Una scadenza importante che riguarda le condizioni di vita e i diritti di
tutte e di tutti
A CREMONA PARTECIPIAMO AL PRESIDIO UNITARIO
ORE 15 PIAZZA DEL COMUNE Cortile Federico II
Il 25 novembre i sindacati hanno proclamato uno sciopero generale di tutte le
categorie contro una legge finanziaria ingiusta, sbagliata e inadatta a
rispondere ai problemi e alle esigenze del paese.
L’Arci aderisce e invita i suoi soci a partecipare alle manifestazioni che
si svolgeranno in tutta Italia. Si tratta di una scadenza importante, che non
riguarda solo il mondo sindacale, ma che parla a tutti i cittadini. In gioco ci
sono infatti il diritto ad una esistenza e ad un lavoro dignitosi.
L’Italia è oggi un paese in cui milioni di persone vivono sotto la soglia
di povertà e che per la prima volta conosce il fenomeno dei worker poors
(lavoratori poveri). C’è poco lavoro e quello che c’è è spesso cattivo
lavoro, lavoro precario, senza diritti, sottopagato. I servizi essenziali, la
sanità, la scuola soffrono una cronica sottrazione di risorse. Cresce il
divario tra nord e sud del paese, dove spesso l’unica possibilità di
sopravvivenza è l’arruolamento nelle fila della criminalità organizzata.
Questa finanziaria aggrava ancora la situazione. Si riduce drasticamente il
trasferimento di risorse agli enti locali, con una conseguente ulteriore
riduzione dei servizi, si penalizzano gli investimenti al sud, si tagliano le
risorse per gli ammortizzatori sociali, si tagliano i fondi per la cooperazione
internazionale, non viene adottata nessuna misura che garantisca una più equa
redistribuzione del reddito. Un vero massacro sociale con una manovra
finanziaria che oltre a tutto non migliorerà ma peggiorerà la situazione del
deficit e del debito pubblico.
C’è bisogno di un profondo cambiamento, di un’alternativa politica,
economica e sociale vera.
Al centro vanno rimessi i diritti, il rispetto della vita e della dignità
delle persone, un’idea di giustizia sociale che sani le tante ferite aperte da
questo governo. A tutte e tutti va restituito il diritto al futuro.