15 Settembre, 2002
ANIMA Poesia di Gennaro Ninni
Una poesia dedicata al violino.
ANIMA Poesia di Gennaro Ninni
Una poesia dedicata al violino.
“Messo lì per reggere il peso del Suo corpo,
quando arriva la mano che sapientemente accarezza
le corde giuste,
tu vibri
e ti ritrovi immerso in una danza d'onde
che vanno e vengono,
vanno e vengono,
risonanza
che trasferendosi al mondo esterno ricorda,
dei nostri Avi,
creatività, genio e ciò che non a caso porta
il tuo stesso nome,
l'Anima.
In fondo solo un pezzo di legno
ma di quell'albero su quel monte che si affaccia
su quella vallata,
lì dove forse gli stessi Avi condussero l'esistenza,
traendo le loro ispirazioni.
E così il cerchio si chiude,
o meglio una spirale si apre al mondo intero
e in questo grande abbraccio spesso accade
che si incontrano due sguardi,
che nel frastuono generale riflettono quella
strana storia
che prende il nome di Anima"
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Preg.mo Direttore Welfare Cremona.
Sono un artista mancato… conservo tuttavia
nel mio cuore un grande interesse per la
musica e l’arte in genere.
L’affetto che nutro per un’amica violinista
mi ha ispirato la poesia dal titolo “Anima”…
Sono un ingegnere di 31 anni e non ho la
pretesa di improvvisarmi poeta.
Mi piacerebbe tuttavia che la mia poesia
facesse da cornice ad una mostra di liuteria…
per esaltare, se mai ce ne dovesse essere
bisogno, la magia che porta in sé lo strumento
del violino, profusa dal liutaio che lo crea
e dal musicista che gli dona vita ogni giorno,
trasferendogli il suo stesso Spirito.
La saluto cordialmente, Gennaro Ninni.
Bari Aprile 2008
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Biografia
Gennaro Ninni nasce a Brindisi il 10/12/1976.
La sua famiglia ha origini baresi, tuttavia
i suoi genitori si trasferiscono subito dopo
il matrimonio perché il padre è un funzionario
di una ditta del settore petrolchimico. Dopo
circa 15 anni, nel 1978, ritornano a Bari
perché la madre ottiene la docenza di violino
presso il conservatorio di Monopoli prima
e di Bari dopo.
Questo influisce moltissimo sulla vita di
Gennaro: diversamente dalla sorella, lui
e suo fratello non seguono le orme di musicista
della loro madre, tuttavia crescono in un
ambiente molto stimolante fatto di saggi,
concerti e lezioni presso il Conservatorio
di Bari a cui lui stesso chiede ormai di
assistere.
Forse è questo il motivo per cui conserva
una grande sensibilità per la musica e per
l’arte in genere, coadiuvato dall’incontro
con lo scrittore Paolo De Ruvo di Bari, docente
presso la scuola Re David, grazie al quale
partecipa e vince il primo premio del concorso
“Poeti in Erba” organizzato dall’associazione
ANIPASE di Bari, con la poesia: “… se fossi
un grande scienziato…”.
Segue tuttavia un percorso di vita defilato
dall’arte, diplomandosi presso il Liceo Scientifico
E. Fermi e laureandosi in Ingegneria Elettronica
presso il Politecnico di Bari.
Dopo gli studi, vince il ventiseiesimo concorso
di Allievo Ufficiale di Complemento – Laureati
indetto dalla Marina Militare a cui rinuncia
perché assunto da un’azienda di Servizi per
conto terzi di Bari. Successivamente si trasferisce
a Torino per lavorare in un’azienda del settore
aeronautico. Attualmente lavora in un’azienda
che si occupa di diagnostica delle infrastrutture
ferroviarie.
Non mancano durante il suo percorso incontri
che risvegliano puntualmente l’interesse
per l’arte: quello con il professor Tiengo
del Liceo Scacchi di Bari, membro esterno
della commissione degli esami di maturità,
il quale durante la prova orale di italiano
lo invita a ripensare alla sua scelta di
iscriversi a ingegneria, per intraprendere
invece un percorso umanistico; fino ad arrivare
alla delicata amicizia con una violinista
barese che gli ispira una poesia dal titolo
“Anima”.
La sua storia è tutta ancora da scrivere,
quella di ingegnere e ovviamente di poeta
come lui stesso si augura.
 
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