15 Settembre, 2002
L'acqua dell'acquedotto di Cremona
I controlli dicono che è di buona qualità
 A seguito dei periodici controlli sulla qualità dell’acqua
potabile richiesti dall’Amministrazione Comunale, le autorità competenti,
ARPA e ASL, hanno comunicato che non esistono timori per la salute dei cittadini
che consumano abitualmente l’acqua erogata dall’acquedotto di Cremona. In
particolare l’ARPA dichiara che dalle analisi di routine e da quelle più
dettagliate ed approfondite effettuate nell’anno in corso sui vari punti di
controllo della rete dell'acquedotto non emerge la presenza significativa di
parametri tossici quali pesticidi, metalli pesanti, solventi.
L’ASL, cui compete in via esclusiva la formulazione del giudizio di
potabilità e tutte le valutazioni di carattere tossicologico legate all’uso
dell’acqua destinata al consumo umano, ha risposto che per quanto riguarda l’aspetto
batteriologico l’acqua di Cremona non ha mai dato problemi, occasionalmente
sono state riscontrate cariche batteriche “mosse”, ma i ricontrolli hanno
sempre dato esito favorevole. Questo fenomeno è da attribuire alla difficoltà
di una perfetta sterilizzazione del punto di prelievo (fontanelle pubbliche)
conseguent e all’impossibilità di interrompere il flusso d’acqua.
Dal punto di vista chimico è stata rilevata la presenza di alcune sostanze
quale ammoniaca, ferro, manganese e arsenico, che, talvolta, in alcuni punti
controllati, sono risultati superiori ai valori indicati dalla normativa
vigente. I primi tre parametri sono indicatori e, pur non inficiando il giudizio
di potabilità, possono conferire all’acqua caratteristiche non gradevoli
quali colore, formazione di depositi, macchie sui sanitari, odore. In base ai
dati di letteratura non rappresentano in ogni caso pericolo per la salute umana.
Per quanto riguarda l’arsenico, questo è costantemente sotto il limite
derogato (50 microgrammi/litro) attestandosi come media per l’anno 2005 sul
valore di 22,9 mcg/l.
L’ASL sottolinea tra l’altro che questi problemi saranno superati con l’entrata
in funzione entro l’anno corrente dei nuovi campi pozzi e dei relativi
impianti di trattamento che serviranno, tra l’altro, ad abbattere anche le
sostanze sopra citate.
Sull’acquedotto di Cremona ogni anno vengono effettuati effettuati dalle
autorità competenti circa 146 controlli batteriologici di routine, 18 controlli
chimici di routine, 6 controlli batteriologici di verifica e 6 controlli chimici
di verifica.
Nell’ambito della rete dell’acquedotto sono stati individuati 12 punti di
prelievo.
I parametri chimici controllati sono i seguenti: colore, odore, sapore, pH,
conducibilità elettrica, cloruri, solfati, durezza totale, residuo a 180 °C,
nitrati, nitriti, azoto ammoniacale, ossidabilità, trialometani totali,
triclorometano, dicloro-bromo-metano, di bromo-cloro-metano, tribromoetano,
dicloroetano 1,2, tricloroetilene+tetracloroetilene, ferro, manganese, fosforo,
cloro attivo libero, cloriti, arsenico, cadmio, cromo totale, piombo,
antiparassitari totali, 24 antiparassitari singoli. I parametri microbiologici
controllati sono i seguenti batteri coliformi a 37 °C, escherichia coli,
enterococchi, conteggio delle colonie a 37 °C, conteggio delle colinie a 22
°C, batteri coliformi, stafilococchi patogeni, pseudomonas aeruginosa,
aeromonas hydrophila, alghe, funghi, elminti e protozoi. Oltre a questi
controlli da parte delle autorità competenti vi sono gli autocontrolli
effettuati da AEM S.p.A.
 
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