15 Settembre, 2002
Torchio rappresentante Upl: *Il sud Lombardia non può essere dimenticato*
Oggi a Milano discussione del documento di programmazione lombardo - 847 milioni di investimenti regionali: le Province chiedono la concertazione
Il Documento Unitario di Programmazione della Regione Lombardia è stato al centro dell’incontro svoltosi a Milano a cui ha preso parte, in qualità di delegato Upl (Unione Province Lombarde) il presidente Giuseppe Torchio.
Numerose le questioni in discussione, poiché da tale documento dipendono in larga parte gli investimenti destinati al territorio lombardo.
“Su 63 miliardi disponibili a livello nazionale, per 42 non è ancora stata definita la destinazione” ha precisato Torchio, “e, per questo, è necessario verificare se la parte assegnata a Regione Lombardia, pari a 847 milioni di euro, è stata considerata. Esprimiamo innanzitutto perplessità per il fatto che il documento Unitario di Programmazione deliberato dalla Giunta Regionale a metà maggio sia portato in discussione soltanto adesso. Certamente sarebbe stato più utile e proficuo un confronto in fase di stesura del Documento, un confronto più volte richiesto da UPL ai diversi Tavoli e ribadito in specifiche note scritte”.
Le risorse FAS (Fondo aree sottosviluppate) dovrebbero essere utilizzate in maniera complementare a quelle dei Fondi Strutturali: essendo stato avviato un confronto, sia nell’ambito del Programma Operativo Regionale (POR) Competitività che nell’ambito del POR Occupazione, ci si attendeva che nella stesura del Documento Unitario di Programmazione si tenesse in considerazione quanto concertato e condiviso nell’ambito dei tavoli di lavoro, cercando con il FAS di intervenire laddove, per carenza di risorse, non sarà possibile farlo con i Fondi Strutturali.
“Pur non essendo attribuito un importo finanziario a ciascun obiettivo specifico del Documento Unitario di programmazione Regionale” ha proseguito Torchio, “e conoscere questo aspetto sarebbe rilevante per poter meglio declinare le osservazioni al Documento stesso, dalla lettura del documento emerge in prima istanza che le risorse FAS sono prevalentemente finalizzate alla realizzazione di investimenti già programmati e definiti dalla Regione con una rilevante concentrazione degli stessi in area milanese (es. Asse I DUP - rinnovo parco rotabili, sicurezza integrata, nuovo sistema tariffario …). Tale concentrazione geografica ovviamente implica il venir meno della tanto auspicata integrazione con le risorse degli altri strumenti della Politica Comunitaria ed in particolare con il POR Competitività 2007-2013. E’ vero che EXPO 2015 costituisce un elemento di raccolta degli interventi armonici realizzatati anche in ragione dell’asse alimentare, che è concentrato nel sud della Regione ed ha bisogno di sostanziali interventi infrastrutturali, ma è altrettanto rilevante che la preparazione di EXPO metterà a dura prova la nostra capacità”.
Un ulteriore elemento che Torchio ha sottoposto all’attenzione del Tavolo milanese è quello relativo alla scelta della modalità attuativa degli interventi (procedure negoziali., a bando, a titolarità regionale) che rappresenta un passaggio cruciale per conferire efficacia al Documento Unico di Programmazione e alla sua capacità di incidere sulle specificità delle diverse realtà lombarde. Torchio ha ribadito che le Province lombarde dovranno partecipare a pieno titolo all’elaborazione dei criteri e delle priorità della fase attuativa. In tale senso le Province sono pronte a confrontarsi con la Regione per definire al meglio il loro ruolo di “interlocutori privilegiati” sul territorio capaci di raccogliere le istanze delle molteplici espressioni del mondo economico, imprenditoriale, sociale ed istituzionale.
In chiusura il presidente della Provincia di Cremona ha ribadito l’importanza che la Regione Lombardia chieda al Governo di confermare lo stanziamento degli 850 milioni di euro circa previsti come quota regionale, ma anche le risorse assegnate ai progetti strategici individuati a cui il CIPE ha già destinato risorse e che riguardano in misura significativa il territorio lombardo (450 milioni di euro per la realizzazione nel Centro-Nord del “Programma straordinario nazionale per il recupero economico-produttivo di siti industriali inquinati”; 180 milioni di euro al “Progetto Valle del Fiume Po. Per quest’ultima iniziativa è importante la notizia della conferma dello stanziamento giunta nel corso dell’incontro a Milano da parte del rappresentante del Ministero dello Sviluppo Economico e per la cui destinazione progettuale si terrà il primo luglio a Piacenza l’assemblea delle 13 Province del Po.
 
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