In occasione delle festività natalizie la mostra sarà aperta al pubblico
con ingresso ridotto a 7 euro fino all'Epifania (6 gennaio compreso).
Inoltre, sino a fine mostra, è compresa nel biglietto d’ingresso la visita
gratuita al Museo civico Ala Ponzone (che include la Pinacoteca e il Museo
Stradivariano).
La mostra, promossa e organizzata dall’Apic di Cremona con il patrocinio e
il contributo della Regione Lombardia e della Fondazione Comunitaria della
Provincia di Cremona, si realizza grazie alla collaborazione con la
Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano e con prestiti del Museo
di Capodimonte: un incontro fortunato che consente di presentare a Cremona una
serie di capolavori assoluti della storia dell’arte in quanto opere di
indiscutibile valore scientifico e culturale.
La mostra, con saggi in catalogo di Mina Gregori e Nicola Spinosa, presenta
nell’insieme 22 dipinti, 11 disegni, 17 oggetti oltre a 53 porcellane di
manifattura napoletana.
Tra i dipinti in mostra, vi sono opere di Andrea Mantegna, la Sant’Eufemia
del 1454 proveniente dalla collezione del cardinale Stefano Borgia; di
Sofonisba Anguissola, con il bellissimo Autoritratto alla spinetta; di
Boccaccio Boccaccino, tra cui l’Adorazione dei pastori, che è
considerata una tra le sue opere più significative; di Polidoro Caldara, detto
da Caravaggio, tra cui l’Andata al Calvario: uno dei tre bozzetti
preparatori per la grande tavola raffigurante l’Andata al Calvario eseguita
per la chiesa dell’Annunziata ai Catalani di Messina e ora anch’essa a
Capodimonte. E ancora, opere di Giovan Battista Moroni, Bernardino Campi,
Callisto Piazza e moltri altri.
Tra gli oggetti spiccano meravigliosi esempi di scultura del Cinquecento,
come i busti dello scultore di fiducia di casa Farnese, Guglielmo della Porta,
il Busto di Macrino, in bronzo, e il Busto di Paolo III
(Alessandro Farnese), in marmo bianco di Carrara. Non mancano poi oggetti
singolari come le Teste di martora in cristallo di rocca, gioielli molto
in voga nel Cinquecento che venivano applicati sulle stole di pellicce di
martora per rivestire e impreziosire la testa dell’animale. Manifatture
realizzate per la prima volta a Milano.
Le porcellane di Capodimonte e della Real Fabbrica di Napoli sono infine
capolavori pregiatissimi della celebre manifattura settecentesca con esempi di
vasellame e di statuine realizzate dal capo-modellatore della manifattura
Giuseppe Gricci, al quale si deve tutta la produzione plastica di Capodimonte.
Figure che riproducono la gente comune: dai venditori ambulanti agli abitanti di
Napoli, ai mendicanti, ai domatori di fiere e ai personaggi della Commedia dell’Arte,
tra cui naturalmente Pulcinella e Colombina, e che, per quanto trovino un
precedente in quelle realizzate da Kaendler ed Eberlein a Meissen, si
distinguono per la varietà dei soggetti e il sorprendente realismo.
La ricchezza delle raccolte di Capodimonte, frutto dell’intelligente
collezionismo dei Farnese e, in seguito, della corte dei Borbone, è stata
integrata ed estesa, fino ai giorni nostri, da ulteriori acquisizioni, spesso di
interi nuclei. Le opere testimoniano la bellezza e l’articolazione di un
patrimonio artistico accumulato nel corso di secoli, sopravvissuto alle
difficili condizioni politiche e ai numerosi cambiamenti dinastici.
Proprio in virtù della capacità rappresentativa di cui godono le collezioni
del Museo di Capodimonte nei confronti di una cultura non ristretta all’ambito
napoletano, ma più ampiamente diffusa in Italia e in Europa, capace di
sottolinearne le originalità e, nello stesso tempo, i rapporti e le influenze
reciproche, la mostra cremonese costituisce, da un lato, occasione di maggiore
conoscenza di un patrimonio prezioso e, dall’altro, opportunità di
approfondimento dei legami e dei percorsi che fanno oggi scoprire nelle
collezioni napoletane presenze lombarde ed anche cremonesi.
Mostra promossa da Associazione Promozione Iniziative Culturali di Cremona
in collaborazione con
Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano
Museo di Capodimonte
Museo civico Ala Ponzone di Cremona
Con il patrocinio e il contributo di
Regione Lombardia
Culture, Identità e Autonomie della Lombardia
Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona
Catalogo con saggi di
Mina Gregori e Nicola Spinosa