15 Settembre, 2002
Lo “scalone” di Maroni fa molte vittime.
La risposta ad un lavoratore dell'On.Cinzia Fontana
Lo “scalone” di Maroni fa molte vittime.
Nei giorni scorsi il Sig. Mario Russo,lavoratore
in mobilità, ci ha posto il drammatico problema
del regole attuali di pensionamento ed in
particolare degli effetti derivanti dalla
norma del cosiddetto “ scalone” della precedente
riforma Maroni.
Abbiamo girato la lettera all’On. Cinzia Fontana che ha gentilmente risposto. Di seguito
le due lettere.
Ringraziamo, anche a nome del Sig. Mario Russo l’On Cinzia Fontana del suo interessamento e degli impegni assunti.
Gcst
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Stim. Sig. Mario Russo
Via A.Vivaldi, 10
Paderno Dugnano (MI)
Stim. Sig. Mario Russo,
ho letto con attenzione la Sua lettera nella
quale descrive la Sua situazione, che rientra
nella fattispecie degli ex lavoratori over-55
collocati in mobilità e che, a seguito della
legge Maroni e per effetto dello “scalone”,
si trovano ora in una condizione fortemente
penalizzante.
Considerata la mia precedente esperienza
sindacale, ho ben presente tutti gli aspetti,
anche dal punto di vista tecnico, che Lei
evidenzia.
Il Governo e il Parlamento sono impegnati
a cercare soluzioni positive che permettano
di modificare la legge Maroni per quanto riguarda gli effetti profondamente
ingiusti e iniqui dello “scalone” (35/57
fino al 31 dicembre 2007 – 35/60 dal 1 gennaio
2008 – 35/61 dal 1 gennaio 2010 – 35/62 dal
1 gennaio 2014).
A oggi non sono nella condizione di dirLe
quale sarà la proposta definitiva in campo,
anche perché sarà oggetto di discussione
nei prossimi mesi con le parti sociali.
Facendo parte della Commissione Lavoro, Le
assicuro che porterò le Sue ragioni (e quelle
degli altri ex lavoratori nelle Sue stesse
condizioni) affinché siano apporfondite nelle
sedi competenti e La terrò costantemente
informato in merito.
Resta inteso che, contemporaneamente, seguirò
anche la questione relativa alla deroga per
i 10.000 lavoratori in mobilità ordinaria
sulla base di accordi stipulati prima del
01.03.204.
A disposizione per ulteriori chiarimenti,
La saluto cordialmente.
On. Cinzia Fontana
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La lettera del sig. Mario Russo.
Alla cortese attenzione di Gian Carlo STORTI, direttore di welfare cremona.nel ringraziare per una eventuale risposta
invio una preghiera da pubblicare o meglio
far pervenire a chi può o vuole fare giustizia
e chiarezza su tipologie di EX-LAVORATORIl
OVER55 SENZA LAVORO E NON PENSIONABILI per
effetto dello scalone 2008.(vedi nati classe
1951).Potrebbe essere materiale di discussione
nel conclave che si terra il 12 gennaio a
Caserta.
fiducioso in una risposta
ringrazio MARIO Russo
Sono un 55enne che non vive più una vita
decorosa.Attualmente sono tornato in mobilità
per altri 17 mesi inquanto il contratto a
tempo determinato che mi aveva concesso di
sospendere la mobilità il 03.03.2004 è scaduto
il 02.11.2005.
AL TERMINE DELLA MOBILITA' (maggio/agosto
2008) AVRO' 57 ANNI e 5 MESI ed OLTRE 37
ANNI DI CONTRIBUTI.
Pur avendo spostato la fine della mia mobilità
(lavorando per circa 20 mesi con un contratto
a tempo determinato)al MAGGIO/AGOSTO 2008,non
riesco ad avere la CERTIFICAZIONE DI ESSERE TRA I PRIMI 10.000 LAVORATORI IN MOBILITà
che potranno andare in pensione con 57 anni
di età e 35 anni di contributi anche nel
2008.
COSA DEVO FARE?
Sono nato il 17.02.1951 e sono residente
in provincia di Milano ; i primi contributi
sono stati versati nel 1969 alla previdenza
marinara; al 30.09.2003 sono stato messo
in mobilità da una ditta operante in provincia
di Milano con i tre mesi di preavviso; dal
gennaio 2004 ho percepito per due mesi la
mobilita ed al 03.03.2004 sono stato assunto
con contratto a termine presso un ente pubblico,(quindi
al 01.03.2004 ero in mobilità).
grazie
mario russo
via a.vivaldi n°10
Paderno Dugnano (mi)
cell. 3284182169
p.s.
Allego risposta INPS nella quale emerge che
i 10000 lavoratori che possono usufruire
di andare in pensione con i vecchi requisiti
sono solo quelli dell'aria del MERIDIONE
DOMANDA
E' COSTITUZIONALE o posso sperare?
 
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