15 Settembre, 2002
Il partito democratico è nato. di G.C.Storti
articolo pubblicato su Il Piccolo di Cremona di Sabato 28 aprile 2007
Il partito democratico è nato.
I due congressi paralleli dei DS , a Firenze,
e della Margherita , a Roma, hanno dato il
via al processo costituente.
“Finalmente siamo democratici” ha dichiarato
Piero Fassino . “ Un sogno che dura da dodici
anni” ha sintetizzato Romano Prodi. “ Siamo
un solo partito” dice Francesco Rutelli abbracciando
Fassino.
Finalmente è nato il Partito Democratico..Ecco
alcuni svariati commenti.
IL PARTITO DEMOCRATICO È GIÀ QUI.
DAI CONGRESSI DEI DEMOCRATICI DI SINISTRA
E DELLA MARGHERITA PRENDE VITA UNA NUOVA
FORMAZIONE POLITICA, CHE PUNTA AL CENTRO
E AVRÀ NUOVI LEADER DOPO L’ADDIO DI PRODI
.
Fassino e Rutelli hanno tenuto a battesimo
il nuovo schieramento, con la benedizione
del presidente del Consiglio e di Berlusconi.
Ma sull’identità non c’è accordo.
Ma alla fine forse aveva proprio ragione
Nikita Kruscev quando diceva che la politica
è quell’arte che promette di costruire ponti
anche laddove non scorre alcun fiume. «Il
Partito democratico è come un ponte sospeso
fra tradizione e innovazione», ha detto Marco
Follini al congresso della Margherita, «tra
memoria e scommessa».
Fonte: la famiglia cristiana
Barbara Spinelli definisce l’esperimento italiano "fondamentale
per l’Europa.
Questo sciogliersi dei vecchi partiti, questo
riesame della storia, questa volontà di creare
non un nuovo partito ma un partito nuovo,
sono ambizioni di cui anche l’Europa ha bisogno"
e, correttamente indica come la prima discussione
sul gruppo europeo nel quale situarsi, insieme
riteniamo alla lotta fratricida per la leadership
rappresentano "l’attaccamento di ciascuno alle proprie
oligarchie e roccheforti, confermando le
difficoltà dello scioglimento".
Il presidente del PSE Rasmussen dichiara:
“E' da tempo che sostengo che la questione
della collocazione europea del futuro Partito
Democratico non può che risolversi nella
sua adesione ad un nuovo PSE (Partito Socialista
Europeo): il PSDE (Partito Socialista e Democratico
Europeo)” .
Il socialismo è in crisi?
“Qualcuno al congresso dei DS ha detto che
il socialismo è in crisi; ma a giudicare
da come negli ultimi anni esso sia tornato
al potere in Spagna, Portogallo, Olanda o
Austria, non si direbbe. Basterebbe confrontare
il lusinghiero risultato ottenuto al primo
turno da Ségolène Royal con la sconfitta
riportata cinque anni fa da Jospin per capire
che il socialismo è vivo e capace di vincere.
Certo, in alcuni casi ha saputo rinnovarsi
(ad esempio puntando sui diritti civili come
in Spagna), ma senza mai cambiare nome o
natura, senza mai tagliare i ponti con un
passato che spesso affonda le radici addirittura
nell’Ottocento. Ecco allora una facile profezia:
tra 10 o 20 anni, il PD italiano avrà già
cambiato varie volte nome, simbolo, formazioni
che lo compongono, linea politica; la SPD,
il PSOE e il PS saranno invece ancora lì,
con i loro colori e le loro bandiere. Socialisti,
e fieri di esserlo” .
Fonte: Alessandro Bozzini da www.voceditalia.it
Il sondaggio sul Partito Democratico.
Secondo il sondaggio, infatti, soltanto il
60% degli elettori di Ds e Margherita ritiene
che “il Pd sarebbe di grande utilità per
tutto il centrosinistra”. Uno scarso entusiasmo
derivante dalla poca “innovazione” che gli
elettori percepiscono nel nascente PD. Ad
esempio, le due questioni che hanno caratterizzato
il dibattito negli ultimi mesi, ovvero la
leadership futura e la collocazione europea
del partito, risultano poco interessanti
ai cittadini. Suscitano infatti un’impressione
di politica “vecchio stile”. Una politica
“lontana” e “astratta” rispetto ai veri bisogni
della popolazione.
I cittadini preferiscono “proposte tangibili,
concrete” piuttosto che vuote “dichiarazioni
di principio”. E infatti, come ricorda Mannheimer:
“non va dimenticato che, ancora in occasione
delle ultime elezioni Politiche, molti cittadini
hanno preso la loro decisione finale anche
sulla base di annunci concreti, riguardo
ad esempio alla tassa di successione o all´Ici
o alle pensioni”.
Con questo si può spiegare quel 23-24% di
elettori che ha rivelato chiaramente l’intenzione
di votare per il PD. Esito piuttosto sconfortante,
leggermente mitigato da quel 40% che dichiara
di «prenderlo in considerazione» per il voto.
Fonte: www.90011.it
Conclusione.
La cosa nuova e piu’ interessante l’ha detto
, dalla tribuna dei Democratici di Sinistra,
Valter Veltroni. Cito a memoria “ Noi siamo
dalla parte degli ideali di Gandhi di Martin
Luther King che , da non socialisti, ci hanno insegnato
la “ non violenza” come strumento di pressione
e di lotta per vincere le battaglie sui diritti
e che anche i “ neri, i diversi” sono portatori
di diritti”.
Ecco questo è il Partito Democratico, un
crogiolo di idee, di valori che si accomunano
nella persona come soggetto portatore di
diritti.
Auguri al Partito Democratico.
storti@welfareitalia.it
* articolo pubblicato su Il Piccolo di Cremona
di Sabato 28 aprile 2007
 
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