ancora una volta, oggi come ieri
i movimenti sociali e la società civile
contro il terrorismo
contro ogni forma di violenza
la partecipazione popolare
il confronto democratico
la lotta nonviolenta
sono l'unica strada per far progredire il paese
Con preoccupazione per il riemergere di sacche di violenza che pensavamo
sconfitte per sempre, abbiamo appreso dell’azione giudiziaria in corso che ha
portato all’arresto di un gruppo accusato di finalità terroristiche.
Nel ribadire la massima fiducia nell’operato della Magistratura e degli
organi inquirenti, vogliamo sottolineare ancora una volta l’impegno della nostra
associazione nella lotta al terrorismo e il netto rifiuto di ogni forma di
violenza.
Il terrorismo è anche innanzitutto un nostro nemico, e non può che essere
così per un’associazione che ripone nello sviluppo della partecipazione
democratica una delle ragioni della sua esistenza.
C’è una irriducibile contrapposizione tra pochi individui fuori
dalla realtà che vogliono colpire vite umane agendo nell’ombra e le tante
cittadine e cittadini che vogliono esercitare alla luce del sole il loro diritto
a partecipare con i nuovi movimenti sociali, ad esercitare in forme democratiche
il conflitto sociale, a proporre alternative per un futuro diverso e più giusto.
Le grandi questioni sociali che affliggono l’Italia, l’esigenza di
maggiore giustizia sociale, il diritto a un futuro non precario per tutti,
richiedono, accanto all’impegno del Governo ad attuare con coerenza il suo
programma, il sostegno e la mobilitazione di tutte le energie sane del paese in
uno sforzo collettivo di confronto democratico che non deve lasciare spazio a
derive violente e minoritarie.
Siamo certi che qualsiasi tentativo di far precipitare il paese in un clima
di cupa violenza è destinato ad essere sconfitto.
La società civile italiana sarà in grado di reagire ancora una volta con
coraggio e fermezza.
C’è una consapevolezza diffusa del fallimento storico e politico di una
stagione che lascia dietro di sé, nel disprezzo della vita umana, morte ed
orrore.
Le tante forme di partecipazione in cui si esercita oggi la cittadinanza, i
milioni di giovani, lavoratori, cittadine e cittadini che in questi anni hanno
attraversato le vie e le piazze delle nostre città nella costruzione di un altro
Mondo possibile in un modo assolutamente pacifico sono il miglior antidoto a
quei pochi che ancora inseguono un progetto delirante teso a colpire la nostra
democrazia.