15 Settembre, 2002
Paolo Bodini alla direzione DS di Cremona: Con il centrosinistra l’Italia è migliorata.
La sala della nuova sede della Federazione DS di Cremona, gremita, ospita per la prima volta la riunione....
La sala della nuova sede della Federazione DS di Cremona, gremita, ospita per la prima volta la riunione della direzione provinciale allargata ai segretari di sezione ed ai sindaci. Ed é la prima volta anche per il Sen. Paolo Bodini a tenere una relazione. Il tema riguarda i primi 9 mesi di esperienza del Governo Prodi, della maggioranza dell'Unione che lo sostiene e dei gruppi unitari dell'Ulivo.
Un avvio tumultuoso della legislatuta, nove mesi difficili e complicati. Ma alla domanda iniziale che Bodini pone - "l'Italia in questi mesi é cambiata?" - la risposta non può che essere positiva "Sì, l'Italia é cambiata, ed in meglio". Pur tra difficoltà, limiti, pagando lo scotto di una maggioranza limitata ed alle volte in fibrillazione. ma le cose da fare erano tante, e tutte urgenti. E l'Italia andava presa al volo, salvata dal baratro, e rilanciata. L'abbiamo fatto!
La manovra avviata é indubbiamente ambiziosa. Una legge Finanziaria di 35,4 miliardi di € per reperire nuove risorse, accrescere la mobilità sociale e contrastare le resistenze corporative. Una vera svolta per la vita economica e sociale del Paese. Gli obiettivi della manovra erano e continuano ad essere di far ripartire l’Italia rimettendo in moto le migliori energie del mondo imprenditoriale, del lavoro e dei giovani; far crescere la produttività restituendo la fiducia; risanare i conti pubblici; ridistribuire in modo più equo il reddito e la pressione fiscale premiando le famiglie e i redditi medio-bassi (come da gennaio si vede già); avviare importanti riforme.
Una manovra ambiziosa indotta e quasi obbligata dalla situazione disastrosa ereditata dai 5 anni del centro-destra. Un’eredità che ha lasciato tre gravi emergenze da affrontare: quella finanziaria, con i conti pubblici fuori controllo; quella sociale, con una perdita verticale del potere d’acquisto delle retribuzioni ed il conseguente calo dei consumi, aumento della povertà, crescita di rendite e disuguaglianze; e quella economica: declino della produttività e della competitività e perdita di quote di mercato nel commercio internazionale.
Non si poteva, né si voleva, affrontare una simile situazione con una manovra di basso profilo. Il toro andava affrontato per le corna, e così si é fatto. Per tornare a far crescere il Paese.
E soprattutto lotta all’evasione: ogni anno in Italia sfugge al fisco un imponibile pari al 15% del Pil. Questo costringe ad una pressione fiscale tra le più alte della UE. La manovra, prevedendo un maggior gettito di 13 miliardi di €, inizia un percorso quinquennale per ridurre l’evasione ai livelli medi europei e per diminuire, di conseguenza, la pressione fiscale dal 2008.
Anche in politica estera l’Italia ha segnato una svolta ritornando a considerare centrale l’Europa e la sua azione a partire dal ritiro delle truppe in Iraq e dall’impegno in Medio Oriente.
Pur scontando i limiti dovuti alle enormi difficoltà, a qualche deficit di coesione ed anche, se non soprattutto, al forte limite nella comunicazione esterna, la corsa del Governo sembra oggi aver 'scollinato'. E' questa la convinzione emersa anche dal dibattito seguito alla relazione di Bodini e nel quale sono intervenuti in tanti (Pezzoni, Cadenazzi, Magni, Soregaroli, Fogliazza, Mainardi, Virgilio, Fanti, Superti e Bonaldi), ciascuno sottolineando, senza far sconti, le evidenti criticità, ma anche lasciando aperta la porta alla fiducia, una volta superati gli scogli più difficili e riaggiustato il tiro dell'unità e della determinazione riformista a partire dalle liberalizzazioni proposte.
Un incontro positivo, che verrà ripreso nei prossimi giorni, quando la Federazione DS di Cremona sarà chiamata a Congresso che si terrà il 30 e 31 marzo preceduto dai congressi di sezione che si svolgeranno tra la seconda metà di febbraio ed entro il 25 marzo.. 
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