| 15 Settembre, 2002 Sì alla facoltà di medicina
 Votata all'unanimità in Consiglio Provinciale la mozione di Galmozzi (Prc) e Gugliermetto (Margherita)
 
 
   Votata all'unanimità da parte del Consiglio Provinciale la mozione presentata 
dai consiglieri Galmozzi (Prc) e Gugliermetto (Margherita) per l'insediamento 
della facoltà di medicina e chirurgia, d'intesa con università di Pavia a 
supporto dell'azione già intrapresa dalla Provincia. "Crediamo - ha detto 
Gugliermetto presentando la mozione - che radicare una presenza di alta 
formazione universitaria sarebbe importante per gli ospedali della provincia in 
particolare Oglio Po e i servizi sanitari del casalasco. Diamo quindi pieno 
mandato al Presidente Torchio, rimarchiamo il valore aggiunto che università dà 
al territorio che la ospita e ribadiamo la fiducia nel percorso intrapreso". Per 
l'Ass. Morini "l'implementazione dell'offerta universitaria a Cremona con 
riguardo particolare soprattutto al casalasco, dando maggiore forza allo stesso 
Oglio Po è un'operazione intelligente, che va sostenuta, la presa di posizione 
comune del Consiglio può aiutare, serve anche che le forze produttive siano 
unite nella richiesta, perché interessa anche altri territori". Sulle prospettive aperte si è soffermato l'On. Torchio. "Il primo percorso - ha 
riferito - riguarda la facoltà di scienze motorie, laurea triennale, richiesta 
sul fronte sportivo e della riabilitazione, abbiamo la risorsa di Santa Chiara 
con 80 posti letto a livello di college nella realtà casalasca, strumentazioni 
di sale adatte, a cui si aggiunge l'intero sistema socio assistenziale da 
Sospiro al Casalasco ha messo a disposizione delle strutture, c'è poi il centro 
legato alla medicina sportiva della Baslenga di Casalmaggiore ecc….". Per 
Medicina sono attivi dei percorsi per decentrare sul territorio una vera e 
propria facoltà. "Qui non c'è il piatto ricco di banche o di sistema fondazioni 
presenti in altre province - ha ammesso Torchio -. Il vuoto va colmato con altri 
mezzi. Dentro ad un sistema collegato, orientando tutte le risorse possibili. 
C'è voglia e volontà, chiediamo anche ai comuni di fare sistema, mettendo nei 
piani di zona l'inizio di una programmazione che permetta di far partire 
qualcosa. Il dialogo con l'università c'è e anche con l'ospedale e la Regione".
 E' intervenuta la consigliera dei Ds Cristina Manfredini: "abbiamo un rapporto 
di 40 anni con università di Pavia, è stata la prima che si è legata al 
territorio cremonese, la facoltà di medicina dà la possibilità di incrementare 
la libertà di ricerca, sarebbe un tassello importante nel patto per lo sviluppo. 
E' vero non abbiamo la banca popolare, ma agli Enti Locali non è mai venuta la 
tentazione di sospendere aiuti all'università, portare a buon fine l'intesa con 
gli ospedali potrebbe essere la giusta ricompensa alla nostra tenacia".
 Il consigliere provinciale della Lega Cesare Giovinetti ha detto di essere 
favorevole perché: "ogni struttura universitari che si inserisce sul territorio 
è qualcosa che crea progresso e servizio, la collocazione all'Oglio Po andrebbe 
a coprire una zona che al momento non gode di servizi". "In ogni caso - ha 
proseguito - dobbiamo perseguire tutte le strade perché venga a Cremona, se a 
Lodi c'è la banca popolare italiana, non possiamo dimenticare che lo stesso 
gruppo sta effettuando un forte decentramento; le cremonesi sono 
amministrativamente autonome, possiamo tentare di ottenere finanziamenti". Sono 
intervenuti anche i consiglieri Pierfranco Patrini (Udc) e Giuseppe Redegalli (Fi).
 
 
 
 
 
 
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