15 Settembre, 2002
Allevamento avicolo di Casalorzo
Interrogazione in Consiglio provinciale di Giovanni Scotti (Lista Torchio)
Un nuovo allevamento autorizzato dalla Regione a Cingia de' Botti. Il mancato
nulla osta al progetto da parte di Provincia e Asl. Le preoccupazioni che hanno
portato alla nascita di un comitato di cittadini. Sono queste le premesse
contenute nell'interrogazione di Scotti (Lista Torchio) alla Provincia affinché
si convochi il Tavolo Avicolo alla presenza dell'Assessore all'Agricoltura, dei
Sindaci interessati, delle maestranze dell'impresa e del portavoce del comitato
spontaneo, per esaminare la questione. I risultati dell'approfondimento sono da
riferire al Consiglio.
Il testo integrale dell'interrogazione. Prot. n. 206077 del 31 ottobre 2005
Oggetto: Allevamento avicolo in località Casalorzo.
Il sottoscritto Giovanni Scotti, Consigliere capogruppo della Lista Torchio
Presidente:
- verificato che la Regione Lombardia ha autorizzato un impianto per
l'allevamento di galline ovaiole sul territorio di Cingia de' Botti;
- considerato che sia l'Amministrazione Provinciale, sia l'ASL della provincia
di Cremona, per quanto riguarda le rispettive competenze, avevano espresso
parere negativo sul progetto presentato dalla società Parmovo, subordinandolo a
migliorie;
- considerato che la proposta dell'insediamento aveva trovato il parere
contrario in via preventiva anche del Consiglio comunale del confinante Comune
di Derovere, la cui cittadinanza residente, specie nell'abitato della frazione
Casalorzo, preoccupata per il possibile disagio derivante da ipotizzata
insalubrità dei nuovi impianti, si è costituita in comitato spontaneo di
controllo sociale;
- considerato che è prioritaria la necessità di avere un quadro certo e reale
della situazione, affinché non si alimentino ingiustificati timori, ma neppure
vengano sottovalutati o nascosti eventuali disagi derivanti dall'insediamento
oppure incongruenze nelle autorizzazioni;
- nel rispetto della imprenditorialità dell'azienda titolare
dell'autorizzazione e dell'autonomia amministrativa del Comune di Cingia de'
Botti, ma anche della tutela della cittadinanza e dei diritti del confinante
Comune di Derovere:
si chiede
1) se non si ravvisi l'opportunità di una urgente convocazione del "Tavolo
del settore avicolo" per una attenta disamina della problematica,
coinvolgendo anche gli Assessori e i competenti funzionari dei settori
Territorio e Agricoltura, nonché i Sindaci Massimo Ponzoni e Terenzio Neva di
Cingia de' Botti e Derovere, il rappresentante della società Parmovo, il
portavoce del comitato spontaneo dr. Italo Soldi;
2) di riferire al Consiglio Provinciale, una volta verificata la situazione, al
fine di chiarire, anche a beneficio dell'opinione pubblica, gli aspetti
sanitari, territoriali, zootecnici del nuovo allevamento autorizzato e, sulla
base delle risultanze, di esprimere quale sia la posizione che l'Amministrazione
Provinciale intende tenere in merito.
Il Capogruppo L.T.P.
Giovanni Scotti
 
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