15 Settembre, 2002
Consiglio Provinciale
Sì ai nuovi piani caccia e pesca e ad un nuovo corpo di vigilanza
 Sì oggi dal Consiglio provinciale al regolamento per
l'attuazione di un nuovo corpo volontario di 14 guardie di vigilanza
faunistico-venatoria e a due nuovi piani per la caccia e la pesca. Lo comunica
soddisfatto il Presidente del Consiglio Roberto Mariani, rimarcando a nome di
tutta l'assemblea lo sforzo messo in campo dall'assessore Toscani e dagli
uffici, con il pieno coinvolgimento di tutto il mondo legato allea attività di
caccia e pesca per la realizzazione dei piani. I piani, faunistico-venatorio e
ittico, presentano innovazioni importanti.
"La nostra è la prima Provincia in Lombardia - ha riferito l'Assessore
Giorgio Toscani - a presentare dei piani corredati dagli studi di valutazione di
incidenza, una sorta di valutazione di impatto ambientale. I piani risultano
più qualificanti in termini di tutela ambientale rispetto ai piani licenziati
nel 2000, con elementi migliorativi di quasi il 10% in più. Si asseconda la
legge e al contempo si soddisfa un nuovo trend: i cacciatori in provincia sono
7300, i cremonesi sono sempre meno, molti tendono a privilegiare sempre di più
la caccia come occasione di fruizione dell'ambiente".
Nel nuovo piano faunistico-venatorio (votato a maggioranza con l'astensione
leghista e il no di Borghetti An, critico per la poca attenzione che ritiene si
sia espressa nei confronti dell'Atc di Crema e per i limiti e i divieti
nell'area di Casaletto Ceredano) aumentano ad esempio le "zone di
ripopolamento e cattura" da 44 a 78, con un incremento da 28 mila a 32
ettari, aumentano le oasi da 1400 a 1900 ettari, aumentano le "zone a
protezione speciale", che da 11 passano a 20, si colma la lacuna
evidenziata dallo studio ambientale istituendo una zona di tutela presso il SIC
(Sito Interesse comunitario) alla "Morta" di Pizzighettone e si
prevedono azioni analoghe di salvaguardia anche in altre aree ecc….
Il nuovo Piano Ittico, approvato all'unanimità, prevede un regolamento unico
per bacino idrografico (Adda e Oglio) uguale per tutta la Lombardia, propone
alcune zone di tutela speciale per specie pregiate, quali il temolo e la trota
mormorata, introduce per la prima volta zone "no kill", dove si può
pescare per poi rilasciare il pesce, contiene regolamenti per gare di pesca e
per la pesca professionale (sono solo 5 i pescatori professionisti del
territorio!). Il piano annette i suggerimenti dello studio ambientale: no
all'utilizzo della guada (rete) nei Sic perché rimuove il bentone, fondamentale
per la catena alimentare, sì alla tutela di specie particolari quali la
lampreda e lo scozzone.
Novità assoluta nell'ambito delle attività provinciali è l'introduzione, con
l'approvazione all'unanimità oggi del regolamento, di un corpo di guardie
volontarie. "E' il mondo della caccia e pesca che chiede più controllo -
ha detto Toscani -". "Sarà coordinato dal Settore Agricoltura, Caccia
e Pesca della Provincia di Cremona e dalla Polizia provinciale - ha spiegato - e
sarà finanziato dai fondi delle Atc. Non avrà funzioni di polizia giudiziaria,
ma di accertamento in materia esclusivamente ittica e venatoria. Potrà
segnalare eventuali reati, redigere il verbale da consegnare agli organi
competenti per la definitiva notifica, ma non potrà ad esempio requisire armi,
perquisire o infliggere multe. L'accreditamento del ruolo avverrà con una
severa formazione: 14 volontari preparatissimi".
Cremona, 7 settembre 2005
 
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