15 Settembre, 2002
Deo Fogliazza. *E’ necessario rispondere agli elettori ulivisti che non si riconoscono nei partiti*
Ulivo, gli autoconvocati alle elezioni - Due cremonesi al vertice - La decisione dopo le primarie - Articolo di Fiorenzo Gnesi sa La Voce di Cremona di Giovedì 29 settembre
CREMONA - Nel variegato panorama del centro sinistra potrebbe spuntare un altro soggetto politico, o meglio un’altra lista nel proporzionale. E’ la lista dell’Ulivo il cui simbolo, estromesso grazie al “patto di via Margutta” tra Prodi, Rutelli e Fassino, potrebbe rispuntare sulle schede elettorali per iniziativa di un gruppo di elettori “autoconvocati”, che si sono incontrati sabato scorso a Bologna.
E se ciò avverrà, sarà anche grazie, o per responsabilità, di alcuni cremonesi. Sono undici, infatti, i cremonesi fra i 124 firmatari del “Manifesto di intenti”. Due di essi, poi, sono stati eletti al vertice dell’organizzazione che questo gruppo ha cominciato a darsi. Deo Fogliazza, infatti, sarà fra i tre del coordinamento nazionale, mentre Benito Fiori è stato eletto nel consiglio nazionale.
Ed è proprio Deo Fogliazza, portavoce del sindaco Gian Carlo Corada e diessino doc, a spiegare il senso dell’iniziativa.
“Per il momento - dice Fogliazza - si tratta non di un progetto politico, ma di una provocazione intellettuale, e così sarà almeno fin dopo le primarie del 16 ottobre. Il documento approvato sabato a Bologna ribadisce la domanda cui, per ora, non c’è risposta: come dare rappresentanza elettorale e istituzionale a tutti quegli elettori di centro sinistra che non si riconoscono nei partiti tradizionali? Non si tratta di poca cosa - aggiunge - se pensiamo che il valore aggiunto di chi ha votato solo il presidente, o solo il sindaco, o solo l’Ulivo viene calcolato fra il 6 e il 7 per cento. Due milioni di voti che faticano a trovare una collocazione senza il simbolo dell’Ulivo e che potrebbero mettere in discussione il risultato elettorale. Che progetto politico si propone loro? E’ partendo da queste considerazioni che abbiamo lanciato l’appello firmato da oltre 120 persone, fra cui docenti universitari e politici”.
Allora si va verso una lista dell’Ulivo alle prossime elezioni?
“Ripeto che per ora si tratta di una provocazione. Ancora non si sa quale sarà la fine della legge elettorale... in ogni caso per il momento siamo impegnati nelle primarie. Poi, anche sulla base di come verrà valutato il loro risultato, e sulle risposte che verranno, se verranno, alla nostra domanda vedremo il da farsi”.
E se verrà deciso di andare avanti con la lista dell’Ulivo come la metterà con la sua appartenenza, come molti altri fra i firmatari, a un partito?
“A quel punto mi si porrà anche il problema personale perché ci sarebbe una chiara incompatibilità. E non so se rinuncerei a quarant’anni di appartenenza”.
Fiorenzo Gnesi
 
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