15 Settembre, 2002
Prodi è in ferie….lasciamolo riposare . Ma ringraziamolo per il lavoro svolto. di G.C.Storti
Tutti parlano del dopo Prodi. La casa delle Libertà addirittura si appresta a stendere il programma prevedendo le elezioni per il 2008. Chissà sarà così.
Prodi è in ferie….lasciamolo riposare . Ma ringraziamolo
per il lavoro svolto.
Romano Prodi è in ferie in Maremma. Lasciamolo
riposare . Ritengo però doveroso qualche
ringraziamento.
Tutti parlano del dopo Prodi. La casa delle
Libertà addirittura si appresta a stendere
il programma prevedendo le elezioni per il
2008. Chissà sarà così.
AN ha indetto una manifestazione nazionale
per il 13 di ottobre ( giorno prima delle
primarie) sulla parola d’ordine “ Né con Prodi né con
Veltroni”… Verrebbe voglia, parafrasando
Berlusconi una rima…. , ma non la scrivo
e la tengo per me.
Anche UDC , che vuole il governo delle grandi
intese, ha indetto una manifestazione. Se
ho capito bene contro il costituendo partito
democratico. Anche questa è proprio bella. Il partito democratico
non si può costituire perché non va bene
né all’UDC né ad AN. Forza Italia si dissocia.
Bene. Sono proprio contento.
Prodi non pare un litigioso ma i giornali
titolano così “Prodi in vacanza, lite in
Maremma per la mancata accoglienza. Il premier
non esita a sottolineare la mancata accoglienza
di Monica Faenzi, il sindaco di Castiglione
della Pescaia, di Forza Italia. Lei: "Maleducato".
Il caldo da sicuramente alla testa.
Comunque Prodi non è come Sarkosy . Infatti non litiga con i giornalisti
e dichiara di non sentirsi accerchiato. Almeno
in ferie , lasciamolo tranquillo.
Fatte queste fugaci premesse desidero ringraziare
Prodi per almeno tre motivi:
-la firma del protocollo sul welfare;
-la nascita del partito democratico;
-la pazienza di “ giobbe” che manifesta di
avere.
Sul welfare.
E’ la prima grande intesa fra parti sociale
e governo dopo una decina d’anni. Tutti,
chi piu’ chi meno , da questa intesa avrà
un beneficio. I pensionati che vedranno incrementata la loro pensione mensile,
ai pensionandi che vedranno ridotto il terribile
“ scalone di Maroni” di almeno la metà, ai
giovani per i quali si introducono norme
( dal riscatto della laurea, ai contratti)
che fanno intravedere una inversione di tendenza.
La Cgil e la Confindustria hanno firmato con riserva. Le riserve della Confindustria
sono, diciamo così, dovute, d’ufficio insomma.
Ma quelle della Cgil proprio non le comprendo.
Il piu’ grande sindacato italiano è frenato,
nella valutazione positiva, dalla resistenza
di una minoranza di lavoratori rappresentati da un parte del sindacato, ovvero la Fiom
e la componente così detta di sinistra.
Ai piu’ appare che la Cgil ha perso la capacità
di una lettura oltre il proprio campo visivo
e fa prevalere piccole questioni a grandi problemi. Certamente
il travaglio della Cgil, rispetto ad una
Cisl e Uil apertamente molto disponibili
ad un accordo con il Governo, merita attenzione.
Però ha questo grande sindacato va chiesto
di saper decidere non con la sola unanimità
ma anche a maggioranza. Se prevale la logica della
unanimità la struttura si blocca e rischia
di non essere capita dalla stragrande maggioranza
dei lavoratori e dei cittadini, giovani e
pensionati compresi apparendo con il sindacato
vetero, dei conservatorismi.
Auspichiamo che il referendum fra i lavoratori
ed i pensionati chiarisca la questione e
che la stragrande maggioranza di essi esprima
una opinione positiva.
La vera spina di Prodi sul welfare è la sinistra
radicale. Rifondazione ed i Comunisti Italiani
hanno annunciato manifestazioni di piazza
per modificare l’intesa. Così si da la stura
alla destra e si indebolisce il Governo.
Sul Partito Democratico.
Ho ritrovato un vecchio articolo di Ezio
Mauro ( Repubblica del 29 giugno 1999) che
fra l’altro diceva “ Prodi e D’Alema possono
essere i leader non di un partito, ma di
metà del campo della politica italiana”.
Insomma nonostante tutto il nuovo partito
democratico sta per nascere grazie al contributo
sia di Prodi che di D’Alema che hanno visto
lontano.
Deprimenti sono le polemiche sulle primarie.
Prima si invoca un confronto serio, all’americana
insomma, ed oggi si è aperta una polemica
sulle regole e sulle modalità della campagna
elettorale fra candidati diversi. E’ la solita
“ italietta” che non sa resistere all’idea
di parlarsi addosso. Ed invece di valutare
come straordinario ciò che avverrà il 14 ottobre litiga sulle
pagliuzze. Davvero si rischia grosso.
Ma un ringraziamento a Prodi per questa sua
determinazione ( un nuovo partito, una testa
un voto ecc.) va dato ed alzando la voce
ma senza gridare.
Sulla pazienza di “ giobbe”.
Insomma una volta gli viene detto che non
“ sa decidere”, il girno dopo “ che deve
decidere con tutti” , ed il terzo giorno
“ che era opportuno un rinvio”.
Chi potrebbe fare di meglio in questa situazione?
Credo nessuno. Nemmeno D’Alema.
Il dato vero, a sinistra in particolare,
è che vi sono troppi particolarismi, troppi
piccoli interessi da salvaguardare, tante
“ corporazioni” da difendere. Tutto questo
fa perdere di vista l’ interesse generale
ed il particolare diventa il “ primo problema”,
la priorità.
Prodi è spesso raffigurato come semaforo , ma in
realtà è proprio “ giobbe”.
Buone ferie.
storti@welfareitalia.it
cremona 8 agosto 2007
 
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