; situazioni particolari previa
valutazione del Servizio Handicap Sociale. Il finanziamento chiesto per questo
progetto, il cui costo complessivo è di € 37.916,00, ammonta a € 28.420,00.
Per quanto riguarda il secondo progetto, l'obiettivo è di offrire ai cittadini
immigrati che dimorano nel territorio comunale e che stanno vivendo nel nostro
Paese in condizioni di disagio oppure di isolamento ed emarginazione dalle reti
sociali, amicali e parentali, l'opportunità di rientrare nel proprio Paese
d'origine nel rispetto della legalità in modo dignitoso e sicuro. L'accesso al
programma di rimpatrio è valutato dagli operatori dei Servizi Sociali, ai quali
possono pervenire segnalazioni da parte degli operatori degli sportelli
immigrati del territorio, di associazioni del etrzo settore, da volontari, da
segnalazioni di privati cittadini, o spontaneamente da parte dell'utente che
può accedere direttamente ai servizi. Non è facile prevedere il numero dei
potenziali utenti: in media, negli ultimi cinque anni di attività, sono stati
effettuati circa sei rimpatri l'anno. L'importo delle spese di ogni rimpatrio è
estremamente variabile. La tipologia di utenza è rappresentata da persone, per
lo più con gravi problemi di salute, che desiderano tornare a casa, vicino alla
propria famiglia, che si rivolgono ai servizi pubblici dopo avere tentato altre
strade, avere chiesto aiuto ad amici connazionali e ad associazioni varie;
persone che vivono in una condizione di emarginazione sociale a causa del totale
fallimento del proprio progetto migratorio; giovani neo maggiorenni (ex minori
non accompagnati) che, non avendo da almeno due anni partecipato a progetti
sociali, e quindi senza possibilità di ottenere un permesso di soggiorno,
scelgono di tornare dalle proprie famiglie. Il finanziamento chiesto per questo
progetto, il cui costo complessivo è di € 18.000,00, è di € 11.000,00.
 
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