15 Settembre, 2002
Giunta Comunale del 14 dicembre
Tra i vari argomenti: patrocinio alla campagna di sensibilizzazione sui temi della pulizia e del decoro cittadino
 Mozione in data 7 dicembre 2005 presentata dal Capogruppo
del Gruppo Consiliare “Forza Italia” Ferdinando Quinzani in ordine al ciclo
integrato dell’acqua (Competenza del Consiglio Comunale - esame preliminare).
Assegnata al Consiglio Comunale per la discussione
Ordine del Giorno in data 7 dicembre 2005 presentato dal Capogruppo del
Gruppo Consiliare “Verdi per la Pace” Matteo Lodi in ordine al deragliamento
di un treno a Cavatigozzi con il rischio di una esplosione di idrocarburi
avvenuto il 6 dicembre 2005 (Competenza del Consiglio Comunale - esame
preliminare).
Assegnato al Consiglio Comunale per la discussione
Costituzione in giudizio nell’atto di citazione per chiamata in causa di
terzi proposto da AEM SERVICE s.r.l. davanti il Tribunale di Cremona.
La Giunta Comunale ha deliberato di costituirsi in giudizio nell’atto di
citazione per chiamata in causa di terzi proposto, davanti al Tribunale di
Cremona, da AEM SERVICE s.r.l. nei confronti del Comune di Cremona, Avv. Aldo
Aschieri, KCONSULTING ENGINEERING, Ministero per i Beni e le attività Culturali
e Arc. Maurizio Nardi, nella causa promossa dagli avvocati Aldo Aschieri e
Marzia Soldani.
Concessione del patrocinio del Comune di Cremona alla manifestazione
denominata “Kart Racing Week” promossa dal 6 al 14 maggio 2006 dal Karting
Club Cremona nel Piazzale Atleti Azzurri d’Italia.
Concessione del patrocinio del Comune di Cremona al “IV Certamen Cremonense”,
gara nazionale di latino promossa dall’Associazione ex alunni del
Liceo-Ginnasio “D.Manin” in collaborazione con l’Associazione Italiana di
Cultura Classica delegazione di Cremona in programma lunedì 3 aprile 2006,
nonché adesione alla manifestazione per la premiazione dei vincitori in
programma nel mese di maggio 2006.
Concessione del patrocinio del Comune di Cremona alle manifestazioni promosse
dal Centro Ricerca Arte Contemporanea del Liceo Artistico Statale di Cremona
nell’anno didattico 2005 - 2006.
Concessione del patrocinio del Comune di Cremona al progetto “Stato e
antistato. Le mafie come inquinanti del sistema democratico. Le azioni di
contrasto” promosso dal Liceo Artistico Statale - sede di Cremona nell’anno
scolastico 2005 - 2006.
Concessione del patrocinio del Comune di Cremona alla campagna di
sensibilizzazione sui temi della pulizia e del decoro cittadino promossa da
A.E.M. Gestioni S.r.l. a partire dal dicembre 2005.
Approvazione dei criteri e delle norme generali per l’insediamento, l’esercizio
e la valorizzazione delle attività di somministrazione di alimenti e bevande, a
sensi dell’art. 8 della L.R. 24 dicembre 2003 n. 30 (Competenza del Consiglio
Comunale - esame preliminare).
La Giunta Comunale, espresso parere favorevole, ha assegnato questo oggetto al
Consiglio Comunale per l’approvazione. A seguito della modifica del Titolo V
della Costituzione, che ha attribuito alle Regioni una competenza esclusiva in
materia di commercio, la Regione Lombardia, con legge 24 dicembre 2003, n.30, ha
provveduto a disciplinare ex novo l’attività di somministrazione di alimenti
e bevande, in precedenza regolata dalla legge nazionale, demandando alla Giunta
Regionale di fissare gli indirizzi generali per la predisposizione da parte dei
Comuni dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni. Questi indirizzi sono
stati emanati con successiva deliberazione della Giunta Regionale il 17 maggio
2004. Per completare il quadro normativo, rendendo pienamente operativa la
riforma, si è reso necessario, a livello locale, procedere all’adozione dei
criteri di competenza comunale. La nuova disciplina regionale pone in carico ai
Comuni i seguenti adempimenti di carattere normativo (oltre a quelli gestionali
legati al rilascio dei titoli autorizzativi): nomina della commissione preposta
ad esprimere parere sugli atti programmatori e regolamentari di carattere
generale; adozione dei criteri per il rilascio delle nuove autorizzazioni e il
trasferimento degli esercizi esistenti; fissazione, con provvedimento del
Sindaco, dei limiti orari, entro le fasce massime stabilite dalla Regione. In
sede di attuazione di queste norme, il Settore Legislazione Commerciale,
completate le formalità relative all’istituzione della commissione, ha quindi
provveduto ad elaborare il documento di programmazione, effettuando
preliminarmente un’analisi della realtà locale, con particolare riguardo alle
caratteristiche e al dimensionamento della domanda e dell’offerta nello
specifico comparto commerciale, e all’evoluzione dei consumi. Allo scopo, si
è fatto ricorso ai dati, alle elaborazioni e agli studi delle principali e più
accreditate fonti (ISTAT, CENSIS, FIPE, Istituto Tagliacarne, Hotrec, Cerved)
rapportandoli, in quanto possibile, alla scala comunale, mentre per le indagini
conoscitive sull’andamento demografico e sulla consistenza della rete di
somministrazione ci si è avvalsi delle banche dati interne al Comune (Ufficio
Statistica e Sportello Unico). E’ stato pertanto realizzato il documento di
programmazione “Criteri e norme generali per l’insediamento, l’esercizio e
la valorizzazione delle attività di somministrazione e bevande” da parte del
Settore Legislazione Commerciale. Questo documento è stato predisposto, in
conformità agli indirizzi regionali e sulla base di un’approfondita analisi
socio-economica, tenendo conto delle prescrizioni degli strumenti urbanistici,
delle caratteristiche del territorio, della densità della rete di
somministrazione e della presumibile capacità di domanda della popolazione
residente e fluttuante, in modo da assicurare la migliore funzionalità e
produttività del servizio da rendere al consumatore, con particolare attenzione
ai fenomeni che possono incidere sulla determinazione del fabbisogno di
autorizzazioni, nel periodo di validità triennale dei criteri. L’elaborato
proposto contiene norme e linee programmatiche espressamente finalizzate allo
sviluppo ed all’innovazione della rete comunale dei pubblici esercizi, anche
con l’obiettivo di contribuire a valorizzare l’immagine della città, del
suo territorio e delle sue tradizioni enogastronomiche. La competente
Commissione Consiliare, il 9 dicembre scorso, esaminata la proposta, ha espresso
parere favorevole all’unanimità suggerendo alcune modifiche che sono state
accolte e recepite nel testo definitivo. Non appena i “Criteri e norme
generali per l’insediamento, l’esercizio e la valorizzazione delle attività
di somministrazione e bevande” saranno approvati dal Consiglio Comunale, in
conformità a quanto previsto dalle disposizioni transitorie, l’Amministrazione
Comunale si riserva di adottare, con successivo provvedimento, il piano di
localizzazione delle aree pubbliche da destinare alla localizzazione di
attività di somministrazione di alimenti e bevande.
Delimitazione volumetrica della copertura delle vasche olimpionica e
didattica presso le piscine comunali del centro F.I.N. al Po. Approvazione
progetto preliminare.
La Giunta Comunale ha deliberato di accettare il progetto preliminare per la
delimitazione volumetrica della copertura delle vasche olimpionica e didattica
presso le piscine comunali del Centro Federazione Italiana Nuoto (FIN) al Po,
predisposto e donato gratuitamente dalla FIN Comitato Regionale Lombardo. Ha
quindi approvato questo progetto. Il preventivo di spesa per i lavori previsti
ammonta a complessivi € 1.500.000,00.
Approvazione degli indirizzi per la realizzazione di attività di promozione
e diffusione delle scienze economiche e giuridiche e delle discipline affini e
connesse per l’anno 2006 da affidarsi al Centro Studi Aziendali e
Amministrativi.
Approvazione degli indirizzi per la realizzazione dei corsi dell’Università
della Terza Età nell’anno 2006 e concessione del patrocinio del Comune di
Cremona.
Approvazione degli indirizzi per la promozione della cultura classica nell’anno
2006 e concessione del patrocinio del Comune di Cremona.
Realizzazione di un nuovo archivio comunale: approvazione del progetto
preliminare.
Si rende necessaria la realizzazione di una nuova sede dell’archivio comunale
adeguata ad accogliere il materiale d’archivio, attualmente disponibile in
più sedi, e dimensionata in modo tale da poter ospitare quello che verrà
prodotto nei prossimi anni. Ora il materiale archiviato è collocato in più
locali non del tutto adeguati alla destinazione d’uso: hanno infatti
dimensioni insufficienti per garantire il fisiologico sviluppo di un archivio e
soprattutto necessitano di interventi di adeguamento alle vigenti normative di
sicurezza. La tipologia individuata è quella del capannone ad un unico piano
realizzato mediante elementi prefabbricati. In sede di progetto preliminare sono
state operate scelte tali da garantire la massima flessibilità rispetto al tipo
di dotazioni specifiche con cui verrà attrezzato l’edificio. In
considerazione di una gestione ottimale degli spazi che consenta il massimo
grado di occupazione degli stessi e limiti le dimensioni del fabbricato, sono
previste scaffalature con attrezzature per l’automazione delle attività di
archiviazione. Il materiale da archiviare è stato individuato, da parte del
Servizio Archivio e Protocollo, in circa 7.500 metri lineari di materiale
cartaceo costituito generalmente da falconi/pratiche. In ragione delle
necessità ipotizzate e di uno sviluppo futuro il dimensionamento tiene conto di
circa 15.000 metri lineari di materiale. La nuova sede dell’archivio verrà
realizzata in aree di proprietà comunali o in disponibilità dell’Amministrazione
Comunale. Le dimensioni del fabbricato sono di 30 per 50 metri per una
superficie coperta di 1500 metri quadri. L’area di pertinenza consente l’accessibilità
su tutti i lati del fabbricato. Sono previsti due accessi carrai e quattro
uscite di emergenza, due per ogni lato. Questo tipo di costruzione, con ampie
luci, in assenza o con un numero limitato di elementi strutturali nell’area
interna disponibile, consente di ospitare agevolmente diverse tipologie di
attrezzature destinate a ricevere il materiale cartaceo d’archivio. Nello
specifico è stato preso in considerazione un sistema di archiviazione di tipo
automatizzato: lo stoccaggio del materiale avviene in contenitori riposti in
scaffalature e gli stessi sono movimentabili mediante attrezzatura meccanizzata
automatizzata e gestita con software dedicato e personalizzato. L’operatore d’archivio
non si muove tra le scaffalature, ma attende in una piazzola che il macchinario
porti a lui il contenitore che contiene il materiale richiesto. Il tipo di
attrezzature ipotizzate consentono una gestione ottimale del materiale d’archivio
in un’unica sede attraverso una informatizzazione ed automazione dei processi,
migliorando nel contempo le condizioni di lavoro degli operatori nella
movimentazione sia manuale che meccanizzata del materiale archiviato. Il
fabbricato consente comunque la possibilità di adottare attrezzature con un
minor grado di automazione, come ad esempio gli armadi compattabili scorrevoli
su guida. A servizio dell’archivio sono previsti dei locali accessori, come l’ufficio
con sala di lettura per eventuale consultazione, i servizi igienici per gli
operatori, i locali tecnici per ospitare le dotazioni impiantistiche. L’area
di pertienza del fabbricato, pavimentata nei percorsi di accesso carraio e
pedonale, sarà opportunamente illuminata, dotata di adeguata recinzione e di un
accesso carraio possibilmente con cancello automatizzato.
Ricognizione del Piano Occupazionale dell’Ente attuato nel triennio
2003-2005 in relazione alla programmazione del fabbisogno di personale. Presa d’atto
degli accessi esterni e delle progressioni verticali interne disciplinate dal
CCNL 31 marzo 1999 e dai principi dettati dalla Corte Costituzionale in materia
di riserva dei posti.
La dotazione organica dell’Ente è documento organizzativo necessario alla
soddisfazione dei compiti e degli obiettivi programmati dall’Amministrazione e
che, pertanto, è opportuno procedere ad una costante verifica degli effettivi
fabbisogni nel rispetto delle norme in materia di accessi sia relativamente ai
posti da destinare all’esterno, sia relativamente alla valorizzazione delle
risorse di personale interno attraverso l’istituto contrattuale delle
progressioni interne di carriera. Rispetto ai posti vacanti in dotazione
organica, si è proceduto, nel triennio 2003-2005, all’attuazione di procedure
di assunzioni dall’esterno per la copertura di 30 posti e in tale arco
temporale non è stata realizzata alcuna procedura di progressione verticale
riservata al personale dipendente. In relazione all’adozione dei nuovi e
sempre più attuali schemi organizzativi dell’Ente ed alle necessità
manifestate dai dirigenti dei Settori, si è ritenuto di procedere ad un’analisi
dei fabbisogni di personale che possa esaudire l’applicazione dell’istituto
della progressione verticale. A seguito degli incontri di trattativa sindacale,
è stato raggiunto un accordo di concertazione che consente l’apertura di
procedure selettive interne per l’attuazione di 37 progressioni verticali nell’ambito
della dotazione organica dell’Ente. Per garantire il rispetto degli equilibri
di accesso ai posti vacanti (procedure esterne e procedure interne rispettando
il 50% dei posti per ogni tipologia), così come auspicato dal Contratto
Nazionale di Lavoro e dai principi dettati dalla Corte Costituzionale, del lieve
squilibrio che si verifica nel periodo considerato (2003-2005) tra numero di
accessi esterni (30) e numero di progressioni interne di carriera (37), si
terrà conto nella futura programmazione dei fabbisogni di personale affinché
le assunzioni che si attueranno tengano conto delle necessità del ricorso alle
procedure esterne per un numero di posti pari alla differenza verificatasi (7).
Trattandosi di progressioni interne di carriera, non sono da considerarsi come
“nuove assunzioni”, ma come “trasformazioni del rapporto di lavoro già in
essere” e che pertanto non è necessario attendere l’emanazione del Decreto
della Presidenza del Consiglio dei Ministri che detta criteri e limiti alle
assunzioni negli Enti Locali. La spesa derivante da questa applicazione
contrattuale troverà copertura finanziaria nell’ambito dei prossimi bilanci
dell’Ente. La Giunta Comunale ha preso atto dunque del piano di occupazione
dell’Ente nel triennio 2003-2005 per quanto riguarda la programmazione del
fabbisogno di personale, nonché degli accessi esterni e delle progressioni
verticali interne e ha dato mandato al Direttore del Settore Personale di
procedere all’apertura delle selezioni interne previa individuazione dei
profili professionali necessari.
Approvazione della bozza di Protocollo di Intesa da stipularsi con la
Provincia di Cremona per la realizzazione di interventi di supporto all’integrazione
degli alunni stranieri nelle scuole secondarie di secondo grado e nei centri di
formazione professionale presenti nel territorio del Comune di Cremona.
La presenza di studenti stranieri nel sistema di istruzione e formazione
professionale del territorio, caratterizzata da una crescita progressiva nel
corso degli ultimi anni, richiede, da parte degli istituti scolastici superiori
e degli enti di formazione, un impegno consistente, finalizzato all’integrazione
dei giovani, in particolare per quanto riguarda la loro conoscenza della lingua
italiana quale presupposto per la soddisfacente partecipazione all’attività
didattica ed il conseguimento di risultati formativi. Gli istituti scolastici
superiori e gli enti di formazione richiedono il supporto degli enti locali
competenti per sostenere e rendere più sistematici gli interventi di
alfabetizzazione fino ad ora avviati in modo non coordinato. Docenti e dirigenti
degli istituti scolastici e degli enti di formazione professionale rilevano che
le risorse attualmente in campo risultano scarse rispetto al fabbisogno di
alfabetizzazione di tale tipo di utenza e che, in alcuni casi, esiste un’esigenza
di ripensare e migliorare la tipologia degli interventi già avviati. Spesso gli
istituti scolastici superiori e gli enti di formazione professionale non sono
preparati a gestire la presenza in classe di alunni extracomunitari, di cui non
sono in grado di valutare le affettive competenze e conoscenze pregresse e
quindi di valorizzarne le potenzialità. Risultano inoltre opportune specifiche
azioni di orientamento, rispetto alla scelta del percorso di studi, rivolte agli
studenti stranieri in uscita dalle scuole medie inferiori, oppure appena giunti
in Italia e con età anagrafica idonea per l’iscrizione alle scuole superiori.
Il Comune di Cremona già da diversi anni interviene con contributi nell’ambito
del diritto allo studio a sostegno delle attività di alfabetizzazione ed
integrazione programmate dai singoli istituti scolastici superiori. Il Comune di
Cremona intende dare seguito alle iniziative già intraprese in questo campo ed
intende collaborare con la Provincia di Cremona per realizzare un intervento
finalizzato a supportare, per l’anno scolastico in corso e per l’avvio di
quello successivo, l’inserimenti di studenti stranieri di recente immigrazione
in Italia negli istituti scolastici superiori e negli enti di formazione
presenti sul territorio comunale, attraverso attività di alfabetizzazione
rivolte a gruppi di studenti di diversi istituti ed enti di formazione, omogenei
rispetto al livello di bisogno e di conoscenza pregressa della lingua italiana.
Su queste basi, la Giunta Comunale ha approvato la bozza di Protocollo di Intesa
da stipularsi con la Provincia di Cremona per la realizzazione di interventi di
supporto all’integrazione degli alunni stranieri nelle scuole secondarie di
secondo grado e nei centri di formazione professionale presenti nel territorio
del Comune di Cremona, dando atto che la spesa complessiva del progetto ammonta
a € 24.000,00, ripartiti equamente tra Comune e Provincia.
Approvazione degli atti fondamentali dell’Azienda Speciale Comunale “Cremona
Solidale” - Piano programma, contratto di servizio e bilanci di previsione
(Competenza del Consiglio Comunale - esame preliminare).
L’art. 21 dello Statuto dell’Azienda Speciale “Cremona Solidale”,
secondo i dettami del testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti
Locali, prevede che gli atti fondamentali dell’Azienda siano soggetti all’approvazione
del Consiglio Comunale. A seguito dell’indicazione degli indirizzi strategici
che l’Amministrazione Comunale ha deliberato sulla gestione aziendale dei
servizi per l’anno 2006, il Consiglio di Amministrazione di “Cremona
Solidale” ha approvato il Piano programma, il Contratto di Servizio che regola
i rapporti con il Comune di Cremona, nonché i Bilanci di Previsione, Annuale e
Pluriennale. Gli uffici preposti hanno provveduto ad esaminare i contenuti,
trasmessi sollecitamente dal Direttore Amministrativo dell’Azienda,
ritenendoli in linea con gli indirizzi espressi dal Comune e, per gli aspetti
economici, con le previsioni del Bilancio comunale per il 2006. Preso atto di
questo, la Giunta Comunale, valutata la documentazione pervenuta dall’Azienda
Speciale “Cremona Solidale”, l’ha assegnata al Consiglio Comunale per l’approvazione.
 
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