15 Settembre, 2002
Calcio,unioni gay e Palestina: serve cambiare. di Gian Carlo Storti
articolo pubblicato su il settimanale Il Piccolo del 20 maggio 2006
Calcio: " Passare dal vizio alla virtu'
" .
Così ha affermato Guido Rossi, nuovo commissario
della Figc appena nominato all'unanimità
dalla Giunta Esecutiva. Ha inoltre riaffermato
che " le sanzioni dovranno essere applicate
- ha aggiunto Rossi, riferendosi allo scandalo
delle intercettazioni telefoniche - e uno
degli snodi su cui lavorare sarà il rapporto
tra la giustizia sportiva ed ordinaria".
Di calcio non so nulla. Ero, da bambino tifoso
della Juve , perchè mi piaceva Omar Sivori
e sue figurine valevano davvero tanto.. Con
una figurina di Sivori ti permetteva ,quasi,
di farti un intero album..tantè che erano
poche quelle figurine messe in circolazione
dalla Panini.
A ben pensarci anche quella era una regola
di mercato...ma vabbè era un gioco.
Su questa vicenza dello scandalo del calcio
solo due osservazioni.
La prima è che è una vergogna che i palloni
di cuoio, quelli pesanti e regolari, vengano
cuciti dai bambini indiani o del terzo mondo.
Sappiamo che nella storia dell'umanità il
lavoro minorile c'è sempre stato. Ma nel
mondo non globalizzato del secolo scorso
era funzionale alla attività familiare ,
spesso alla attività di cura. Oggi invece
lo scandalo è che sul lavoro minorile vi
è dietro una vera e propria catena di sfruttamento
gestita dalle grandi imprese multinazionali
dello sport. E questo è un fenomeno da combattere..
La seconda è che girano troppi soldi, troppi
interessi sono concentrati su una partita.
Un gool vale miliardi, un rigore chissà,
un gool annullato poi...Insomma uno schifo.
La terza è che la fase "nuova del calcio
italiano" , come era stata definita
dal nostro benamato Presidente Berlusconi
è fallita, naufragata fra i debiti e le denunce.
Quindi sono dalla parte di questo Sig. Gruido
Rossi che ha affermato con grande efficacia
e semplicità che si tratta di " passare
dal vizio alla virtu' ".
Il giorno della Naqba
( la «catastrofe», cioè la fondazione dello
stato di Israele, avvenuta il 15 maggio 1948)
Il presidente palestinese Abu Mazen ha preferito
guardare al futuro, piuttosto che al passato.
Ad Israele ha consigliato di tornare al tavolo
dei negoziati; a Hamas ha suggerito di riconoscere
Israele e tutti gli impegni assunti dall'Anp;
ai gruppi armati della intifada ha intimato
di cessare i lanci di razzi sul Neghev; e
rivolto alla comunità internazionale, ha
invocato la fine dell'assedio economico che
strema la economia dei Territori.
Fra le righe, ha delicatamente indicato a
Hamas la via di ritorno dalle posizioni massimaliste
su cui si è arroccato: la adozione della
iniziativa di pace del Vertice arabo di Beirut
(2002) che prevede, una volta concordato
il ritiro israeliano alle linee del 1967
e una equa soluzione della questione dei
profughi, una normalizzazione di tutto il
mondo arabo delle relazioni con Israele.
Lo scontro nello " stao palestinese"
è frontale, quasi vicino alla guerra civile.
Ma alla guerra vi è una sola alternativa
la pace che si ottine negoziando giorno dopo
l'altro.Due settimane fa Abu Mazen ha detto
ad un esponente politico israeliano che è
possibile raggiungere in sei mesi un accordo
schematico di pace, che potrebbe poi essere
sottoposto ad un referendum nei Territori.
Se l'esito fosse positivo il governo Hamas
dovrebbe ratificarlo, oppure dimettersi.
Ma in questa fase critica la vita del presidente
potrebbe essere in pericolo. Una prospettiva
inaccettabile, per il governo di Ismail Haniyeh,
che al massimo offre una tregua di lunga
durata.
E' necessario che la comunità internazionale
riprenda l'iniziativa. Basta con la guerra!
Le unioni gay sono anti-costituzionali lo
afferma Marcello Pera
Per l’esponente di Forza Italia "I Pacs
sono fuori dalla Costituzione" perché
“Secondo la nostra Costituzione la famiglia
è una società naturale fondata sul matrimonio.
La parola naturale è una pietra: sta a significare
che c'è prima e indipendentemente dal riconoscimento
dello Stato, come i diritti fondamentali
che sono riconosciuti e non semplicemente
garantiti e costruiti dalla legislazione.
Sfido chiunque a dire che questa non sia
dottrina cristiana e mi piacerebbe capire
quali contorcimenti concettuali si devono
impiegare per dire che i Pacs, in particolare
omosessuali, sono previsti dalla Costituzione".
Quindi prepariamoci..la battaglia per la
regolamentazione dei PACS sarà durissima.
Lavoriamo con intelligenza ed evitiamo di
abbracciare le tesi piu' radicali ed estremiste.
In questo modo vincerebbe la destra.
storti@welfareitalia.it
 
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