15 Settembre, 2002 «Accuse inaccettabili» alla Digos Borghetti (An) all’assessore Anna Rozza: spiegazioni e scuse
Interrogazione urgente al Consiglio presentata dal
consigliere provinciale Maurizio Borghetti di Alleanza Nazionale in merito alla
dichiarazione fatta durante il Consiglio del 9 novembre dall'Assessore ai
Servizi Sociali Anna Rozza, in seno al dibattito sui luoghi di culto. Per
Borghetti contiene accuse "inaccettabili" alla Digos. Vuole
spiegazioni e scuse. IL TESTO INTEGRALE - INTERROGAZIONE URGENTE prot. n. 16 nov. 216215
Nel Consiglio provinciale del 9 novembre 2005, l'assessore Rozza, seduta al
banco della Giunta, è intervenuta nel dibattito seguito alla mia presentazione
della mozione sui centri islamici e ha coinvolto la Digos.
Riporto quanto ascoltato:
'Credo che il diritto alla religione sia un diritto che è già sancito dalla
Costituzione. Non abbiamo bisogno di sancirlo noi. Noi abbiamo approvato l'anno
scorso un bilancio 2005 con una mia relazione che ha messo in testa l'articolo 3
della Costituzione che dice che i cittadini sono uguali davanti alla Legge. Oggi
è stato citato l'articolo 8 e ho citato anche l'articolo 11. Ora, io credo che
da tutti questi presupposti debba nascere la non volontà, così mi pare di
avere capito, di assumere come credibili le affermazioni fatte dal consigliere
Borghetti che ha usato delle espressioni (piccola pausa) Non so. Ha delle
relazioni molto forti con la Digos il Consigliere Borghetti oppure sta facendo
questo lavoro senza che noi lo sappiamo. Sta in qualche modo inculcando una
cultura del sospetto che va al di là di qualsiasi limite del buon gusto e delle
aspettative della cultura e della democrazia. Credo che si sia compiuto qui
dentro con la sua mozione un atto estremamente grave'
Le accuse rivolte al sottoscritto sono sbagliate nella forma e nel merito in
quanto nel mio intervento avevo semplicemente citato le motivazioni della
sentenza di un Giudice della Repubblica Italiana.
Il tono e le connessioni logiche del discorso dell'assessore Rozza portano in
modo inequivocabile a considerare l'azione della Divisone della Polizia di Stato
come non democratica, non costituzionale e depositaria della 'cultura del
sospetto'.
Ritengo tali accuse rivolte alla Digos inaccettabili.
Le Forze dell'Ordine della nostra Repubblica sono in prima linea nella lotta
alla criminalità e al terrorismo e nella difesa delle nostre Istituzioni
democratiche. Per questa missione e per fedeltà ai valori e ai principi della
Repubblica Italiana rischiano e sacrificano la vita. Meritano pertanto un
altissimo rispetto e il nostro ringraziamento.
Chiedo pertanto
Spiegazioni in merito a quanto avvenuto.
Se il sig.Presidente intende esprimere le scuse della Provincia di Cremona alla
Digos.
Maurizio Borghetti - Alleanza Nazionale