15 Settembre, 2002
Sereno Cordani *Ritorno a Parma*
Dal 30 marzo al 20 aprile, in Mostra nel Salone ex Borsa Merci, Camera di Commercio, Via Verdi, 2 a Parma
Sereno Cordani
Ricerche e percorsi
"Ritorno a Parma"
30 marzo - 20 aprile 2008
Salone ex Borsa Merci
Camera di Commercio di Parma
Via Verdi, 2 - Parma
Orario Mostra:
Lunedì, Martedì, Mercoledì e Giovedì
dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 18,30
Venerdì e Sabato dalle 9 alle 13
Chiuso Domenica
Ingresso libero
Info: 0521-858504 - 3290359107
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Quello di SERENO CORDANI (Cremona 1919-1985) a Parma è quasi un ritorno, ove si ricordi la sua presenza nella città emiliana durante gli anni della II Guerra mondiale, la sua vittoria all'epoca in un Premio di Pittura cittadino (la Mostra del Paesaggio cittadino parmense, 30 maggio 1943) ed i tanti rapporti di amicizia con gli artisti che fecero di Parma una capitale dell'arte d'avanguardia del dopoguerra, da Marussig a Padova, a Guareschi, frequentati per anni accanto alle amicizie milanesi e romane, intrecciate negli anni giovanili, dall'artista lombardo. La mostra che, tra Marzo e Aprile, porta a Parma, presso il salone della Camera di Commercio, una ampia antologica di opere, intende evidenziare il percorso, intimamente autonomo ed originale, svolto da Cordani in oltre un quarantennio di attività, che lo condusse ad esporre non solo nelle maggiori città italiane ma anche in molte europee e a far sì che sue opere siano tuttora presenti ed ammirate in collezioni pubbliche e private di prestigio.
Formatosi nella città natale, dove frequentò i corsi della Regia Scuola di Arti e Mestieri Ala Ponzone, dopo il servizio militare, l'Artista frequentò presso l'Accademia di Brera i prestigiosi corsi tenuti da Carlo Carrà ed Achille Funi e dall'incisore Benvenuto Disertori, laureandosi brillantemente nel 1947 con la Professoressa Eva Tea. In realtà, Cordani aveva già raggiunto una certa fama non solo locale, a quell'epoca, poichè durante il conflitto aveva prestato servizio presso il Ministero dell'Aereonautica a Roma e qui aveva frequentato l'ambiente artistico romano, dove aveva intrecciato significativi rapporti. Anche nell'ambiente culturale milanese contò numerosi amici, dai compagni di corso Grippa e Dova, al più giovane Fo, all'ambiente teatrale, legandosi a Strehehir e Piccoli, amici che ne fecero emergere la propensione alla scenografia. A quest'ultima si dedicò a lungo, collaborando con una nota Compagnia teatrale cremonese e cogliendo importanti riconoscimenti anche nazionali, soprattutto l'amore per il teatro ne influenzò la poetica, peraltro assai complessa, sospingendola verso una deriva simbolica e surreale e staccandola dalla originaria formulazione realistico - espressionista.
Il mondo di Cordani è assolutamente e totalmente cordaniano, anche quando si sviluppa entro i termini riconducibili ad una poetica antecedente od in atto, grazie ad una straordinaria ricchezza inventiva e ad una assidua, curiosa e pur metodica ricerca di mezzi e linguaggi: ceramica, intarsio ligneo, mosaico, vetrata, arti decorative d'interni ed esterni, pittura sviscerata ed eseguita con risultati altissimi in ogni sua tecnica, disegno padroneggiato con magistrale sicurezza secondo metodi diversi, incisione originalmente eseguita secondo le tecniche classiche. Tutto il suo lavoro raggiunge raffinati esiti che vengono riconosciuti tra i significativi del suo tempo, come si rileva con evidenza (la mostre a Milano, Torino. Roma, Napoli, Brescia. Bergamo. Firenze.... e a Zurigo, Bruxelles, Lussemburgo, in Olanda, in Svezia, in Francia che fanno dell'Artista cremonese una di quelle figure che possiedono una precisa individualità ed una freschezza di innovazione che poggia sul mestiere più raffinato. unito ad una peculiare e strepitosa capacità inventiva che gli fu riconosciuta dai maggiori critici del suo tempo. da De Micheli a Cara, da Janus a Fezzi, da Cassa Salvi a Mascherpa. da Margonari a Monteverdi. da Puerari a Sala. da Ghilardi a Lepore, da Russoli a `organi, Stajano ...a Sgarbi.
Recentemente. in occasione della mostra in Palazzo Stanga, dedicata a Cordani.dall'Amministarzione provinciale della città natale, il noto critico d'arte Renzo Margonari ha scritto in catalogo che "Elda Fezzi - critico d'arte di fama internazionale. scomparsa nel 1988- testimone e amica dell'aista. aveva ben percepito la qualità estetica della sua opera e individuato quel senso .di ribellione che ne anima le immagini (ora me ne avvedo. era anche ribellione alla dissoluzione e alla morte delle cose e dell'uomo). Non è possibile deviare da quella valutazione....(che) prospetta la sua opera nel panorama nazionale ed europeo.... L'opera dell'artista cremonese non è pervenuta solo sopravvivendo ai tempi, ma restando vivamente correlata grazie al suo potenziale poetico...-
Sereno Cordani. infatti, ebbe ad anticipare. in modo lucido e visionariamente pungente, tutto un tessuto di interrelazioni tra il mondo dell'uomo e il inondo della macchina. la meccanica e la cibernetica che, nei decenni del dopoguerra, aprivano nuove frontiere al mito del, progresso, sul quale, polemicamente e con toni idealmente caustici, Cordani esercitò una forte analisi critica in nome di una umanità e di 1111 a cultura che affondavano le proprie radici nel passato e nel comune patrimonio di passioni, di dolori e di valori che fanno dell'umanità una singolarità ed una unicità non altrimenti sostituibile.
Creando e coordinando le sue realizzazioni in cicli intimamente coesi e concettualmente coerenti. seppure realizzati utilizzando tecniche differenti con quella duttilità e strabiliante maestria che ne contraddistinguevano l'operare, il Maestro cremonese ha dato vita ad mi discorso per immagini che assonunava all'impegno intellettuale ed etico, la affermazione di una valurialità estetica severa quanto preziosa: all'interno di un immaginario, scenico e scenografico. a monte surrealista. di fatto energicamente visionario e fantastico (Cordani fu tra i maggiori esponenti (lel Fantastico in Italia), infatti, Sereno Cordani seppe albergare con fermezza e passione tutt'un insieme di riflessioni e di ammonimenti, di esperienze e di annotazioni, dando loro forma d'arte, creando un miscuglio originale tra letteratura e poesia. tra teatro e arte. mettendo in scena la vita e il mondo. l'uomo e lo spirito, la cultura e il tempo. Tutto questo suo mondo di istanze ed immagini ha trovato corpo e forma, sostanza e ragione grazie alla totale adesione al proprio tempo e al proprio momento esistenziale e. tuttavia, cogliendo una universalità che, ora e in questo istante. non taglia fuori nessuno. non fa sentire alcuno misconosciuto ed ignorato, perché Cordani ha dato forma all'universale ed all'eterno che contraddistingue ogni uomo.
Tiziana Cordani
Cremona, Marzo 2008
 
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