15 Settembre, 2002
La scuola delle mogli
Sabato 5 agosto 2006 - ore 21,15 - Arena Giardino - Ultimo appuntamernto della rassegna *Prosa di mezza estate 2006* a Cremona
E' probabile che qualcosa di magico sia rimasto all'Arena Giardino dopo il turbinare di elfi, folletti ed altri spiriti, tra cui Ariele, portati dalla Tempesta di Sakespeare dello scorso lunedì1 luglio, perché anche ieri sera l'Arena Giardino non é stata toccata dal minaccioso temporale. Qualche goccia all'inizio, freddo, vento, ma pubblico fermo al proprio posto, rapito dalla bravura degli attori in scena dello spettacolo "Un curioso accidente", magistralmente interpretato da Mario Scaccia con Debora Caprioglio, e dalla bella scenografia. Un nuovo successo ottenuto dalla rassegna Prosa di mezza Estate che si avvia alla fine con lo spettacolo "La scuola delle mogli" di Moliére, con protagonisti Micol e Giuseppe Pambieri, nei panni dell'ingenua Agnese e lui in quelli del vecchio Arnolfo. Accanto a loro a reggere e a intricare i fili di una fra le commedie più belle dell'autore Massimo De Rossi nel ruolo dell'amico di Arnolfo Crisaldo, Sebastiano Colla nei panni del giovani innamorato Orazio e ancora Carlo Ettorre, Roberta Bobbi, Maurizio Annesi. A firmare la regia lo stesso Giuseppe Pambieri.
''Siamo partiti, nel ragionare su questa nuova messinscena de 'La scuola delle mogli'-spiega Giuseppe Pambieri- dall'idea che l'ossessione di Arnolfo per le corna e dunque il suo desiderio di preservarsene, sia non soltanto una situazione comica ma che denunci la tragicita' profonda del personaggio, un'ossessione che ne denuncia la totale fragilita'. Lo conosciamo, all'inizio della commedia, in veste di aguzzino che dispone a proprio piacimento della vita di una bambina e lo vediamo trasformarsi, man mano, in una vittima sacrificale, principalmente delle proprie paure''.
''Arnolfo - continua Pambieri - e' un uomo malato, con una vena di follia che si esplica nel rinserrare la futura moglie e nel cercare di inculcarle come principi di vita e di comportamento le ''Massime'' sul matrimonio, regole assurde e mortificanti attraverso le quali Agnese capisce chi sia l'uomo che si trova dinnanzi e che pretende di sposarla. Arnolfo pero' e' davvero un uomo che ama e sebbene all'inizio l'unico sentimento che e' in grado di esprimere e' il possesso della ragazza, pian piano questo atteggiamento viene a mutare fino a diventare autentico amore tanto da farlo giungere a dichiarare ad Agnese che se lo desidera e' disposto ad uccidersi per amor suo. Un personaggio -conclude il regista e inerprete-dunque estremamente sfaccettato''.
SABATO 5 AGOSTO 2006 - ORE 21,15
ARENA GIARDINO
RASSEGNA PROSA DI MEZZA ESTATE
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