ARTISTA: ALBERTO MORI
TITOLO DELLA MOSTRA: PHOTOMOTTI Vedi Sorridi Arridi
CURATORI: Dino Ferruzzi, Gianna Paola Machiavelli
INAUGURAZIONE: GIOVEDI 20 Ottobre 2005 ORE 18.00
APERTURA AL PUBBLICO: dal 21 Ottobre al 18 Novembre 2005
GENERE: Arte Contemporanea
ORARI DI APERTURA: da Lun. a Ven. 10 - 16 - Sab. 10 - 13 e su appuntamento,
festivi chiuso
INFORMAZIONI: tel/fax 0372 34190 - cell. 347 7798839 mail.
crac.cremona@artisticomunari.it
SEDE: CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea del Liceo Artistico
Statale "Bruno Munari" - Via XI Febbraio 80 Cremona
Direzione, segreteria, organizzazione: Dino Ferruzzi, Gianna Paola
Machiavelli, Ferdinando Ardigò
PHOTOMOTTI Vedi Sorridi Arridi
Il CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea del Liceo Artistico Statale “Bruno
Munari” di Cremona apre la propria stagione delle mostre. Il Centro, che sta
diventando un punto di riferimento sul territorio, quest’anno offrirà un
programma che si annuncia ricco di appuntamenti, fino a Luglio sarà possibile
partecipare a mostre, laboratori, seminari e progetti speciali tutti centrati
sull’arte contemporanea.
Si inizia Giovedì 20 ottobre alle ore 18, nella sede di Via XI Febbraio 80
inaugurazione con una bella installazione del poeta Alberto MORI, artista
poliedrico che per questo lavoro ha utilizzato il linguaggio fotografico e la
scrittura per creare uno spazio di riflessione dalle direzioni multiple.
Nella presentazione da “InserzionePhotMot” Maria Grazia Martina parla del
lavoro dell’artista nei termini di un componimento dittico polisemico, aperto,
di parola e di immagine, in cui la chiusa testuale del motto si allarga dal
senso al doppiosenso, al calembour ludico verbale, verso la direzione
infinita data dalle traiettorie scelte nelle immagini e lasciate all’intervento
dell’osservatore. Le parole e le immagini sono ritmate da paesaggi luminosi,
come fari penetranti in scritture quali segni tangibili di una riscrittura del
tempo reale. Fuori di esse la continuità…
Mori da un’ulteriore lettura del proprio lavoro, con Photomotti dice di
aver coniugato l’astrazione dell’immagine con la frase del motto di spirito
propria dell’ironia per ottenere una lettura contemporanea delle opere. All’atto
visivo del vedere le fotografie come linee condotte dalla luce, viene suggerita
una riflessione ludica per la mente attraverso le parole. Entrambe le azioni si
compongono in un unico piano. Lo sguardo sospinto dalla percezione lampante
delle fotografia si diverte poeticamente con la lettura.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 18 Novembre.
CRAC - CENTRO RICERCA ARTE CONTEMPORANEA LICEO ARTISTICO STATALE "BRUNO
MUNARI"
ARTISTA: ALBERTO MORI
TITOLO DELLA MOSTRA: PHOTOMOTTI Vedi Sorridi Arridi
CURATORI: Dino Ferruzzi, Gianna Paola Machiavelli
INAUGURAZIONE: GIOVEDI 20 Ottobre 2005 ORE 18.00
APERTURA AL PUBBLICO: dal 21 Ottobre al 18 Novembre 2005
GENERE: Arte Contemporanea
ORARI DI APERTURA: da Lun. a Ven. 10 - 16 - Sab. 10 - 13 e su appuntamento,
festivi chiuso
INFORMAZIONI: tel/fax 0372 34190 - cell. 347 7798839 mail.
crac.cremona@artisticomunari.it
SEDE: CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea del Liceo Artistico
Statale "Bruno Munari" - Via XI Febbraio 80 Cremona
Direzione, segreteria, organizzazione: Dino Ferruzzi, Gianna Paola
Machiavelli, Ferdinando Ardigò
PHOTOMOTTI Vedi Sorridi Arridi
Il CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea del Liceo Artistico Statale “Bruno
Munari” di Cremona apre la propria stagione delle mostre. Il Centro, che sta
diventando un punto di riferimento sul territorio, quest’anno offrirà un
programma che si annuncia ricco di appuntamenti, fino a Luglio sarà possibile
partecipare a mostre, laboratori, seminari e progetti speciali tutti centrati
sull’arte contemporanea.
Si inizia Giovedì 20 ottobre alle ore 18, nella sede di Via XI Febbraio 80
inaugurazione con una bella installazione del poeta Alberto MORI, artista
poliedrico che per questo lavoro ha utilizzato il linguaggio fotografico e la
scrittura per creare uno spazio di riflessione dalle direzioni multiple.
Nella presentazione da “InserzionePhotMot” Maria Grazia Martina parla del
lavoro dell’artista nei termini di un componimento dittico polisemico, aperto,
di parola e di immagine, in cui la chiusa testuale del motto si allarga dal
senso al doppiosenso, al calembour ludico verbale, verso la direzione
infinita data dalle traiettorie scelte nelle immagini e lasciate all’intervento
dell’osservatore. Le parole e le immagini sono ritmate da paesaggi luminosi,
come fari penetranti in scritture quali segni tangibili di una riscrittura del
tempo reale. Fuori di esse la continuità…
Mori da un’ulteriore lettura del proprio lavoro, con Photomotti dice di
aver coniugato l’astrazione dell’immagine con la frase del motto di spirito
propria dell’ironia per ottenere una lettura contemporanea delle opere. All’atto
visivo del vedere le fotografie come linee condotte dalla luce, viene suggerita
una riflessione ludica per la mente attraverso le parole. Entrambe le azioni si
compongono in un unico piano. Lo sguardo sospinto dalla percezione lampante
delle fotografia si diverte poeticamente con la lettura.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 18 Novembre.